34° Poeticforum - Le poesie che amiamo

maclaus

New member
Per raggiungere la meta è necessario il viaggio...che, come si sa, è la cosa più importante.
La meta da raggiungere è il viaggio stesso.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Passiamo alla prossima poesia, di Amalia Guglielminetti

Anima errante

Se il mio signore segue la sua via
con cuore assorto o con sereno volto,
sol con sé solo crede andar, raccolto
nel suo pensier, senz’altra compagnia.
Ed ei non vede alcuno che lo spia,
passo passo, alla sua mèta rivolto,
alcun che sta del suo cuore in ascolto
e gli parla con tenera follia.
Ecco: al suo piede un’ombra or lunga or breve
accanto o dietro o innanzi a lui cammina,
né mai la stanca quel suo andar sì lieve.
Essa è colei che troppo sola muore,
è la notturna anima pellegrina
che persegue il suo sogno ed il suo amore.

da Le vergini folli, 1907
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Amalia ha avuto una importante amicizia epistolare con Guido Gozzano, di cui era innamoratissima.
Questa poesia, con un ritmo che a me sembra molto melodico, quasi un canto, esprime il suo amore "folle" per quest'uomo che sembra ignaro e trascorre i suoi giorni normalmente, senza sapere che una donna lo pensa sempre, lo segue con la mente.
A volte pensiamo tanto ad una persona che sembra impossibile che questa persona non senti nell'aria l'amore che aleggia intorno a lei, almeno io me lo sono chiesto a volte.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Amalia ha avuto una importante amicizia epistolare con Guido Gozzano, di cui era innamoratissima.
Questa poesia, con un ritmo che a me sembra molto melodico, quasi un canto, esprime il suo amore "folle" per quest'uomo che sembra ignaro e trascorre i suoi giorni normalmente, senza sapere che una donna lo pensa sempre, lo segue con la mente.
A volte pensiamo tanto ad una persona che sembra impossibile che questa persona non senti nell'aria l'amore che aleggia intorno a lei, almeno io me lo sono chiesto a volte.

amava un uomo che si beava di abbandono e rimpianto, di rose non colte e cose che potevano essere e non sono state...
in questo trovo più verosimile che quella percepita da Amalia come indifferenza, fosse in realtà da lui coscientemente attuata, per godere del non cogliere.
l'amore dell'autrice in questo senso è veramente folle, ma nel senso di masochistico, poichè lei pare a sua volta goderne, perseverando.
entrambi quindi realizzati l'uno nell'altra.
in sostanza, quello che in genere è l'amore vero!

:MUCCA
 

maclaus

New member
Mi piace molto l'interpretazione data da Hot alla poesia... anzi, pensandoci bene, concordo in toto con lui.

Ma la bellezza di questo componimento, che come ha notato bene Ondine ha un ritmo molto melodico, cantato, è data dalla sua struttura: è il tipico sonetto "perfetto", così come si facevano negli anni d'oro della nostra poetica, il "dolce stilnovo"... (di cui Hot è il massimo studioso vivente...:wink:)

La struttura ABBA ABBA CDC CDC (che è la mia preferita) cadenza in modo perfetto i sentimenti della poetessa verso il suo unico e vero amore... per citare Taine potremmo dire che se "amare è soffrire, non amare è morire"...
 

qweedy

Well-known member
Amalia ha avuto una importante amicizia epistolare con Guido Gozzano, di cui era innamoratissima.
Questa poesia, con un ritmo che a me sembra molto melodico, quasi un canto, esprime il suo amore "folle" per quest'uomo che sembra ignaro e trascorre i suoi giorni normalmente, senza sapere che una donna lo pensa sempre, lo segue con la mente.
A volte pensiamo tanto ad una persona che sembra impossibile che questa persona non senti nell'aria l'amore che aleggia intorno a lei, almeno io me lo sono chiesto a volte.

