I(r)reali del non-sense

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d'ya think i'm stupid?
Orgoglio

Mi sveglio, sbadiglio.
Poi piglio un abbaglio e sbaglio; mi si impiglia la biglia!
Certo a luglio era meglio una maglia in Puglia che un miglio sull'Oglio.

E Bertoglio veglia dal soglio: origlia!
Per orgoglio io non voglio, ma lui sfoglia e vaglia qualsivoglia quisquiglia: è come un maglio.
“Togli la paglia dalle ciglia della figlia (se si spoglia è un subbuglio)”.

Ma già sul ciglio della faglia, presso un giglio, con rigoglio cresce il tiglio.
Meglio! Moglie, vai con la quadriglia.
Taglia la triglia: va con l'aglio e il caglio nella teglia con maniglia.

Ma chi raglia sulla soglia? C’è un mulo di grossa taglia: che gli piglia?
Io lo mitraglio e poi lo impaglio…
 
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Shoofly

Señora Memebr
qualche riflessione cacopedica ad uso dei più giovani (anche se dentisti)

Salieri aveva capito tutto della vita, faceva l’apritore di barattoli di senape e credo davvero che questo possa far ruotare le maniglie della mente fino a livelli inimmaginabili per un uomo di mezza taglia e con il gusto per le cipolle con verpacefali. Se c’è una cosa che vale la pena tenere in considerazione, in un mondo che aggiunge solo parrucche alla solita noia del pistacchio, è il nuovo tacco sponsorizzato dalla Black & Decker: agile, pratico, sottile e tascabile, niente di meglio per chi vuole osare un nuovo modo per spaccare la testa a Jeffrey Dahmer. Che poi, detto tra noi, si potrebbe anche pensare di offrirsi in pegno ad un qualsiasi detenuto di Poolsmoor, tanto il riassunto delle puntate precedenti è sempre lo stesso, naturalmente oltre ogni ragionevole ingobbio. La verità è che non ci dovrebbe più essere un eremita a motore, no, per nessuna ragione! Dobbiamo smetterla di sorseggiare bikini troppo stretti e, caspita! anche di elogiare infingarde palline di pandoro che ammorbano lo scibile con il costrutto delle loro inani vanità (eventuali). Solo mosche, miei cari, solo mosche ad appartarsi nei barattoli di senape, prima che Salieri trovi il coraggio di scacciarle.
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
Benvenuta Shoofly :mrgreen: la compagnia aumenta, ora mancano un nano ed un elfo, per l'anello ci attrezzaeremo con Jury Chechi :?
 

bouvard

Well-known member
Una mela al giorno leva il medico di torno. Eva deve aver beccato la mela col verme perché invece del medico le ha tolto di torno l’Eden. Il cinema. Il Direttore, un tizio sempre al settimo cielo, un giorno decise che non valeva la pena stare aperti per due spettatori soli, anche se la quota rosa era rispettata. Mela bacata mela fortunata. Fortunata è nata sotto una buona stella, non ha Saturno contro. La Terra invece sta messa male, ha sempre la Luna. A volte di più a volte di meno. Venere invece è in pelliccia. Strano perché nelle statue è sempre come mamma l’ha fatta. La madre è sempre certa. Sul padre è meglio non fare domande. Potrebbe non avere un alibi per quella sera. Poi finisce che la colpa è sempre del maggiordomo. A maggio dormo. Ma non era Aprile dolce dormir? Ma se chi dorme non piglia pesci perché Aprile ha sempre il suo pesce? Venerdì pesce, giovedì gnocchi. Ridi. Risi. Film. Niente film il cinema è chiuso. Le case sono chiuse, il cinema è all’aperto. Tutte le porte sono aperte a chi ha i santi in Paradiso. Le chiavi ce le ha S. Pietro. Ma è andato a prendere un caffè con Brignano. Quello con la O. Come l’histoire. Oddio anche in Paradiso hanno i loro casini.
 

