Ciao, premetto che a me Hot sta molto simpatico e anche che mi identifico in lui, o, per meglio dire, con il suo spirito poetico - per quel poco che ho letto di suo - (sia commenti, che poesie).
Tempo fa lessi una sua poesia che mi era piaciuta, non ricordo se glielo dissi, poichè quelle poche volte che sono passato da queste parti non ho partecipato alla discussione. Faccio questa premessa perchè devo dare un giudizio negativo, non riguardo il contenuto, ma sullo stile che è¨ troppo antico.
Faccio presente che anche io scrivevo più o meno così¬ prima, ossia usavo parole un po' in disuso o troppo "pompose", ho scritto anche qualcosa in rima ecc.; poi, però, da quando qualcuno me l'ha fatto notare (a volte, anche in malo modo xD) sto cercando di rimanere al passo con i tempi.
Spero non se la prenda a male, non è¨ un consiglio, ma una semplice osservazione che, ripeto, a suo tempo è¨ stata fatta anche a me.
Tra l'altro, stavo leggendo il poeticforum precedente e concordo con quello che dice Hot sulla poesia, cioè¨ che si deve distinguere dalla prosa per qualcosa, deve avere una sua peculiarità*, altrimenti la poesia sarebbe solo uno scritto in prosa con tanti a capo messi a caso qui e là*.
Però la cosa difficile della poesia contemporanea è¨ proprio questa, come mi faceva notare un amico
caro omonimo, ti saluto e ringrazio per il gentile riscontro sul mio componimento.
mi rende orgoglioso avere la tua attenzione, sapendo che fai parte di quella cerchia di autori validi e competenti al punto di essere stati pubblicati editorialmente, tra i quali annovero anche l'amico Mac e la cara Evy.
il linguaggio che ho adottato è solo ispirato da quello antico, in quanto assolutamente non può corrispondervi, per il semplice fatto di portar con sè alcuni secoli di cambiamenti -evoluzione adattamento contaminazioni etc-.
analoga considerazione sullo stile, che assolutamente non può essere il più volte citato Dolce Stilnovo, genuino e appropriato solo in aderenza con quell'epoca.
la ragione prima della scelta è stata la ricerca della musicalità, che senza dubbio quel modo di esprimersi favorisce meglio di altri (infatti le poesie moderne difficilmente lo sono a quei livelli, tanto da aver favorito l'odierna poesia/prosa che tu stesso citi). l'argomento trattato ben si prestava a essere esposto in quella forma, per un mio vissuto personale che mi ha da sempre abituato a ambientare in maniera quasi obbligata certi ragionamenti e considerazioni a sfondo umano/religioso; penso alla concentrazione seduto nel banco di una chiesa con tipica architettura, l'odore dell'incenso, il suono dell'organo, ...
come dicevo, non si tratta di una lingua in disuso, ma di un modo particolare di usare quella del secolo in cui sono nato -perciò recente e attuale-, con termini di certo non più frequenti; però nulla di antico, se non un'impostazione che l'antico richiama riecheggiandolo.
Leggi qui:
T'amo pio bove; e mite un sentimento
Di vigore e di pace al cor m'infondi,
O che solenne come un monumento
Tu guardi i campi liberi e fecondi,
O che al giogo inchinandoti contento
L'agil opra de l'uom grave secondi:
Ei t'esorta e ti punge, e tu co 'l lento
Giro dè pazienti occhi rispondi.
E del grave occhio glauco entro l'austera
Dolcezza si rispecchia ampio e quieto
Il divino del pian silenzio verde.
... lo definiresti Stilnovo? Carducci in che secolo è vissuto?
pensa se
qualcuno glielo avesse fatto notare (anche in malo modo)...; ma chi è colui che ti dissuade dall'esprimerti nel modo a te congeniale? uno che ti vuole escludere e zittire ...
per quanto riguarda il contenuto, un certo richiamo a autori che pur con la ricerca di un linguaggio moderno trattavano di temi legati alla spiritualità e natura umana, ha un suo perchè, volendo esprimere la mia ricerca personale di analoga tendenza; evidenziando al contempo che partendo dalla lingua si sarebbe poi arrivati al rinnovamento della considerazione dell'universo, nonappena reso possibile dal progresso scientifico.
di certo non mi paragono a alcuno di quei grandi letterati, del passato come recenti, ma sono consapevole che l'assenza di lacci e lacciuoli di carattere commerciale mi possa permettere una libertà espressiva senza gli accomodamenti imposti dall'esigenza di venire pubblicato e diventare famoso.
:wink: