Provo (provo soltanto) a risponderti sui thriller: la differenza è sottile, ma c'è. Il genere è il poliziesco e comprende tutti gli altri sottogeneri. Il thriller è prettamente moderno, predomina il dinamismo e l'azione, l'attività non è conclusa ma è in divenire: l'assassino, per capirci, uccide ed ucciderà ancora mentre si indaga, il fulcro è l'indagine in sé e la bravura di chi indaga; rientra fra le caratteristiche fondamentali il fattore "tempo"... è una lotta contro il tempo quella fra poliziotto e killer, per forza di cose il ritmo deve essere incalzante e l'azione ancora in corso. Di solito il thriller si contraddistingue per l'uso di una buona dose di tecnicismi; a seconda dell'argomento trattato e del tipo di indagine distinguiamo legal thriller (Carofiglio, qualcuno di Deaver) dove il punto di vista è quello dell'avvocato o del giudice; chyber thriller che sono ha a che fare con crimini informatici (Profondo blu di Deaver, ma anche Ziccardi o Cripto di Dan Brown), medical thriller (dove il punto di vista è quello dell'indagine medica); thriller psicologico in cui il crimine è connesso ad un disturbo della personalità del killer, in estrema sintesi (Dorn, alcuni di Deaver come la figlia sbagliata, anche Fiori sopra l'inferno della Tuti), e una serie di altri sottogeneri.
Il giallo ha certamente un ritmo più lento, è più riflessivo, vi si trovano meno tecnicismi ed ha origini nell'Ottocento e primo Novecento, ma anche oggi ci sono buoni esempi di narrativa gialla; di solito distinguiamo il giallo classico (Conan Doile, Christie, Van Dine, Wallace ecc.) da quello moderno (Fruttero e Lucentini, Camilleri, Alice Basso se vogliamo considerarli gialli).
Il noir è una variante più cruda del thriller, di solito con ambientazione metropolitana. Mi vengono in mente romanzi come Dalia nera di James Ellroy o alcuni romanzi di Lemaitre. Ci sono poi autori che personalmente non riesco a classificare o per scarsa conoscenza (Carrisi) o perché i loro romanzi fanno parte di più generi (Costantini, che comunque definirei giallista sebbene i suoi siano libri sui generis).
Stiamo comunque parlando di sottigliezze, ma la distinzione più grande è tra giallo e thriller... una volta individuato questo poi il sottogenere è relativo. Spero di essere stata chiara, la mia non è un'analisi esaustiva né "scientifica", ma amo il genere e questo è ciò che ho riscontrato leggendo.