bouvard

Well-known member
L’altra notte ho alzato troppo il gomito, non quello del tennista, quello della lavandaia che ha il ginocchio malandato. Me l’han dato. Cosa? Rosa. Quella è in prima fila nella processione con il parroco e il sindaco. Don Camillo e Peppone. Peppone è più grosso di Peppino. Peppino è più smilzo di Peppe. No grazie, il pepe non lo digerisco. Quando c’erano le mezze stagioni digerivo pure le pietre, poi mi sono rovinato a furia di mandar giù bocconi amari. Alamari. Calamari. Cala il mare. Bassa marea. Alta marea. Tutta colpa della luna. Non voglio mica la luna. Se potessi avere mille lire al mese. Facciamo mille euro. L’euro è da neuro, meglio la lira. L’ira. Uno dei sette vizi capitali. La Capitale poggia su sette colli ed ha avuto sette re. Gira gira tutti i nodi vengono al pettine. Anche quelli fatti al fazzoletto. Letto. No l’etto. Meno di un chilo e più di un grammo. Tutta questione di zeri. Ma Zero non era uno? Uno nessuno e centomila. Uno per tutti e tutti per uno. I tre moschettieri. Ma non erano quattro? No, quattro erano le mosche di velluto grigio. Ma stiamo dando i numeri? Terno, quaterna e tombola!
 
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d'ya think i'm stupid?
Profeti biblici
*
Chiamali salami. Si esprimevano con salmi. Seminando superstizione a strati. Salmistrati. Astratti eppur concreti. Cretini.
E spremevano agrumi di sangue. A volte blu. Niente di nobile. Bollini di banane. Interi caschi.
Scivolando sulle bucce non proteggono la testa.
Cosa bolliva in pentola? Lingua, banane, agrumi…* Macedonia? No, lei è uscita.
Anche lui, Alessandro, è fuori, ma di testa. Si fa chiamare magno, ma preferisce bere. Alcolista, il primo della lista. Credo che morirà giovane.
Li sta portando lontano, oltre i faggi e i pioppi. Generale, dietro la collina: sparagli Piero, sparagli adesso.* Si butti giù, sto attento ma riparati anche tu. Andrea s’è perso.
Per sopra e per sotto, personal computer. Compiuta la sua missione appese le armi al chiodo.
Chi odora di sudore? Più sudi più sai di fresco. Di giornata da galline allevate a terra.
Siamo tutti dei polli: mi sento giù. Passami una canna. Oggi abboccano? No, così non Valium. Prova con quella da Zucchero. Le trote passano al trotto, cantando donne dududu in cerca di guai.
Guai ai vinti. Vinci, Leonardo. Usavi un codice. Penale. Della strada. Ma se paghi, pure sul marciapiedi. Mantieni le distanze. Non portarle in camera. Ti fanno la foto.
Ma se non foto… pazienza, mi limiterò a rapportarmici oralmente. Pare capiscano le lingue.
Linguine allo scoglio. Mi sono un po’ scoglionato.
Nato con parto prematuro, settimino eppure ottimista, è prematuramente partito nonostante si fosse messo in politica. Che crudeltà.
Speriamo che almeno la frutta intanto sia maturata. Ci serve per quella macedonia…
I frutti si raccolgono secondo la semina, ma il mio conto non dà interessi. Cosa vuoi che mi interessi.
Ho investito strada facendo un sacco di pedoni, forse caduto dalla slitta di babbo natale. Ora non ci credo più.
Ho speso un capitale in vestiti, ma Marx oramai era un re nudo. Non sono tutti fratelli. Nuda verità.
Abbiamo perso un treno di frutti. Eravamo alla stazione sì ma dormivamo tutti. La mia banda suona il rock, ma presto rapineremo la banca. E la musica cambierà.
Forza dj, vai col vinile. Put your hands up in the air.
My dream is to fly over the rainbow so high. Il sole scioglierà la cera.
C’era poco da fare. Dire fare baciare… All i need is love.
Lettere. Testamento. Nuovo o antico. Tutti vittime e carnefici. Tanto prima o poi gli altri siamo noi.
Questa stanza non ha più pareti: finchè la barca va lasciala andare, caro Noè.
*
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
Automobili: arredi che camminano. Cartoni animati: scatoloni che si muovono da soli. Preconcetti o preconfetti da poco conto, chi si muove o chi è semovente non importa. Quel che conta è avere un pappagallo di alabastro in cantina con cui sfogarsi, raccontandogli aneddoti e antidoti, se un antidoto è una persona negata in qualcosa. Scorrazzare qua e la con l'ultimo modello dell'Alfa, l'Omega. Meri orpigli che riempiono la nostra vista con repellenti personaggi in cerca d'attenzione, ansiosi di emergere dalla marea identica di esseri claudicanti verso il futuro. Se quello che pensiamo non può essere collegato a quello che diciamo, perchè diciamo cose senza il nesso pungente della pensata caustica e ortica. Se un'autrice è difficile da leggere si dice che i suoi scritti sono di lettura ostrica? Perchè tre camere a Manhattan e non una colazione da Tiffany? Ma da quando in gioielleria danno anche cappuccino e cornetto. Che mondo astruso e pieno di biforcazioni, triforcazioni e così via. Un labirinto. Non come quelli di Borges o di Saramago, ma quelli di Roma centro per arrivare all'Auditorium. Questo mondo dove l'importante è apparire, perchè io valgo e non sono solo un conto ed è tutto intorno a me, sperando che non siano avvoltoi. Se son rose fioriranno, se sono bollettini scadranno e se sono immagini si immagineranno. L'immaginazione nell'impaginazione della ristorazione di una grande nazione che fa accettazione della porzione di popolazione impegnata in donazione e non autocommiserazione. Il fuggiasco non chiede nessuna cortesia all'uscita, la verità dell'Alligatore e che niente, più niente al mondo lascerà le irregolari alla fine di un giorno noioso con il respiro corto, solo il confronto con sassi, bottiglie e candelotti mentre una coppia con champagne per due si diranno per l'ultima volta arrivederci, amore ciao.
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
vi riporto una barzelletta che avrei voluto inventare io :mrgreen:

Stazione dei carabinieri. Entra un appuntato con fare urgente e corre dal maresciallo. Entrato nel suo ufficio si ferma per riprendere fiato, il maresciallo lo guarda.
"Appuntanto, che succede?"
"Maresciallo un grosso problema"
"Dimmi"
"E' evaso un pazzo dal manicomio criminale!"
"Presto, dammi le sue generalità così mandiamo un fonogramma"
"Allora, è alto quasi due metri ma basso, pesa 150 kg ma è magro come un chiodo, è moro ma biondo ed è armato e non pericoloso"
"Appuntato ma cosa sta dicendo? Come fa ad essere così?"
"A marescià, è MATTO!"
 

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… a bailar la Salsa

Maionese. Orco!
Maiorca? Palma olio olive. Palmolive.
Live. In studio. Studioline gel scolpisci. Colpisci capisci.
Pisci Pisciotta Palinuro. Palinsesto settimo ottavo. Pali traverse traversie. Traversine treno.
Binario esadecimale. Esattore Equitalia. Bovini suini maiali.
No suini e alcool Islam. Grande Slam Stati Uniti. Uniti dalla nascita siamesi.
Settimane, giorni, giornalista. Il primo della lista Bennato. Sopravvissuto.
Sopra le righe coca tirare il carretto passava e quell’uomo gridava gelati. Bolliti.
Bolle di sapone. Al Capone San Valentino Rossi neri Ku klux klan.
Clan di Celentano. Celenterati Medusa. Sei Perseo? Trentaseo, quaranta, quarantaquattro gatti in fila perseo. Col resto di due.
Di due ne resterà uno solo. Bobby una lacrima sul viso. Visa Bancomat.
Mat da legare, vinca il migliore. Togliatti e il partito. Partirà la nave partirà. Dove arriverà questo non si sa. Sai ciò che lasci ma non ciò che trovi. Trovatelo trovatello figlio di nessuno.
Nessuno è il mio nome Ciclopi ciclisti ciclo mestruale. Mestre Venezia Ponte dei Sospiri.
Suspiria. Argento secondo, siamo alla frutta. Tutti frutti Elvis lo vedono ancora, come il Che.
Che cosa? La Cosa Alien. Cipolle.
Ma che alito. Un alito di vento è bonaccia. Anche tua cugina. Cucina economica ecologica logica del profitto. Fitta è la nebbia buio pesto. Genova e basilico.
Basilica di san Pietro. Papa Pappa e Ciccia Pozzetto Pozzi Moana Cicciolina porno porsì.
Porsi l’altra guancia. Guanciale amatriciana.
Carbonara viva Verdi. Verde dalla rabbia. Morde il cane idrofobo idrofilo cotone.
Sintetico fa sudare. Sudan sceicco Quwait petrolio Stanlio. Stantio.
Tio Pepe sale scende alla prossima.
Si ma a che pro. Promosso tutto ossa. Colpa della dieta Reichstag. Ho taggato la pagina.
Gina Lollobrigida frigida Frigidaire satira Spinoza filosofia.
Sofia bulgaro editto editori corrida.
Pianga. Angustia anguria Angostura cocktail. Tartine.
Maionese. Orco!
 

