Dallolio
New member
Ciao forumlibrosi, ritorno dopo un periodo un po' lungo di inattività salutando tutti e ponendo un quesito:
Prendiamo la vita quotidiana di ognuno; chiunque ha dovuto affrontare problemi seri legata alla sfera lavorativa, come ad esempio la disoccupazione, la sotto occupazione o il rischio di licenziamento per le più varie ragioni... tutto ciò ha fatto parte della vita di quasi tutti gli uomini a partire dalle prime generazioni che vivevano alla mercè degli elementi naturali e rischiavano la fine di ogni loro sostentamento in ogni momento della vita.
La mia domanda è questa: quando si devono affrontare queste questioni lavorative (in senso lato) i problemi esistenziali (sul significato globale della vita, sul significato della morte, dell'amore ecc...) passano necessariamente in secondo piano o uno non esclude l'altro?
Prendiamo la vita quotidiana di ognuno; chiunque ha dovuto affrontare problemi seri legata alla sfera lavorativa, come ad esempio la disoccupazione, la sotto occupazione o il rischio di licenziamento per le più varie ragioni... tutto ciò ha fatto parte della vita di quasi tutti gli uomini a partire dalle prime generazioni che vivevano alla mercè degli elementi naturali e rischiavano la fine di ogni loro sostentamento in ogni momento della vita.
La mia domanda è questa: quando si devono affrontare queste questioni lavorative (in senso lato) i problemi esistenziali (sul significato globale della vita, sul significato della morte, dell'amore ecc...) passano necessariamente in secondo piano o uno non esclude l'altro?