Parole stonate 12

ariano geta

New member
Cominciamo con la Patty nazionale.
Il testo è sicuramente semplice, per certi aspetti "scontato", però ciò non toglie che abbia la grazia e la delicatezza dei ricordi che - appunto - diventano poesia in quanto parte della vita di ognuno.
 

ariano geta

New member
Riguardo Antonacci posso dire che musicalmente non lo sopporto.
Però, parlando del testo in questione, non posso negare che abbia una certa suggestività, anche la scelta di contrapporre l'italiano al dialetto siciliano (che presumo sarebbe la voce del fratello "pecora nera", quello di cui si è parlato male nella prima parte della canzone). Onestamente il testo ha un suo perché.
(Sulla melodia non mi esprimo perché quando si parla di Antonacci non riesco a essere obiettivo).
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mio fratello

Biagio Antonacci - Fiorello

Mio fratello era forte ribelle e più bello di me
Avevamo una donna in comune e una macchina in tre
Mi faceva conoscere gente che poi malediva
Mi parlava di stati sovrani e di nuove famiglie
Mio fratello rubava le sedie per stare più su
Mi diceva che tanta fortuna sarebbe arrivata
In un piccolo pezzo di terra mio padre pregava
Lo guardava negli occhi e temeva di averlo capito
Salvo l'uomo che bussa alla mia porta
Salvo l'uomo che canta alla finestra
Salvo l'uomo che scrive
Salvo l'uomo che ride
Salvo l'uomo e sarà un giorno di festa
Mai più mai più mai più mai più dolor
Mio fratello un bel giorno è sparito
E non ha ringraziato
C'è mia madre che ancora lo aspetta per l'ora di cena
Lui non era cattivo ma aveva un destino scolpito
Non lo cerco perché se lo trovo lo ammazzo da me
Salvo l'uomo che bussa alla mia porta
Salvo l'uomo che canta alla finestra
Salvo l'uomo che scrive
Salvo l'uomo che ride
Salvo l'uomo e sarà un giorno di festa
Mai più mai più mai più mai più dolor
Tu ça talii a mia pensa a taliari a tia
Lassami campari nuddu mi po' giudicari
Tu ça talii a mia pensa a taliari a tia
Lassami cantari chista è sulu na canzuni
Calatili tutti li occhi se vi truvati davanti a li specchi
Ca tuttu chiddu ca nun si pò ammucciari
Agghiorna come la luci do suli
Tira la petra cu è senza piccatu
Nun c’è cunnanna nun c'è cunnannatu
Haiu vistu lu munnu vutatu
La pecura zoppa assicuta lu lupu
Salvo l'uomo che bussa alla mia porta
Salvo l'uomo che canta alla finestra
Salvo l'uomo che scrive
Salvo l'uomo che ride
Salvo l'uomo e sarà un giorno di festa
Mai più mai più mai più mai più dolor
Mai più mai più mai più mai più dolor

A me Antonacci provoca sentimenti contrastanti. Molte delle sue canzoni mi piacciono, ma come persona mi dà l'idea di un tipo un po' sbruffone camuffato da "figo". Non che una cosa escluda l'altra.
Questa canzone però mi piace molto, mi piace il motivo trascinante. A giudicare dal ritornello, l'avevo interpretata in un senso più ampio, come se passasse dal descrivere una reale storia di fratelli a raccontare una fratellanza più universale. Anche se, a rileggerlo adesso, mi fa pensare di più a una sorta di parabola del figliol prodigo in chiave moderna.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il nuovo testo è "Nuova ossessione" dei Subsonica

Tutto si muove, non riesco a stare fermo
Tremando ti cerco in tutti i canali.
È alta tensione ma senza orientamento.
Sbandando ti seguo in tutti i segnali.

Fuori controllo e ormai mi pulsi dentro.
Sento il contagio di un'infezione.
Senza ragione disprezzo ogni argomento
Ogni contatto, ogni connessione.

Ti cerco perché sei la disfunzione
La macchia sporca, la mia distrazione
La superficie liscia delle cose
La pace armata, la mia ostinazione.

