Finito:
Ila78: Dire che è bellissimo è banale e riduttivo come trovarsi all'interno di una maestosa Cattedrale e dire semplicemente che è una "bella costruzione". Ne I Miserabili ci sono tutti i temi "importanti" della vita. Era la seconda lettura per me e, pur ammettendo che non credo riuscirò a leggerlo un'altra volta, questo delizioso mattoncino si riconferma uno dei miei romanzi preferiti in assoluto.
momi: Non mi ha entusiasmato, scusate, ma credo che sia proprio una antipatia di pelle per lo scrittore, troppo presente nel libro. Ovviamente il mio giudizio è più sul contenuto che sullo stile, non sta a me dire che Hugo sapeva usarle bene le parole scritte; comunque sono contenta di averlo letto, e posso anche evitare di leggere altro di lui senza i sensi di colpa del lettore!
alessandra: Il titolo racchiude in sé il significato del romanzo e la differenza tra i miserabili nel senso materiale e i miserabili nel senso della povertà dell'anima, due cose che non sempre coincidono. Hugo ripete spesso questa parola, nei momenti cruciali, come a voler sottolineare la duplice valenza del termine. La parte finale chiude il cerchio, così come ci si aspetta da un romanzo classico, seppure in maniera molto triste. Bellissimo.
Nefertari: In alcuni tratti l'ho trovato un po' difficile da proseguire, per esempio la parte riguardo il gergo mi ha messo davvero alla prova, la tentazione di saltare le pagine è stata davvero forte. Invece, testarda come sono, l'ho letto tutto. Mi è piaciuto tantissimo, la storia dei personaggi mi ha coinvolta moltissimo e devo dire che pensandoci ora anche le digressioni non mi sono dispiaciute.
In lettura:
Zdm ?
smemorina ?
madeline88 (in pausa)