4° Reading Challenge di Forumlibri (2019) - Preparazione lista

Spilla

Well-known member
Concordo su Patria. La proposta del romanzo corale è stata mia, ma in realtà non so bene cosa voglia dire :mrgreen:
Avevo in mente un romanzo con tanti personaggi oppure a più voci, in questo secondo caso se hai voglia di scervellarti potresti cimentarti con Faulkner (L'urlo e il furore o Mentre morivo), credimi, ne vale la pena, oppure, cambiando completamente genere, a me era piaciuto molto Madre del riso di Rani Manicka, ma forse a te non piacerebbe :?

Questo/a Manika per me è uno sconosciuto, ma prendo nota :wink:
 

estersable88

dreamer member
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Per il romanzo corale mi viene in mente Wilkie Collins, in particolare "La pietra di luna" o "La donna in bianco"! Per il romanzo epistolare, anche "Storia di una capinera" di Verga... o "Che tu sia per me il coltello"... o anche una raccolta di lettere, per esempio "Lettere contro la guerra" di Terzani che io conto di leggere, o "Lettere a Milena" di Kafka (scusate se ho scritto male), "Lettere a Lucillio" di Seneca che va bene anche per il libro di letteratura latina... "Lettere di Jacopo Ortis"... ce n'è un'infinità!
 

ayuthaya

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Adoro i romanzi corali! Oltre a Faulkner suggerito da alessandra, posso citarvene altri: La casa del silenzio e Il mio nome è rosso di Pamuk e molti dei romanzi di Yehoshua ad esempio L'amante, Il signor Mani, Un divorzio tardivo.
 
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Spilla

Well-known member
Visto che siete tutte molto generose, chiedo ancora indicazioni, perché davvero sono in crisi con
  • thriller (no, ma davvero... non ho mai capito la distinzione tra thriller, noir, gialli, giallo-psicologico...chiedo lumi:boh:)
  • comici (altro genere che non frequento...)
  • libri che parlano di passeggiate (Minerva, ma che mi combini?:OO...xbbx)
  • libri con un animale protagonista


Ecco, se qualcuno volesse illuminarmi...:?? :?
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Visto che siete tutte molto generose, chiedo ancora indicazioni, perché davvero sono in crisi con
  • thriller (no, ma davvero... non ho mai capito la distinzione tra thriller, noir, gialli, giallo-psicologico...chiedo lumi:boh:)
  • comici (altro genere che non frequento...)
  • libri che parlano di passeggiate (Minerva, ma che mi combini?:OO...xbbx)
  • libri con un animale protagonista


Ecco, se qualcuno volesse illuminarmi...:?? :?