Nuova ossessione che brucia ogni silenzio
Dammi solo anestetici sorrisi e ancora
Nuova ossessione corrodi ogni momento
Sei la visione tra facce da dimenticare.
Nuova ossessione e ormai ci sono dentro
Dammi solo anestetici sorrisi e una
Nuova ossessione perché mi trovo spento
Senza illusioni tra facce da dimenticare

Senza frizione piloti il mio tormento.
Sbandando ti cerco in tutti i canali.
Fuori visione dirotti il mio buonsenso
Non c'è più pace o consolazione.

Ti cerco perché sei la disfunzione
La macchia sporca, la mia distrazione
La superficie liscia delle cose
La pace armata, la mia insurrezione.

Nuova ossessione che brucia ogni silenzio
Dammi solo anestetici sorrisi e ancora
Nuova ossessione corrodi ogni momento
Sei la visione tra facce da dimenticare.
Nuova ossessione e ormai ci sono dentro
Dammi solo anestetici sorrisi e una
Nuova ossessione perché mi trovo spento
Senza illusioni tra facce da dimenticare

Oggi il suo futuro anteriore trasmette solo prospettive allarmanti
E in casa lo rinchiuderà, sintonizzato su ossessioni imperanti.
Oggi il suo diagramma del cuore è schermo piatto in nebulose stagnanti:
Forse è così che resterà o forse sta per decollare e inventarsi una

Nuova ossessione che brucia ogni silenzio
Dammi solo anestetici sorrisi e ancora
Nuova ossessione corrodi ogni momento
Sei la visione tra facce da dimenticare.
Nuova ossessione
Nuova ossessione
Nuova ossessione
Sei la visione tra facce da dimenticare
Nuova ossessione e ormai ci sono dentro
Dammi solo anestetici sorrisi e una
Nuova ossessione perché mi trovo spento
Senza illusioni tra facce da dimenticare.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Mi sembra la descrizione di un'infatuazione che potrebbe diventare innamoramento ma che al momento è semplice ossessione, cioè quella fase iniziale, quella sana ossessione per cui si pensa sempre all'oggetto del desiderio, quando ogni cosa ti fa venire in mente lui o lei.
In realtà potrebbe riferirsi a qualsiasi cosa, anche alla musica per esempio, ma io ci vedo sempre l'amore verso qualcuno nelle canzoni o forse la mia è una proiezione.
Un amore che salva il protagonista da un presente piatto e stagnante, che lo salva da un pessimismo nel futuro (futuro anteriore è una bella espressione).
La musica non mi piace, troppo veloce, ma il testo parla di amore con parole originali ed alternative.
 

ariano geta

New member
L'ho proposta perché mi ha sempre colpito il modo in cui esprime l' "ossessione": "disfunzione", "macchia sporca", "pace armata". Come se si trattasse di un rapporto per certi aspetti conflittuale, eppure necessario, rispetto alla normalità quotidiana di "facce da dimenticare", una normalità quella sì irritante, al punto da implorare l'ossessione di concedere "anestetici sorrisi". Una guerra che da la pace, per così dire.
 

SALLY

New member
Una dichiarazione d'amore molto macchinosa ma efficace, esagerata ma rende bene l'idea dei primi albori dell'innamoramento.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Solo una vera ossessione, di quelle che fanno male e non danno pace - una disfunzione, appunto - può salvare dall'inutilità e dalla vita in mezzo a facce da dimenticare?
E' meglio scomparire nel piattume o distruggersi per un'ossessione, ma essere vivi?
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Prossimo (e forse ultimo) testo ...

Medievale (Cantata da Franco Battiato e composta da Franco Battiato e Manlio Sgalambro)

Sdraiato su un'amaca
A prendere il sole
Leggendo un libro
Di poesia medievale

Amor quando mi membra
Li temporal che vanno
Che m'han tenuto danno
Già non è maraviglia s'io sconforto

Però talor mi sembra
Ciascuna gioia affanno
E lealtate inganno
E ciascuna ragion mi pare torto

Un fascio di serici sogni
Incorona le notti e i riposi
Un balzo di tigre inquieta
Mi sveglia al giorno

E paremi vedere
Fera dismisuranza
Chi buon'uso e leanza
Voglia a lo mondo
Già mai mantenere

