Ti faccio i complimenti per le domande, sono davvero bellissime!
1) Sinceramente a parte Moll Flanders (che comunque non ho mai letto) tutti gli altri autori non li conosco o li ho sentiti nominare appena. Dimmi quale di questi ti è piaciuto (anche tutti) e perchè. Quale mi consiglieresti? (due domande in una)
Mi sono piaciuti tutti, ognuno nel suo genere!
Moll Flanders: è stato interessante per me leggere questo "polpettone" scritto nel 1722 da Daniel Defoe (io adoro Robinson Crusoe!) eppure ancora godibilissimo. Moll è una donna forte che lotta per la sopravvivenza, e a cui capita di tutto e di più, ma potrebbe essere una donna d'oggi. A parte il contesto differente di 300 anni fa, mi è piaciuto perché la natura umana non è poi così diversa.
La vergogna: un piccolo libro in cui ancora una volta Annie Ernaux riesce a raccontare con prosa essenziale una storia autobiografica, rendendola una storia universale. E' una caratteristica di questa autrice francese, racconta basandosi sulle proprie esperienze, ma il lettore riesce ad immedesimarsi e a riconoscersi nel suo racconto. L'esperienza personale diventa universale, e parla a tutti noi. Per questo è Annie Ernaux l'autrice che ti consiglio, è assolutamente da conoscere, qualsiasi suo libro vale. "Gli anni" (che non ho ancora letto) affronta tutto ciò che è accaduto dal dopoguerra ai giorni nostri, e sarebbe perfetto come storia dell'Europa, anche per un Gdl. "Il posto" racconta del padre, "Passione semplice" di un amore passionale, per niente semplice.
I signori della sete: è molto interessante perché è uno spaccato dell'Africa orientale negli anni Settanta, basato sull'esperienza personale di Sergio Grea.
Il lato nord del cuore: Dolores Redondo è un'ottima scrittrice di gialli dove oltre alla trama c'è di più. Il romanzo è molto elettrizzante e adrenalinico, ma quello che ho apprezzato maggiormente è l'ambientazione a New Orleans durante l'uragano Katrina e soprattutto i protagonisti, due persone incredibili che hanno l'inferno dentro.
La nemica del cuore: Håkan Nesser è un buon autore di gialli svedesi, anche se questo non è sicuramente il suo migliore.
2. In che modo, se c'è, credi che questi autori abbiano rappresentato il proprio Paese o comunque la propria cultura nei libri che hai letto?
Quasi tutti hanno rappresentato qualcosa del proprio paese, a partire dall'inglese Daniel Defoe, che con la vita di Moll in America, testimonia lo stretto legame della cultura anglosassone con gli Usa. Håkan Nesser trasmette la freddezza algida della Svezia, contrapposta al calore spagnolo di Dolores Redondo che anima le passioni dei suoi personaggi. I signori della sete racconta l'italiano che emigra, emigrante di lusso in questo caso, trattandosi di un manager di altissimo livello nel settore petrolifero che lavora e vive in Africa e in molti paesi del mondo.
3) Fra i libri che hai letto, istintivamente ce n'è uno o più di uno che hai sentito animato da uno spirito "europeo"? e per quale motivo?
L'unico autore a cui attribuisco uno spirito "europeo" è Annie Ernaux, perché i sentimenti e lo spirito che trasmette sono riconoscibili anche da un'italiano, o da un tedesco, l'ambientazione anziché francese avrebbe potuto essere italiana, belga, o austriaca, non avrebbe fatto differenza, il romanzo avrebbe potuto essere scritto da un'italiana, o da una polacca senza cambiare una virgola. Credo che questo possa derivare da uno spirito comune europeo, in cui diventa facile riconoscere le nostre comuni radici, perché è più quello che ci unisce che quello che ci divide.