Terminato anch'io
Non c’è via di uscita, per Bolaño siamo tutti sulla stessa barca, Wieder e Belano, alcuni come assassini, altri come complici passivi; il golpe e la crisi della società latino-americana fu, in realtà, un naufragio collettivo.
In Stella distante la Poesia è ancora protagonista, ma non dà più la speranza di salvezza, anzi quando Belano immagina i suoi compagni di poesia, li immagina felici, ma nessuno scrive, pubblica o legge più poesie.
E non dimentichiamo che Wieder, che incarna il Male assoluto, significa "un'altra volta", "di nuovo".
Non è mai dato sapere cosa sia verità e cosa finzione, il narratore stesso ammette di non sapere come si siano svolti realmente i fatti, per questo la lettura di questo romanzo breve è davvero spiazzante.
E forse la "stella distante" non è Wieder, non è il Cile, ma potrebbe proprio essere la verità, assolutamente irraggiungibile.
«Tutto quello che ho scritto è una lettera d’amore e un saluto alla mia generazione, a quelli che hanno scelto la militanza e la lotta e che hanno dato quel poco che avevano, la giovinezza, a una causa che per noi era la più generosa del mondo. L’intera America Latina è seminata con le ossa di questi giovani dimenticati»
P.S. Grazie Ondine per aver proposto il minigruppo, io Bolaño riesco a leggerlo solo con te!