Più che'n gran soperchianza
Torna per me piacere
E'n gran follia savere
Per ch'io son stato lasso, in gran erranza.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Stavolta ho voluto proporre qualcosa di diverso in quanto questo brano non è una canzone ma una poesia musicata.
E' un brano contenuto all'interno dell'album Fleurs (1999) e lo amo molto, mi piace la musica, credo ci siano strumenti medievali.
Mi piace anche la storia che c'è dietro questa poesia.
Posto il testo intero di questa poesia, la sua parafrasi e la spiegazione generale sperando sia cosa gradita (scusate se occupo tantissimo spazio).

Franco Battiato riprese in questa sua canzone le prime quattro strofe di una poesia di Bondie Dietaiuti, poeta del tredicesimo secolo, questa canzone per me è musicata divinamente, anche se non conosco il nome degli strumenti (mi sembrano archi), dietro il testo si nasconde una corrispondenza d’amorosi sensi, non a lieto fine.
Questa poesia è la risposta "per le rime" a una poesia d'amore di Brunetto Latini, "S'eo son distretto jnamoratamente".
La poesia del Latini esprime un amore piuttosto veemente, mentre la risposta di Bondie (che pur essendo colto al punto da poter scrivere poesie, non doveva essere un personaggio potente, visto che porta un tipico nome e cognome da trovatello: "Buongiorno, Che Dio t'aiuti") prende prudentemente le distanze.
Latini parla d'amore, Dietaiuti ostenta deferenza, rispetto, riconoscenza... e senso delle distanze.
La sua situazione è precaria ("i tempi gli hanno fatto danno" e lui è "caduto in una grave colpa") e a quanto pare non può rifiutare l'amicizia di Latini, ma non pare condividerne il trasporto amoroso e cerca, per quanto può, di spegnere le fiammate amatorie ostentando di credere che il Latini provi per lui "un grande amor" (nonostante sappia che non è né sapiente né potente né nobile) per pura benevolenza altruistica e cortesia.
Forse Dietaiuti si sente non degno di ricambiare i sentimenti del Latini o forse semplicemente non lo ricambia, storia triste quando i sentimenti non sono corrisposti.

Amor, quando mi membra
li temporal' che vanno,
che m'han tenuto danno,
già non è maraviglia s'io sconforto,
però c'alor mi sembra
ciascuna gioia affanno,
e lealtate inganno,
e ciascuna ragion mi pare torto.
E paremi vedere
fera dismisuranza,
chi buono uso e leanza
voglia a l[o] mondo già mai mantenere,
poi che 'n gran soperchianza
torna per me piacere,
e 'n gran follia savere,
per ch'io son stato, lasso, in grande er[r]anza.
.
Ma lo 'ncarnato amore
di voi che m'ha distretto,
fidato amico aletto,
mi sforza ch'io mi deg[g]ia rallegrare.
Dunqua mi trae d'er[r]ore,
ché 'l tuo valor perfetto
mi dà tanto diletto,
che contro a voglia aducemi a cantare.
Però m'ha confortato
e sto di bona voglia
.................. [-oglia].
de lo noioso tempo intrebescato;
ma par che 'n gioi' s'acoglia
l'affanno c'ho portato,
guardando al tuo trovato,
amico, che d'er[r]anza mi dispoglia.
.
Ma par ca per usag[g]io
avenga spessamente
c'omo ch'è canoscente,
per molto senno ch'ag[g]ia e cortesia,
ch'ello pregia non sag[g]io:
così similemente
m'ave[n] di te, valente,
discreto e sag[g]io e nobil tut[t]avia,
ca più ch'io non son degno
e non ho meritato
sono da te pregiato,
onde di grande amor m'ha' fatto segno.
E como se' 'nsegnato,
dotto e di ric[c]o ingegno!
Per ch'io allegro mi tegno,
veg[g]endo te di gran savere ornato.
.
La salamandra ho 'nteso,
agendo vita in fuoco,
che fora viva poco
se si partisse da la sua natura;
del pesce sono apreso
che 'n agua ha vita e gioco,
e, se parte di loco,
ag[g]io visto c'ha vita pic[c]iol' ora.
Ed ogne altro alimento
notrica un animale,
ciò ho 'nteso, lo quale,
se se'n parte, che viene a finimento:
così tanto mi vale
lo tuo inamoramento,
che mi dà alegramento,
e sanz'esso dubierei aver male.

