elesupertramp
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Finito(2 mesi e 10 gg).
Adesso ho bisogno di uno Scerbanenco bello forte
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LXIII Gruppo di lettura - Dalla parte (o La strada) di Swann di Marcel Proust
- Creatore Discussione Minerva6
- Data di inizio
- Stato
isola74
Lonely member
Finito(2 mesi e 10 gg).
Adesso ho bisogno di uno Scerbanenco bello forte
commento,commento, commento!!!
Finito:
Ugly Betty: caro Marcel, sei bravo, hai talento, ma per me è NO! Diciamo che un volume della Recherche si può leggere e, anche se mi sono annoiata un po', non mi è dispiaciuto e non mi sono pentita di aver intrapreso questa lettura.
Minerva6: la strada è stata faticosa, a tratti ho arrancato, a tratti era in discesa, non sono pentita di averla intrapresa, ho cercato le solite assonanze con la mia persona/personalità, ma mi fermo qui, non ho assolutamente voglia di proseguire nella ricerca del tempo perduto, la farò attraverso altre letture.
darida: non sono una lettrice pentita ma nemmeno soddisfatta, ritengo che la leggibilità, requisito fondamentale in un romanzo -pur prevedendo nel caso di questo particolare scrittore una maggiore adattabilità da parte del lettore- sia molto carente. Buona la prima, ma io non replico.
isola74: non è stata una lettura facile e, lo ammetto, a tratti è stato molto faticoso andare avanti. La seconda parte, quella dell'amore di Swann, è la più interessante e anche la più scorrevole, ma prima di andare avanti con la Recerche aspetterò un bel po'.
Spilla: pregio: saper avvolgere il lettore nelle proprie minute sensazioni, nei meandri dei propri ricordi, obbligandolo a far riemergere i suoi. Limite: sembra raggiungere le più alte vette solo quando parla di sé, tutto il resto del mondo gli è precluso, è ritratto solo per sommi capi e senza alcuna vera indagine psicologica.
velvet: sicuramente non è un testo semplice, per la profondità ma soprattutto per la scrittura lenta, minuziosa e particolareggiata, non nego che in qualche parte risulta pesante, ma lo sforzo è ben ripagato.
elisa: Proust mi affascina, perché porta al massimo splendore la quotidianità, perché rende unico ciò che potrebbe essere banale, perché esprime i pensieri comuni e il buon senso in un modo così particolare da renderlo universale.
elesupertramp
In lettura:
Cold Deep
Cocci
Ugly Betty: caro Marcel, sei bravo, hai talento, ma per me è NO! Diciamo che un volume della Recherche si può leggere e, anche se mi sono annoiata un po', non mi è dispiaciuto e non mi sono pentita di aver intrapreso questa lettura.
Minerva6: la strada è stata faticosa, a tratti ho arrancato, a tratti era in discesa, non sono pentita di averla intrapresa, ho cercato le solite assonanze con la mia persona/personalità, ma mi fermo qui, non ho assolutamente voglia di proseguire nella ricerca del tempo perduto, la farò attraverso altre letture.
darida: non sono una lettrice pentita ma nemmeno soddisfatta, ritengo che la leggibilità, requisito fondamentale in un romanzo -pur prevedendo nel caso di questo particolare scrittore una maggiore adattabilità da parte del lettore- sia molto carente. Buona la prima, ma io non replico.
isola74: non è stata una lettura facile e, lo ammetto, a tratti è stato molto faticoso andare avanti. La seconda parte, quella dell'amore di Swann, è la più interessante e anche la più scorrevole, ma prima di andare avanti con la Recerche aspetterò un bel po'.
Spilla: pregio: saper avvolgere il lettore nelle proprie minute sensazioni, nei meandri dei propri ricordi, obbligandolo a far riemergere i suoi. Limite: sembra raggiungere le più alte vette solo quando parla di sé, tutto il resto del mondo gli è precluso, è ritratto solo per sommi capi e senza alcuna vera indagine psicologica.
velvet: sicuramente non è un testo semplice, per la profondità ma soprattutto per la scrittura lenta, minuziosa e particolareggiata, non nego che in qualche parte risulta pesante, ma lo sforzo è ben ripagato.
elisa: Proust mi affascina, perché porta al massimo splendore la quotidianità, perché rende unico ciò che potrebbe essere banale, perché esprime i pensieri comuni e il buon senso in un modo così particolare da renderlo universale.
elesupertramp
In lettura:
Cold Deep
Cocci
Spilla
Well-known member
Magari mi sbaglio, ma mi pareva avessero rinunciato :?
8 Partecipanti
Ugly Betty: caro Marcel, sei bravo, hai talento, ma per me è NO! Diciamo che un volume della Recherche si può leggere e, anche se mi sono annoiata un po', non mi è dispiaciuto e non mi sono pentita di aver intrapreso questa lettura.
Minerva6: la strada è stata faticosa, a tratti ho arrancato, a tratti era in discesa, non sono pentita di averla intrapresa, ho cercato le solite assonanze con la mia persona/personalità, ma mi fermo qui, non ho assolutamente voglia di proseguire nella ricerca del tempo perduto, la farò attraverso altre letture.
darida: non sono una lettrice pentita ma nemmeno soddisfatta, ritengo che la leggibilità, requisito fondamentale in un romanzo -pur prevedendo nel caso di questo particolare scrittore una maggiore adattabilità da parte del lettore- sia molto carente. Buona la prima, ma io non replico.
isola74: non è stata una lettura facile e, lo ammetto, a tratti è stato molto faticoso andare avanti. La seconda parte, quella dell'amore di Swann, è la più interessante e anche la più scorrevole, ma prima di andare avanti con la Recerche aspetterò un bel po'.
Spilla: pregio: saper avvolgere il lettore nelle proprie minute sensazioni, nei meandri dei propri ricordi, obbligandolo a far riemergere i suoi. Limite: sembra raggiungere le più alte vette solo quando parla di sé, tutto il resto del mondo gli è precluso, è ritratto solo per sommi capi e senza alcuna vera indagine psicologica.
velvet: sicuramente non è un testo semplice, per la profondità ma soprattutto per la scrittura lenta, minuziosa e particolareggiata, non nego che in qualche parte risulta pesante, ma lo sforzo è ben ripagato.
elisa: Proust mi affascina, perché porta al massimo splendore la quotidianità, perché rende unico ciò che potrebbe essere banale, perché esprime i pensieri comuni e il buon senso in un modo così particolare da renderlo universale.
elesupertramp
Ugly Betty: caro Marcel, sei bravo, hai talento, ma per me è NO! Diciamo che un volume della Recherche si può leggere e, anche se mi sono annoiata un po', non mi è dispiaciuto e non mi sono pentita di aver intrapreso questa lettura.
Minerva6: la strada è stata faticosa, a tratti ho arrancato, a tratti era in discesa, non sono pentita di averla intrapresa, ho cercato le solite assonanze con la mia persona/personalità, ma mi fermo qui, non ho assolutamente voglia di proseguire nella ricerca del tempo perduto, la farò attraverso altre letture.
darida: non sono una lettrice pentita ma nemmeno soddisfatta, ritengo che la leggibilità, requisito fondamentale in un romanzo -pur prevedendo nel caso di questo particolare scrittore una maggiore adattabilità da parte del lettore- sia molto carente. Buona la prima, ma io non replico.
isola74: non è stata una lettura facile e, lo ammetto, a tratti è stato molto faticoso andare avanti. La seconda parte, quella dell'amore di Swann, è la più interessante e anche la più scorrevole, ma prima di andare avanti con la Recerche aspetterò un bel po'.
Spilla: pregio: saper avvolgere il lettore nelle proprie minute sensazioni, nei meandri dei propri ricordi, obbligandolo a far riemergere i suoi. Limite: sembra raggiungere le più alte vette solo quando parla di sé, tutto il resto del mondo gli è precluso, è ritratto solo per sommi capi e senza alcuna vera indagine psicologica.
velvet: sicuramente non è un testo semplice, per la profondità ma soprattutto per la scrittura lenta, minuziosa e particolareggiata, non nego che in qualche parte risulta pesante, ma lo sforzo è ben ripagato.
elisa: Proust mi affascina, perché porta al massimo splendore la quotidianità, perché rende unico ciò che potrebbe essere banale, perché esprime i pensieri comuni e il buon senso in un modo così particolare da renderlo universale.
elesupertramp
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Be' non si può chiudere questo gruppo senza un appuntamento per il secondo volume!!! (per chi ha ancora intenzione di leggerlo ovviamente...:wink
Io propongo il prossimo autunno! :MUCCA
mi hai tolto le parole di bocca: proprio ieri ho pensato di iniziare All'ombra delle fanciulle in fiore il prossimo 1 novembre.
