193° MG - I Guermantes di Proust

elisa

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pagina 584

leggendo queste infinite descrizioni di fatti di nessun interesse per il lettore si può capire come Proust passi per essere noioso :mrgreen:
 

Spilla

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Sottolinea ogni minima manchevolezza negli altri , ma lui non è davvero un essere esemplare :paura:
Con Albertine si comporta davvero malissimo, attribuisce la maggiore disinvoltura di lei ad una presunta "esperienza" amorosa con un altro, e si sente autorizzato ad usarla per il suo puro piacere :twisted: Odioso.
 

elisa

Motherator
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pagina 606

finalmente usciamo dal salotto dei Guermantes che non ne potevo più per entrare in quello di Charlus :mrgreen:
 

velvet

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Pag 535

Ma il Mazzo di asparagi di Elstir non vi ha portato alla mente memorie di descrizioni di asparagi dal primo volume? :mrgreen::BLABLA
 

elisa

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Ma il Mazzo di asparagi di Elstir non vi ha portato alla mente memorie di descrizioni di asparagi dal primo volume? :mrgreen::BLABLA

adesso che lo citi, sì...il ricordo è stato rinforzato dalla tua sottolineatura più che dalla descrizione dell'autore (ti sembro abbastanza proustiana? :mrgreen:)
 

elisa

Motherator
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finito oggi di leggere questo terzo volume della Recherche, sicuramente sarò la promotrice del prossimo appuntamento con Proust la prossima primavera con il quarto volume Sodoma e Gomorra.

Che dire di questo tomo se non che conferma la grandezza dell'opera, un'opera quasi pop, molto moderna, che unisce momenti sublimi a momenti scarsamente significativi. Come non ammirare la chiusa dell'opera che, dopo decine di pagine dove sembra che Proust faccia melina, giusto per raccontarci un po' di vita mondana, ci stupisce con una delle pagine più alte e più vere sulla società del suo tempo, una critica così feroce neanche in un pamphlet dell'epoca poteva essere più efficace, solo descrivendo in punta di penna alcune battute e scambi fra i personaggi. La cosa geniale è che descrivendo quell'attimo, quell'attimo stesso diventa universale e diventa una rappresentazione della vita sociale di tutti i tempi quindi immortale, tanto che leggendolo oggi pare più che attuale, profetico anche per il futuro. Con Proust siamo davanti a uno specchio, noi e quello che ci sta intorno.
 

velvet

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Pag 580

Siamo arrivati dal barone di Charlus, lasciando finalmente il salotto dei Guermantes.
Lo sproloquio sulle genealogie è stato veramente infinito... :OO
 

velvet

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Finito - Spoiler

Il finale è bellissimo e terribile, se finora aveva di tanto in tanto lasciato qualche dubbio, qualche giustificazione a tanta futilità del grande mondo aristocratico, adesso Proust non lascia spazio a dubbi.
La duchessa presa dai suoi impegni mondani non ha il tempo per fermarsi con un amico che le ha confessato di stare per morire, ma, incoraggiata dal marito, trova il tempo per andare a cambiarsi le scarpe che non si intonavano perfettamente al vestito. Del resto il duca a mio parere è il personaggio "peggiore" nel senso che è quello che meglio rappresenta i vizi e le futilità del suo mondo.
Il duca non provava il minimo ritegno a parlare dei suoi malesseri, e di quelli di sua moglie, a un moribondo, perché, interessandogli di più, gli sembravano più importanti.

Ah, poi volevo chiedervi, ma il barone di Charlus, come l'avete interpretato? Al di là dei suoi orientamenti sessuali, è anche un po' folle? Secondo me sì... :??


Torno per il commento finale.
 

velvet

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Commento finale

Questo volume è il dipinto della grande aristocrazia dell'epoca che Proust conosce bene e frequenta e che ci racconta in modo minuzioso e dettagliato presentandocela sotto due diversi aspetti. Da una parte la nobiltà con tutto il suo fascino e la sua poesia, fatta di nomi, di palazzi e castelli, di alberi genealogici che costituiscono la storia di Francia; dall'altra la società fatta di salotti esclusivi, vuote e futili chiacchiere, ristrettezza di vedute, consuetudini mondane, dove anche coloro che predicano larghezza di vedute come i Guermantes poi nei fatti si adeguano a ciò che è consueto nel loro ambiente.
Al termine il narratore sembra propendere per la visione disillusa di questa aristocrazia pur senza abbandonare completamente il fascino che lo aveva da principio conquistato.
Promosso anche questo volume che continua a dimostrare le incredibili capacità narrative di Proust (nonostante spesso ne abusi) e soprattutto tesse più degli altri quella trama unitaria che fa di questi volumi un'opera unica da leggere nella sua completezza.
 

Spilla

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ma se sei in compagnia della crema della società francese?! :mrgreen: tutti vorrebbero passare del loro tempo con quei simpaticoni dei Guermantes :mrgreen:

Troppo elevati, per me :mrgreen:
Alla sera, dopo 5 minuti in loro compagnia cado addormentata :mrgreen::mrgreen:

Comunque questo secondo salotto mi pare descritto in maniera più frizzante, e persino la contemplazione dei quadri di Elstir non mi è sembrata così soporifera. Ma la strada è ancora lunga, ci hanno appena presentato il conte (o era un principe? mah...) di Agrigento. La cena si preannuncia lunghetta :??
 

elisa

Motherator
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Troppo elevati, per me :mrgreen:
Alla sera, dopo 5 minuti in loro compagnia cado addormentata :mrgreen::mrgreen:

Comunque questo secondo salotto mi pare descritto in maniera più frizzante, e persino la contemplazione dei quadri di Elstir non mi è sembrata così soporifera. Ma la strada è ancora lunga, ci hanno appena presentato il conte (o era un principe? mah...) di Agrigento. La cena si preannuncia lunghetta :??

da adesso in poi è tutto così, molto scorrevole :wink:
 

Spilla

Well-known member
Riprendo oggi, dopo la lunghissima interruzione, finalmente con un po' di lucidità mentale e di tempo a disposizione.
Mi sto impegnando a portare a termine la lettura, perciò oggi mi sono immersa nel salotto dei Guermantes, ho gustato aneddoti e pettegolezzi ed ho ammirato Proust mentre fa a fettine la 'dolce' Oriane, che usa la sua intelligenza per parere anticonformista e originale non per scelta di vita, ma per capriccio, vanità e civetteria. La povera principessa di Parma ne fa le spese, con la sua ingenua semplicità e la completa ammirazione per la duchessa.

Mi chiedo se Marcellino riuscirà mai ad arrivare all'appuntamento con Charlus. :mrgreen:
 

Spilla

Well-known member
Spoiler

L'incontro con il signor di Charlus è paradossale. A parte l'abbigliamento e la posa da divo Giulio che assume all'entrata di Proustino, davvero il fatto che lui sia discendente di tutti i feudatari di Francia rende accettabile, per Marcellino, una così assoluta e sfacciata maleducazione e incoerenza? :paura:

Marcel è beneducato e si guarda bene dal rispondergli come meriterebbe, va bene, ma almeno decidere di non voler incontrare mai più un tizio così vomitevole... :?
 
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