Canzon, va' immantenente
a quelli che 'n disparte
dimora in altra parte,
ed èmi ciascun giorno prosimano;
ed imprimieramente
salutal da mia parte,
poi digli che non parte
lo meo core da lui, poi sia lontano;
digli che 'n pensagione
mi tiene e 'n alegranza,
tanto mi dà baldanza,
lo meo core ch'e stato ['n] sua magione,
ca vi fe' adimoranza
per certo in istagione:
dunqua ben fa ragione,
poi ch'è suo propio, se 'l guarda ed avanza.


Amore, quando ricordo
i tempi che corrono
che mi han fatto danno
non è strano se mi scoraggio
perché allora mi sembra
che ogni gioia sia affanno,
e lealtà sia inganno,
ed ogni ragione un torto.
E mi pare di vedere
crudele eccesso <verso>
chi i buoni costumi e lealtà
volesse conservare al mondo,
poiché si trasforma in grave eccesso
per me il piacere,
e in gran follia il sapere,
dato ch'io son caduto, oimè, in una grave colpa.
.
Ma l'amore incarnato
di voi, che mi ha avvinto,
fidato ed eletto amico,
mi obbliga a rallegrarmi.
Dunque mi fa uscire dall'errore
perché il tuo valore perfetto
mi dà tanto diletto
che contro il mio volere mi spinge a cantare.
Perciò mi ha confortato
ed ora sono felice
.......................... -oglia.
infastidito dal periodo disgustoso,
ma mi pare che si rifugi nella gioia
l'affanno che ho provato,
guardando la tua poesia,
amico, che mi spoglia dall'incertezza.
.
Ma pare che di consueto
avvenga spesso
che un uomo sapiente,
per gran saggezza e cortesia
apprezzi un non sapiente:
così, similmente,
mi accade con te, valente,
discreto e saggio, ed anche nobile,
dato che più di quanto io sia degno
ed abbia meritato
sono da te stimato,
per cui son fatto segno d'un grande amore.
E come sei cortese,
e dotto, di ricco ingegno!
Per questo io sono felice,
vedendoti ornato da grande sapienza.
.
Ho sentito dire che la salamandra,
vivendo nel fuoco,
viva poco al di fuori di esso
se agisce contro la sua natura;
del pesce ho imparato
che in acqua ha vita e sollazzo
e, se esce da lì,
ho visto che gli resta pochissima vita.
E qualunque sia l'alimento
che nutre un animale
ho appreso, che se esso
ne fa a meno, arriva alla fine;
altrettanto giova a me
il tuo innamoramento,
che mi fa rallegrare
e senza esso temo finirei male.

Canzone, vai subito
da colui che lontano
vive in un altro luogo,
ma mi è vicino ogni giorno,
e per prima cosa
salutalo da parte mia,
e poi digli che non si separa
il mio cuore da lui, anche s'è lontano;
digli che penso a lui
e mi mantengo lieto,
tanto mi dà coraggio
il mio cuore, che è stato a dimora da lui,
e vi ha abitato
certo al momento opportuno:
dunque fa bene,
dato che è il suo, se lo custodisce e pregia.
 

ariano geta

New member
Molto erudita, come spesso capita per le canzoni di Battiato. L'idea in se è sicuramente originale, anche se il testo può risultare estremamente criptico all'ascoltatore. Comunque le sonorità arcaiche delle parole hanno una loro intensa suggestione. Un'altra bella sfida del cantautore siciliano che ha tentato di "intellettualizzare" la canzone italiana.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il testo è colto e per me molto criptico, da leggere con calma e tempo a disposizione. Come tanti altri di Battiato, del resto. Però percepisco una sorta di musicalità. Sarei curiosa di sentirla.
 

SALLY

New member
Grazie Ondine per la spiegazione, perchè..a parte che non la conoscevo...non ci avevo capito proprio niente...:)
 
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