Come fiore, il crisantemo dovrebbe andare bene
elesupertramp
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isola74
Lonely member
rinunciato per giusta causa
potremmo fare ricorso noi che siamo arrivate in fondo lo sai??
io ci sono per le fanciulle in fiore ma lo proporrei per il 2015, tanto è dietro l'angolo, il 1 marzo che mi sembra favorevole come periodo per fiorire...ele se lo leggiamo a novembre c'è il rischio di entrare in depressione
intanto l'incipit
- Quando si trattò di avere per la prima volta a pranzo il signor di Norpois, siccome mia madre diceva che era proprio un peccato che il professar Cottard fosse in viaggio e che lei avesse smesso del tutto di frequentare Swann, perché l'uno e l'altro senza dubbio avrebbero interessato l'ex ambasciatore, mio padre rispose che un convitato eminente, un illustre scienziato come Cottard non poteva mai sfigurare in un pranzo, ma Swann, con la sua ostentazione, e quel suo modo di strombazzare le conoscenze più insignificanti, era un volgare sbruffone che il marchese di Norpois avrebbe di sicuro giudicato, secondo la sua espressione, "pestifero". -
intanto l'incipit
- Quando si trattò di avere per la prima volta a pranzo il signor di Norpois, siccome mia madre diceva che era proprio un peccato che il professar Cottard fosse in viaggio e che lei avesse smesso del tutto di frequentare Swann, perché l'uno e l'altro senza dubbio avrebbero interessato l'ex ambasciatore, mio padre rispose che un convitato eminente, un illustre scienziato come Cottard non poteva mai sfigurare in un pranzo, ma Swann, con la sua ostentazione, e quel suo modo di strombazzare le conoscenze più insignificanti, era un volgare sbruffone che il marchese di Norpois avrebbe di sicuro giudicato, secondo la sua espressione, "pestifero". -
elesupertramp
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E' stata una lettura molto faticosa - soprattutto la prima parte, in cui non succede veramente nulla!- perché non amo affatto il genere “flusso di coscienza”, tranne alcune rare eccezioni ( ad esempio Le braci ) dove l’autore, con una sensibilità perfino esagerata, ci inonda con fiumi di parole – che dice bene elisa- oggi potrebbero essere ben rappresentate dalle farneticazioni di un blogger o di un social addicted.
Ma penso che Dalla parte di Swann sia solo la punta dell’iceberg di quest’opera monumentale: non nel senso di quantità di pagine ( siamo abituate noi ad avere sempre un libro in borsa e sul comodino, che paura possono farci 2 o 3 mila pagine? ) ma come costruzione maniacale e certosina di un immenso edificio in cui ogni cosa troverà il suo posto e il suo perfezionamento solo alla fine e pertanto un giudizio completo di soddisfazione o meno potrà essere emesso solo allora.
Parafraso darida, ma al contrario: non sono una lettrice soddisfatta, ma neanche pentita e la mia intenzione di portare a termine tutta la Recherche rimane ferma ed incrollabile. TUNZZZ
Quindi secondo me non ha senso leggere solo il primo libro: orsù, ragazze unitevi e proseguiamo :MUCCA
Ma penso che Dalla parte di Swann sia solo la punta dell’iceberg di quest’opera monumentale: non nel senso di quantità di pagine ( siamo abituate noi ad avere sempre un libro in borsa e sul comodino, che paura possono farci 2 o 3 mila pagine? ) ma come costruzione maniacale e certosina di un immenso edificio in cui ogni cosa troverà il suo posto e il suo perfezionamento solo alla fine e pertanto un giudizio completo di soddisfazione o meno potrà essere emesso solo allora.
Parafraso darida, ma al contrario: non sono una lettrice soddisfatta, ma neanche pentita e la mia intenzione di portare a termine tutta la Recherche rimane ferma ed incrollabile. TUNZZZ
Quindi secondo me non ha senso leggere solo il primo libro: orsù, ragazze unitevi e proseguiamo :MUCCA
elesupertramp
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io ci sono per le fanciulle in fiore ma lo proporrei per il 2015, tanto è dietro l'angolo, il 1 marzo che mi sembra favorevole come periodo per fiorire...ele se lo leggiamo a novembre c'è il rischio di entrare in depressione
intanto l'incipit
- Quando si trattò di avere per la prima volta a pranzo il signor di Norpois, siccome mia madre diceva che era proprio un peccato che il professar Cottard fosse in viaggio e che lei avesse smesso del tutto di frequentare Swann, perché l'uno e l'altro senza dubbio avrebbero interessato l'ex ambasciatore, mio padre rispose che un convitato eminente, un illustre scienziato come Cottard non poteva mai sfigurare in un pranzo, ma Swann, con la sua ostentazione, e quel suo modo di strombazzare le conoscenze più insignificanti, era un volgare sbruffone che il marchese di Norpois avrebbe di sicuro giudicato, secondo la sua espressione, "pestifero". -
Elisa, come ci invogli tu, nessuno...
scherzi a parte, a me il quadretto di questi qui a tavola e nei salotti, è sempre piaciuto: se solo ci fossero più discorsi diretti e più conversazioni sarebbe molto più gradevole.
