LXXII Cineforum - Colpo d'occhio, Gosford Park, L'accabadora

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alessandra

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Gosford Park - possibili spoiler

Immersi nella splendida atmosfera di una villa brulicante di invitati a una battuta di caccia, nella campagna inglese degli anni '30, mentre lo spettatore è ancora impegnato a fare la conoscenza degli innumerevoli e vivaci ospiti e della servitù al seguito, ecco che la vicenda si tinge inaspettatamente di giallo. Una doppia curiosità avvolge lo spettatore: quella legata alla ricerca dell'assassino e quella rivolta alla conoscenza e all'analisi psicologica dei personaggi, degli intrighi e dei rapporti tra loro. L'ipocrisia regna sovrana nella società descritta, vittima delle convenzioni e delle gerarchie sociali. Passo dopo passo, l'impeccabile facciata verrà smontata senza pietà.
A parte Mary, la protagonista, mi è piaciuto il personaggio di Elsie, forse la più vera, e poi mi ha incuriosito la figura del falso valletto anche se, non so perché, avrei preferito fosse un valletto vero.
Coralità, giallo, ambientazione e profondità rendono, secondo me, Gosford Park un film notevole. Il tutto somiglia molto a Downton Abbey, serie che amo, e c'è sempre Maggie Smith nel ruolo della snob finta cattiva (qui però mi sa che non è tanto finta). Finale - col senno di poi, dato che non ero certa di aver capito, ma è un problema mio, meno male che c'è Minerva :mrgreen: - perfetto.
 
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