Provo (provo soltanto) a risponderti sui thriller: la differenza è sottile, ma c'è. Il genere è il poliziesco e comprende tutti gli altri sottogeneri. Il thriller è prettamente moderno, predomina il dinamismo e l'azione, l'attività non è conclusa ma è in divenire: l'assassino, per capirci, uccide ed ucciderà ancora mentre si indaga, il fulcro è l'indagine in sé e la bravura di chi indaga; rientra fra le caratteristiche fondamentali il fattore "tempo"... è una lotta contro il tempo quella fra poliziotto e killer, per forza di cose il ritmo deve essere incalzante e l'azione ancora in corso. Di solito il thriller si contraddistingue per l'uso di una buona dose di tecnicismi; a seconda dell'argomento trattato e del tipo di indagine distinguiamo legal thriller (Carofiglio, qualcuno di Deaver) dove il punto di vista è quello dell'avvocato o del giudice; chyber thriller che sono ha a che fare con crimini informatici (Profondo blu di Deaver, ma anche Ziccardi o Cripto di Dan Brown), medical thriller (dove il punto di vista è quello dell'indagine medica); thriller psicologico in cui il crimine è connesso ad un disturbo della personalità del killer, in estrema sintesi (Dorn, alcuni di Deaver come la figlia sbagliata, anche Fiori sopra l'inferno della Tuti), e una serie di altri sottogeneri.
Il giallo ha certamente un ritmo più lento, è più riflessivo, vi si trovano meno tecnicismi ed ha origini nell'Ottocento e primo Novecento, ma anche oggi ci sono buoni esempi di narrativa gialla; di solito distinguiamo il giallo classico (Conan Doile, Christie, Van Dine, Wallace ecc.) da quello moderno (Fruttero e Lucentini, Camilleri, Alice Basso se vogliamo considerarli gialli).
Il noir è una variante più cruda del thriller, di solito con ambientazione metropolitana. Mi vengono in mente romanzi come Dalia nera di James Ellroy o alcuni romanzi di Lemaitre. Ci sono poi autori che personalmente non riesco a classificare o per scarsa conoscenza (Carrisi) o perché i loro romanzi fanno parte di più generi (Costantini, che comunque definirei giallista sebbene i suoi siano libri sui generis).
Stiamo comunque parlando di sottigliezze, ma la distinzione più grande è tra giallo e thriller... una volta individuato questo poi il sottogenere è relativo. Spero di essere stata chiara, la mia non è un'analisi esaustiva né "scientifica", ma amo il genere e questo è ciò che ho riscontrato leggendo.
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
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Visto che siete tutte molto generose, chiedo ancora indicazioni, perché davvero sono in crisi con
  • libri che parlano di passeggiate (Minerva, ma che mi combini?:OO...xbbx)

Tu lo sai che adoro passeggiare :wink:.
Per ora te ne dico solo 2, che ho letto da poco (te li consiglio entrambi, il primo è anche breve) :
La passeggiata di Walser
Le passeggiate del sognatore solitario di Rousseau
 

Spilla

Well-known member
Provo (provo soltanto) a risponderti sui thriller: la differenza è sottile, ma c'è. Il genere è il poliziesco e comprende tutti gli altri sottogeneri. Il thriller è prettamente moderno, predomina il dinamismo e l'azione, l'attività non è conclusa ma è in divenire: l'assassino, per capirci, uccide ed ucciderà ancora mentre si indaga, il fulcro è l'indagine in sé e la bravura di chi indaga; rientra fra le caratteristiche fondamentali il fattore "tempo"... è una lotta contro il tempo quella fra poliziotto e killer, per forza di cose il ritmo deve essere incalzante e l'azione ancora in corso. Di solito il thriller si contraddistingue per l'uso di una buona dose di tecnicismi; a seconda dell'argomento trattato e del tipo di indagine distinguiamo legal thriller (Carofiglio, qualcuno di Deaver) dove il punto di vista è quello dell'avvocato o del giudice; chyber thriller che sono ha a che fare con crimini informatici (Profondo blu di Deaver, ma anche Ziccardi o Cripto di Dan Brown), medical thriller (dove il punto di vista è quello dell'indagine medica); thriller psicologico in cui il crimine è connesso ad un disturbo della personalità del killer, in estrema sintesi (Dorn, alcuni di Deaver come la figlia sbagliata, anche Fiori sopra l'inferno della Tuti), e una serie di altri sottogeneri.
Il giallo ha certamente un ritmo più lento, è più riflessivo, vi si trovano meno tecnicismi ed ha origini nell'Ottocento e primo Novecento, ma anche oggi ci sono buoni esempi di narrativa gialla; di solito distinguiamo il giallo classico (Conan Doile, Christie, Van Dine, Wallace ecc.) da quello moderno (Fruttero e Lucentini, Camilleri, Alice Basso se vogliamo considerarli gialli).
Il noir è una variante più cruda del thriller, di solito con ambientazione metropolitana. Mi vengono in mente romanzi come Dalia nera di James Ellroy o alcuni romanzi di Lemaitre. Ci sono poi autori che personalmente non riesco a classificare o per scarsa conoscenza (Carrisi) o perché i loro romanzi fanno parte di più generi (Costantini, che comunque definirei giallista sebbene i suoi siano libri sui generis).
Stiamo comunque parlando di sottigliezze, ma la distinzione più grande è tra giallo e thriller... una volta individuato questo poi il sottogenere è relativo. Spero di essere stata chiara, la mia non è un'analisi esaustiva né "scientifica", ma amo il genere e questo è ciò che ho riscontrato leggendo.

