Elliott Erwitt: "i cani sono come gli umani, solo con più capelli".
Francese di nascita, di famiglia ebrea di origine russa, è cresciuto a Roma fino al 1938, quando la famiglia emigrò negli Stati Uniti per sfuggire alle leggi razziali.
E' noto per i suoi scatti in bianco e nero che ritraggono situazioni ironiche ed assurde di tutti i giorni, sottolineandone l'aspetto buffo in contesti serissimi e uno dei suoi temi preferiti sono i cani.
Non perché egli ne sia particolarmente affascinato (come lui sostiene), ma perché con il loro atteggiamento naturale e irriverente, fungono da perfetto contraltare alla pomposità ed alla ricercata compostezza dei loro padroni.
Le sue sono tutte immagini realizzate “dal punto di vista dei cani”. Spesso il fotografo pone il suo obiettivo ad altezza di cane, lasciando ai suoi padroni, il solo spazio di un piede o dei polpacci.
Questa foto mi fa ridere, anche perchè al primo sguardo pensavo fossero uomo-donna-cane mignon. Invece le prime gambe appartengono a un cane gigante, non a un uomo. Ci vedo molta ironia, un nuovo concetto di famiglia, e perfetto è lo sguardo stupefatto e perfetto del cane mignon.