Grazie Ondine, hai spiegato perfettamente anche il mio sentire, e mi hai fatto comprendere meglio questa poesia e quest'autrice che non conoscevo. L'amore "folle" che accompagna i passi di lui, che pare non accorgersi di tanto ardore, certo riempe la vita di chi lo prova (come giustamente sottolineato da Hot), che però si sente -sola-, e che troppo sola muore. Folle, ma consapevole, impegnata a inseguire un sogno forse irrealizzabile.
"Mi ammalia ciò ch’è in voi saggio e perverso", scrive la poetessa in un'altra poesia di Vergini Folli, del 1907. Già il titolo della raccolta è potente, fa ... paura!
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Mi piace molto l'interpretazione data da Hot alla poesia... anzi, pensandoci bene, concordo in toto con lui.

Ma la bellezza di questo componimento, che come ha notato bene Ondine ha un ritmo molto melodico, cantato, è data dalla sua struttura: è il tipico sonetto "perfetto", così come si facevano negli anni d'oro della nostra poetica, il "dolce stilnovo"... (di cui Hot è il massimo studioso vivente...:wink:)

La struttura ABBA ABBA CDC CDC (che è la mia preferita) cadenza in modo perfetto i sentimenti della poetessa verso il suo unico e vero amore... per citare Taine potremmo dire che se "amare è soffrire, non amare è morire"...

quella struttura non può essere che musicale, rifacendosi agli ABBA e agli ACDC ...

:mrgreen:

Mac sei un grande, non posso che ribadirlo. Ma tu che, da musicista valente, hai da sempre captato il senso della musicalità nei miei componimenti, avrai capito che da parte mia sottolineare questo aspetto nella poesia in causa sarebbe stato una banale ovvietà.
Ecco perchè ho preferito entrare nel merito della "complicazione" dei sentimenti, raccogliendo l'assist dell'amica Ondine.
Complicazioni che sono esse pure una regola nel mio animo.
Sento che approfondirò la conoscenza di questa poetessa a me sinora sconosciuta: me ne sento istintivamente attratto.
Grazie Ondine per averla proposta
 
Ultima modifica:

maclaus

New member
"...quella strutture non può essere che musicale, rifacendosi agli ABBA e agli ACDC ..."

...ti sono sfuggiti i Toto, Hot...:D :YY :ad:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Amo le poesie o le storie che parlano di amori a senso unico e silenziosi, forse perché ne esistono così poche. Prima di quel "colei che troppo sola muore" non ho percepito tristezza o desolazione nei versi dell'autrice, come se lei accettasse quell'amore non corrisposto come un fatto ineluttabile o fosse appagata dal solo inseguire col pensiero l'oggetto del suo sentimento. Alla fine però la sofferenza traspare, seppure espressa in modo lieve, come qualcosa di naturale.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Prossima poesia ... di Michele Mari

Ti cercherò sempre
sperando di non trovarti mai
mi hai detto all’ultimo congedo

Non ti cercherò mai
sperando sempre di trovarti
ti ho risposto

Al momento l’arguzia speculare
fu sublime
ma ogni giorno che passa
si rinsalda in me
un unico commento
e il commento dice
due imbecilli
 

qweedy

Well-known member
Prossima poesia ... di Michele Mari

Ti cercherò sempre
sperando di non trovarti mai
mi hai detto all’ultimo congedo

Non ti cercherò mai
sperando sempre di trovarti
ti ho risposto

Al momento l’arguzia speculare
fu sublime
ma ogni giorno che passa
si rinsalda in me
un unico commento
e il commento dice
due imbecilli

Mi piace molto questa poesia, e anche le altre di Michele Mari, che mi pare la versione maschile di Vivian Lamarque, per la sua ironica leggerezza e semplicità nel raccontare una storia d'amore sognata. Una storia d'amore che vive eternamente nella mente, e proprio per questo non corre il rischio del fallimento. Però in questa poesia esprime il dubbio di essere stati due imbecilli a non averla concretizzata, anche correndo il rischio di vederla fallire. Così è rimasta sublime e idealizzata, senza fine ma solo sognata, forse per mancanza di coraggio. O forse il bello era proprio vivere accompagnati da questo sogno.
«Arrivati a questo punto / dicesti / o si va oltre / o non ci si vede mai più // Non capivi che il bello era proprio quel punto / era rimanere / nel limbo delle cose sospese».

P.S. Come Ungaretti, niente punteggiatura.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Mi piace l'ironia di questa poesia, non conoscevo questo poeta.
A volte non si vive concretamente l'amore per tante paure e si preferisce vivere idealmente l'amore, direi che più che due imbecilli i protagonisti di questa poesia sono due consapevoli masochisti, e finché c'è consapevolezza va tutto bene.
Quando si sceglie di non vivere è un conto, quando si subisce questo non vivere è una sofferenza.
Il poeta però alla fine sembra pentito di aver scelto di non vivere quell'amore.
 

maclaus

New member
Questa poesia mi ha riportato all'adolescenza... Si, la trovo molto adolescenziale: le prime cotte, le prime "dichiarazioni" del tipo "io ti piaccio, tu mi piaci, mettiamoci insieme..."
Mi ha suscitato tenerezza...e mi sono ritrovato nell'imbecillità...:wink: :HIPP :)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Prendila cosi’
...
no che non vorrei
...
meno bella certo non sarai

e siccome e’ facile incontrarsi
anche in questa grande citta’
e tu sai che io
potrei purtroppo
non esser piu’ solo
cerca di evitare
tutti i posti
che frequento
e che conosci anche tu

nasce l’esigenza di sfuggirsi
per non ferirsi
di piu’
...
prendila cosi’
non possiamo farne un dramma

:BLABLA
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ti cercherò sempre
sperando di non trovarti mai
mi hai detto all’ultimo congedo

Non ti cercherò mai
sperando sempre di trovarti
ti ho risposto

Al momento l’arguzia speculare
fu sublime
ma ogni giorno che passa
si rinsalda in me
un unico commento
e il commento dice
due imbecilli

Spesso una storia finisce anche se l'amore è ancora vivo. Mi è piaciuta quell'espressione "arguzia speculare" che forse non sembra molto poetica, ma rende perfettamente la forza di quel botta e risposta che, oltretutto, dimostra una sintonia non comune tra i due imbecilli. I quali, probabilmente, avevano ragioni più serie per lasciarsi.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Siamo arrivati alla poesia di maclaus :)

I colori d'autunno

Su per la collina
s'aggrovigliano,
in questi umidi sentieri
di foglie ricolmi
i colori
meravigliosi d'autunno.
Con passo lento
m'inoltro
nei viottoli
stagliati tra gli alberi
e il muschio respiro
e di rugiada mi bagno
e di natura mi nutro...

Per questi umidi sentieri
s'aggrovigliano
coi miei affanni
e i miei pensieri
i colori d'autunno.

M'inoltro ancora
tra verdi cespugli,
rami di fuoco rosso
accesi
ed erba bagnata...

M'inoltro
e mi perdo
e si disperdono
gli affanni
e dimentico i pensieri:
resto solo
con l'autunno
e l'oro
de' suoi meravigliosi
colori...

(maclaus)
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Mentre leggevo passeggiavo all'alba in questo sentiero di montagna, sentivo il profumo dell'erba e mi abbagliavano i colori delle foglie illuminate dai primi timidi raggi di sole, colori dalle intense sfumature d'oro e d'arancio tra cui scorgevo a tratti un dirompente rosso, tra il cinguettio intorno e in sottofondo lo scorrere di un ruscello, accompagnatore dei miei pensieri.
Ho scritto quello che la poesia mi ha istintivamente portato alla mente, una bella sensazione.
 

shvets olga

Member
"Con passo lento", "con passo lieve" maclaus e le sue poesie sono entrati nella mia anima. :)
Mi sento leggera e triste, ma la mia tristezza è lucida, senza noia e senza dramma.
"…di natura mi nutro..."
 
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