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Ricorsi storici

Cadde l’im-pero Otto-mano.
Rimase Soli-mano. Oh, magnifico!
Fu così che l’im-pero finì a pere. Provò con Joga, che si sa è molto allungato, ma non ne uscì alcun succo. Solo polvere bianca. Una specie di massa lombarda priva di lega.
Ormai la dieta l’aveva rovinato. Effetti collaterali di Kalo-uomo…
Provò a fare moto in auto. Una Escort. Ma lei disse non faccio la ruota di scorta. Scortatelo.
La tua pompatela da solo.
Così si rassegnò a fare auto sulla moto. Altro che a-man-ti.
Sei un mini minor-ato. Hai solo il frenulo a mano.
Ti mollo do-mani. Parole funeste. Allora provò col bondage, ma serviva una fune, non una miccia. Così seguì James Bond al servizio della regina. Ma erano drag-queen. Si sentì infinocchiato.
Lui che era l’erede della dea Kalì, i calli li aveva ora lì sulle mani.
Rimpianse il pur mero periodo quando era un pulcino nero, tenuto sempre in mano dall’olandesina zoccol(ut)a.
Ma non aveva imparato che non si deve fare il bucato coi preservativi.
Fu circuito, certo, comunque Le Mans lo vinse più volte a mani basse.
Piangente, non gli restò che rifugiarsi su un salice.
Vi restava appeso con le mani, come un quadro (anche se non fu mai promosso).
Tanto che lo chiamarono quadru-mane.
Ma presto ne sarebbe sceso.
Avrebbe ricominciato dall’agricoltura, perché gioco di mano gioco da villano.
ma prima o poi sarebbe infine tornato homo herectus.
L’alba della rinascita?
 
