Ormai ha settanta anni, e ancora si ostina a fare un film all’anno.
Mentre io spero – inutilmente – che ne faccia uno pensandoci bene, limando dove c’è da limare, e che sia davvero grande. Perché, malgrado l’exploit di Match point, e le spiritosaggini riuscite di Accordi e disaccordi, chi se li fila più i tanti Allen di questi anni?
Emulo di se stesso che emulava i maestri. Quando va bene, ci scappa una risata. Quando va male, si assiste ad una noiosa mortale ripetizione di se stesso. Non mi fa certo piacere…amavo il suo cinema.
Ok. Negli anni Settanta era scoppiettante, sulfureo, scatenato e con la battuta pronta. Però diciamolo: da Provaci ancora Sam a Manhattan, ha ricamato infinite versioni di uno stesso film. Trasformando le nevrosi di un cittadino newyorkese allo sbando prima in spettacolo di massa, e poi in filosofia di vita. Era ed è un genio comico, ma la sua forza, il suo vero valore, è aver raccontato con malinconia e tenerezza, i dolori di una certa classe sociale newyorkese.
Ho sempre preferito Annie Hall a Manhattan (che lui stesso non ama molto): lo trovo più autentico ed ispirato.
Il mio Allen preferito è quello degli anni Ottanta.
Forse perché ha dimostrato un eclettismo formale che non mi sarei mai aspettato. I suoi film sono diventati più vari, più solidi e anche più emozionanti. Penso a Zelig, a Sogno di una notte di mezza estate, ad Hanna e le sue sorelle (film che lui odia), a Broadway Danny Rose, a Radio days, soprattutto a La rosa purpurea del Cairo e a quello che ritengo il suo massimo capolavoro, e cioè Crimini e misfatti.
Film che – ci tengo a dirlo – non sarebbero gli stessi senza la presenza e l’ispirazione di Mia Farrow. Oh lo so, non c’è niente di più antipatico di una fanatica irlandese con la fissa per la maternità, ma avete voglia di lodare – giustamente – la Keaton, però la duttilità e la completezza d’attrice della Farrow nei film di Allen resta ineguagliabile.
Gli anni Novanta mi sembrano quelli dell’appannamento. C’è qualche felice intuizione (Ombre e nebbia, Harry a pezzi), la solita sapienza nello scegliere il cast, abilità di scrittura …ma i film dove sono? Un bella collezione di autentiche ciofeche!
L’unico che salverei è Accordi e disaccordi, arrivato credo alla fine del decennio.
E ora basta. Devo andare a vedermi la partita!
Ah dimenticavo la battuta:
"Non ti piacciono le canzoni sugli extraterrestri ??"
"Non quando a cantarle sono gli extraterrestri!!!"