Sei incredibile!:ad: Credo che l'enciclopedia britannica non sia altrettanto completa e certamente non così efficace! Mi hai aperto un mondo :ad::ad::ad:
Grazie!
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Mi rivolgo a chi li ha letti... mi chiedevo se "Ausmerzen" e "Il mondo di Sofia" potessero essere considerati dei saggi.
 

qweedy

Well-known member
Li ho letti entrambi, di primo impeto direi che non sono saggi.
Poi però ho controllato la definizione di saggio (Il saggio è uno scritto critico in prosa, a carattere scientifico o divulgativo, su un determinato argomento, come per esempio scientifico, politico, filosofico, letterario, storico, storiografico, artistico o di costume, trattato in modo non formale e di limitata estensione rispetto a scritti con una trattazione più ampia) e Ausmerzen potrebbe benissimo rientrare a pieno titolo nel saggio storico o storiografico.
Qualche perplessità in più l'avrei per Il mondo di Sofia, in quanto un saggio filosofico me lo immagino molto diverso. E' vero però che vengono espressi concetti filosofici, seppur in modo molto semplice, perciò sono curiosa di sentire altri pareri.

Trovo molto interessante questo confronto sui vari argomenti del Reading, che corrisponde a tanti bei suggerimenti di lettura, che magari non avremmo immaginato.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi rivolgo a chi li ha letti... mi chiedevo se "Ausmerzen" e "Il mondo di Sofia" potessero essere considerati dei saggi.

Io ho letto solo Il mondo di Sofia ma lo considero un romanzo, anche se tratta il tema della filosofia, perché lo fa in maniera molto scorrevole e poi c'è comunque narrata la storia della protagonista. Ricordo che mi piacque molto e lo regalai anche a mia cugina quando era ancora al liceo per farle amare di più la filosofia.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Grazie mille ad entrambe. La domanda mi è venuta perché si tratta di due letture che vorrei affrontare e pensavo a come collocarle. Pensando ai saggi mi è venuto in mente "Una stanza tutta per sé" che ho collocato fra i saggi l'anno scorso ma che d'impeto non avrei considerato tale. Nella catalogazione delle librerie, però, lo è. Così mi è venuto il dubbio su cosa possa effettivamente rientrare fra i saggi. Concordo con Qweedy: confronto interessante davvero!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Volevo dire a Spilla che anche Benedizione di Kent Haruf è un romanzo corale ed è molto bello (a parer mio). Credo che siano sulla stessa lunghezza d'onda anche Canto della pianura e Crepuscolo. Si tratta della "Trilogia della pianura".
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Secondo voi "La cruna dell'ago" di Follett si può definire romanzo d'avventura? Io non conosco bene i confini del genere quindi non vorrei collocarlo male, anche perché cercando su internet ho letto che viene giustamente considerato prevalentemente un romanzo storico.
 

qweedy

Well-known member
Secondo voi "La cruna dell'ago" di Follett si può definire romanzo d'avventura? Io non conosco bene i confini del genere quindi non vorrei collocarlo male, anche perché cercando su internet ho letto che viene giustamente considerato prevalentemente un romanzo storico.

Personalmente darei un significato ampio alla definizione di romanzo d'avventura, perciò secondo me è sì!

Avventura: Impresa rischiosa ma attraente e piena di fascino per ciò che vi è in essa d’ignoto o d’inaspettato.
Gli elementi caratteristici, di questo genere di racconti, sono il rischio, il pericolo, le grandi emozioni e le sfide.
 
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