8 partecipanti
Ugly Betty: caro Marcel, sei bravo, hai talento, ma per me è NO! Diciamo che un volume della Recherche si può leggere e, anche se mi sono annoiata un po', non mi è dispiaciuto e non mi sono pentita di aver intrapreso questa lettura.
Minerva6: la strada è stata faticosa, a tratti ho arrancato, a tratti era in discesa, non sono pentita di averla intrapresa, ho cercato le solite assonanze con la mia persona/personalità, ma mi fermo qui, non ho assolutamente voglia di proseguire nella ricerca del tempo perduto, la farò attraverso altre letture.
darida: non sono una lettrice pentita ma nemmeno soddisfatta, ritengo che la leggibilità, requisito fondamentale in un romanzo -pur prevedendo nel caso di questo particolare scrittore una maggiore adattabilità da parte del lettore- sia molto carente. Buona la prima, ma io non replico.
isola74: non è stata una lettura facile e, lo ammetto, a tratti è stato molto faticoso andare avanti. La seconda parte, quella dell'amore di Swann, è la più interessante e anche la più scorrevole, ma prima di andare avanti con la Recerche aspetterò un bel po'.
Spilla: pregio: saper avvolgere il lettore nelle proprie minute sensazioni, nei meandri dei propri ricordi, obbligandolo a far riemergere i suoi. Limite: sembra raggiungere le più alte vette solo quando parla di sé, tutto il resto del mondo gli è precluso, è ritratto solo per sommi capi e senza alcuna vera indagine psicologica.
velvet: sicuramente non è un testo semplice, per la profondità ma soprattutto per la scrittura lenta, minuziosa e particolareggiata, non nego che in qualche parte risulta pesante, ma lo sforzo è ben ripagato.
elisa: Proust mi affascina, perché porta al massimo splendore la quotidianità, perché rende unico ciò che potrebbe essere banale, perché esprime i pensieri comuni e il buon senso in un modo così particolare da renderlo universale.
elesupertramp: E' stata una lettura molto faticosa ma penso che questa sia solo la punta dell’iceberg di un’opera monumentale. Non sono una lettrice soddisfatta, ma neanche pentita e la mia intenzione di portare a termine tutta la Recherche rimane ferma ed incrollabile.
Ugly Betty: caro Marcel, sei bravo, hai talento, ma per me è NO! Diciamo che un volume della Recherche si può leggere e, anche se mi sono annoiata un po', non mi è dispiaciuto e non mi sono pentita di aver intrapreso questa lettura.
Minerva6: la strada è stata faticosa, a tratti ho arrancato, a tratti era in discesa, non sono pentita di averla intrapresa, ho cercato le solite assonanze con la mia persona/personalità, ma mi fermo qui, non ho assolutamente voglia di proseguire nella ricerca del tempo perduto, la farò attraverso altre letture.
darida: non sono una lettrice pentita ma nemmeno soddisfatta, ritengo che la leggibilità, requisito fondamentale in un romanzo -pur prevedendo nel caso di questo particolare scrittore una maggiore adattabilità da parte del lettore- sia molto carente. Buona la prima, ma io non replico.
isola74: non è stata una lettura facile e, lo ammetto, a tratti è stato molto faticoso andare avanti. La seconda parte, quella dell'amore di Swann, è la più interessante e anche la più scorrevole, ma prima di andare avanti con la Recerche aspetterò un bel po'.
Spilla: pregio: saper avvolgere il lettore nelle proprie minute sensazioni, nei meandri dei propri ricordi, obbligandolo a far riemergere i suoi. Limite: sembra raggiungere le più alte vette solo quando parla di sé, tutto il resto del mondo gli è precluso, è ritratto solo per sommi capi e senza alcuna vera indagine psicologica.
velvet: sicuramente non è un testo semplice, per la profondità ma soprattutto per la scrittura lenta, minuziosa e particolareggiata, non nego che in qualche parte risulta pesante, ma lo sforzo è ben ripagato.
elisa: Proust mi affascina, perché porta al massimo splendore la quotidianità, perché rende unico ciò che potrebbe essere banale, perché esprime i pensieri comuni e il buon senso in un modo così particolare da renderlo universale.
elesupertramp: E' stata una lettura molto faticosa ma penso che questa sia solo la punta dell’iceberg di un’opera monumentale. Non sono una lettrice soddisfatta, ma neanche pentita e la mia intenzione di portare a termine tutta la Recherche rimane ferma ed incrollabile.
- Stato