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Cold Deep

Vukodlak Mod
Spaccato Di Vita Pirandelliano
Un giorno Lumiè di Sicilia, famosa ricattatrice di bernoccoli e ipocondriaca cronica dedita al marketinga slavato slavo, scoprì che il dovere del medico consisteva nel possedere beni immobili e non mobili, perchè questi ultimi potevano fuggire. Il buon Dottore Gervasio Astrolabi le spiegò che tutto questo era dato dalla ragione degli altri, come diceva il bravo Cecè, diminutivo amichevole di Federico: soleva dire mentre era dal calzolaio "Pensaci, Giacomino, che Aldo e Giovanni ti trattano troppo male!". Liolà? Lioqua? Lio dove sta? Tutti dicevano che era li, per me era la. Ma si sa che la maggioranza ha sempre ragione, perciò così è se vi pare. Suo zio tornò dall'Africa, dai suoi safari rimediò il berretto a sonagli, di vera pelle di daino (l'animale più ritroso del mondo). Non contento, mise un portentoso ritrovato asburgico nella giara, chiamato dagli indigeni delle Alpi centrali il piacere dell'onestà, una pozione che imponeva a chi la assumesse di dire solo menzogne. Grazie a suo zio, Lumiè prese la patente per gli autoblindi della banca, pensando in fondo ma non è una cosa seria, è un lavoro senza rischi e molto tranquillo. A tarda sera, rincasando, incontrò i suoi amici e al bar iniziarono una partita a il giuoco delle parti: questo giuoco consisteva nel scambiarsi le parti del corpo umano, con un innesto, per vincere bisognava dominare l'uomo, la bestia e la virtù, tutte e quattro queste cose. Passata una serata piacevole ed andato tutto per bene, Lumiè decise di presentarsi dal suo ex marito, per maltrattarlo come prima, meglio di prima, ma in casa sua trovò la signora Morli, una e due, gemelle siamesi di voluttuoso intrattenimento. Tornando a casa in lacrime, incontrò sei personaggi in cerca d'autore, una gang di bambini criminali che saccheggiavano i passanti per comprare dolci. In strada vicino l'entrata del mercato c'era un barbone, tipico uomo dai baffi lunghi, che i passanti chiamavano Enrico IV, perchè i pirimi tre che sostavano li erano stati rimossi coattivamente. All'uscita del mercato. Lumiè trovò un imbecille che voleva vestire gli ignudi con palme di rododendro per non farli grattare sotto le ascelle. Vedendo questo, l'uomo dal fiore in bocca si indignò alacremente urlando "Imbecille, non pensi alla vita che ti diedi. Era meglio l'altro figlio!" Ciascuno a modo suo rallegrava l'ambiente circostante con le sue fissazioni. Pensando a questo si avviò alla festa paesana, la sagra del signore della nave, festa che celebra i montanari. Qui incontrò Diana e la Tuda, la prima faceva la casalinga, la seconda l'amica delle mogli dei primati da zoo. Bellavita faceva la Tuda, Tuda vida. Parlando uscì fuori dal portone un cane, era o di uno o di nessuno, ma qualcuno doveva pur avere diritti su quel canide che faceva i suoi bisogno ove bisogno. Arrivo Ahmed, il venditore ambulante di zona, dicendo a gran voce "Tutto tu vuoi, come tu mi vuoi, io ce l'ho!" con gran divertimento di tutti. "Questa sera si recita a soggetto" diceva il barista dalla vetrina del barbiere "Trovarsi sotto un ponte quando si è qualcuno non porta a niente, non è come la favola del figlio cambiato che, non si sa come, fece i soldi con la copisteria e la finanza non lo beccò mai!". Perle di saggezza licantrope a grappoli, constatò Lumiè, sogno o forse no, mi sento esclusa da tutto questo intelletto popolare. Ma noi sappiamo che verrà il suo turno. Manifesti funerari appesi alle pareti, il fu Mattia Pascal ringrazia per la partecipazione e per i fiori che suo marito ha portato via e venduto a i vecchie e i giovani. Anche per oggi Lumiè non ha guadagnato un euro, uno che fosse uno, nessuno e centomila. Magari.
 
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gamine2612

Together for ever
Strafalcioni dal vero:

dovevo partire per Nusseldorf e portare per regalo un bel Camerè di paste, poi mi sono accorta di avere il Polestirolo alto e mi sono sentita improvvisamente Stratolta.
:mrgreen:
 

bouvard

Well-known member
Girasole. Gira il sole. Ho provato, ma bruciava troppo. Trotto. Trottare. Trentatre trentini entrarono trotterellando a Trento. Perché trentatre? E quanti allora? Tutto il cucuzzaro. Cucuzza. Chi Michele? Bella lana quello. Meglio il lino è più fresco. Stare al fresco. Crespo. Crepo. Crepa. Faglia. Sant’Andrea. Hotwirelless. Lui non entra trotterellando, non è di Trento, arriva in Freccia Rossa. La Freccia Nera. Trecce nere. Forse erano di Rita perché Lisa le trecce ce le ha bionde. Il mio nome è Bond, James Bond. Vengo dalla Russia con amore ed ho pure la licenza di uccidere. Non bastavano le licenze di caccia e pesca? Quelle le danno a cani e porci. I Porci erano i compagni di Ulisse. Ci credo che preferì andarsene in giro per dieci anni, con quella brutta aria che si respirava a casa! Il mio nome è Nessuno. Ma non era Bond, James Bond? A questo punto meglio chiamarsi Camillo Benso Conte di Cavour. Di certo con un nome così nessuno si dimentica di te, a meno di prendere un tre in storia. Quella è un’altra storia. Osteria numero tre. La Peppina ha fatto il caffè. Per Don Raffaé quello che sta al fresco. Presto che è tardi. Ma i sardi hanno dei tarli o delle tarme nelle terme?

P.S. Per la par condicio la prossima volta citerò Cold Deep :mrgreen:
 
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