LXXXVIII GdL - La banalità del male di Hannah Arendt

velvet

Well-known member
Nei pochi minuti che occorsero a Kovner per raccontare come fosse stato aiutato da un sergente tedesco, un silenzio di tomba calò nell'aula di tribunale. [...] E in quei due minuti, che furono come un raggio di sole in mezzo a una fitta, impenetrabile tenebra, un pensiero affiorò alle menti, chiaro, irrefutabile, indiscutibile: come tutto sarebbe stato oggi diverso in quell'aula, in Israele, in Germania, in tutta l'Europa e forse in tutti i paesi del mondo, se ci fossero stati più episodi del genere da raccontare! [...] Ché la lezione di quegli episodi è semplice e alla portata di tutti. Sul piano politico, essi insegnano che sotto il terrore la maggioranza si sottomette ma alcuni no, così come la soluzione finale insegna che certe cose potevano accadere in quasi tutti i paesi, ma non accaddero in tutti. Sul piano umano, insegnano che se una cosa si può ragionevolmente pretendere, questa è che sul nostro pianeta resti un posto ove sia possibile l'umana convivenza.
 
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velvet

Well-known member
Terminato, ci ho impiegato un po', non sono pagine che si leggono con leggerezza, non si adattano ad ogni momento.

Un libro che parte dal resoconto di un processo per analizzare tutto il periodo storico della persecuzione e dello sterminio del popolo ebraico; un libro intenso, in cui ogni vicenda è riportata approfondendo tanti aspetti sociali, politici non conosciuti ai più, vicende che non si studiano a scuola, che non vengono menzionate nella maggior parte dei testi, documentari, film, dossier sul periodo. Eichmann diventa il simbolo di chi non ha voluto dire no, di chi ha pensato al proprio tornaconto macchiandosi di crimini agghiaccianti, di chi non ha voluto guardare le cose per quello che realmente sono, che ha organizzato e mandato avanti una catena di sofferenza e morte, come fosse un qualsiasi e banale lavoro. Ma questa "banalità" non giustifica il male, anzi la Arendt ci mostra quanto grande e significativa sia la responsabilità di ogni "banale" individuo in tutto questo orrore.
 
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