Secondo me, in parte la tua sensazione è dovuta anche al fatto che essendo il primo libro di una trilogia, qui l'autrice getta sul "tavolo" tutti i suoi protagonisti, che possono forse sembrare poco approfonditi perchè il racconto scorre molto velocemente. Forse facendo un raffronto con la saga dei Cazalet, che pure aveva molti personaggi, noto che il periodo della seconda guerra mondiale occupa tre o quattro libri, mentre la Korn in un solo libro sorvola un periodo storico molto più lungo. Le situazioni vengono raccontate in modo più rapido, e subito si passa ad altro.
Mi piace che ognuna di noi abbia indirizzato la propria simpatia a una protagonista femminile diversa. Sarei curiosa di leggere la scelta di IreneElle e di Estersable ....
Beh... in fin dei conti credo che la mia preferenza vada ad Enny (si scriveva così?)... però in tutte le donne del libro (come anche negli uomini) ho trovato pregi e difetti, cosa che ha reso la vicenda più realistica perché è ciò che accade anche nella vita reale. Di Kathe mi è piaciuta l'intraprendenza, la forza di schierarsi e di prendere posizione, ma non mi è piaciuta l'eccessiva spigolosità e il saltare spesso a conclusioni affrettate. Ida è forse quella che mi è piaciuta meno... di Lina mi è piaciuta la coerenza, di Luise ho apprezzato la versatilità, ma l'ho trovata un po' stereotipata. Ripensandoci bene, però, il personaggio femminile che più ho preferito è stata Anna, la madre di Kathe: sempre attiva, coraggiosa, sobria, silenziosa ma ferma e vigile.