Grazie qweedy! Domande davvero impegnative. Mi ci è voluto un po' per rispondere. Eccomi:
1) Un pregio e un difetto (se c'è) per ognuno dei cinque libri
Diaro d’Irlanda di Boll: un libro molto divertente, ironico in modo delicato. Traspare tutta l’ammirazione dell’autore per l’Irlanda e il suo popolo. Difficile per me trovargli un difetto: forse un po’ slegato, sono capitoli e se stanti, che di per sé non è detto sia un difetto, ma poiché il libro si presenta come la cronaca di una vacanza che Boll ha fatto con la sua famiglia, questo aspetto non viene fuori in modo organico.
Uomini e topi: didascalicamente potente. Il difetto può essere che i personaggi sono molto piatti, rappresentano quasi degli stereotipi, sono poco approfonditi dal punto di vista psicologico. Ma questo che potrebbe essere un difetto rivela anche la grande maestria di Steinbeck che riesce comunque a fare un romanzo che tocca il lettore profondamente.
Lucernario: come al solito un Saramago magistrale che riesce a trasportarci nelle vite degli inquilini di questo condominio e a darci l’idea di conoscergli intimamente. Il difetto è che una delle storie, quella del ciabattino e del suo giovane inquilino non mi ha convinto del tutto, mi è sembrata poco amalgamata alle altre, raccontata quasi come pretesto per riportare divagazioni socio-politiche e esistenziali più adatte ad un saggio che ad un romanzo.
Gli ultimi anni di Oscar Wilde: rende molto bene la parabola discendente dello scrittore, l’abisso in cui la società lo aveva gettato per la sua omosessualità. Il difetto è che non è chiaro l’intento del libro, Gide rimane sullo sfondo senza prendere posizione, come se fosse timoroso di subire lo stesso ostracismo dell’amico, e quindi alla fine il libro risulta poco riuscito perché non se ne capisce il fine.
M: un libro di storia in cui la storia è raccontata per mezzo di un romanzo-saggio accuratissimo che così riesce a mantenere l’esattezza dei fatti storici ma rendendo i personaggi vivi, con i loro sentimenti, le loro meschinerie e grandezze. Il difetto per me è che il libro in alcuni punti risulta sovraccarico, sia nella parte più storico-saggistica che nella parte più romanzata.
2)
Di questi 5 autori hai già letto qualcosa. Qual è, per ognuno dei cinque autori, il lirbo che hai apprezzato di più e che mi consiglieresti di leggere?
Di Boll ho letto Foto di gruppo con Signora e Diario d’Irlanda. Difficile consigliartene uno, dipende da qual è il tuo umore “libroso” al momento. Se ti senti pronta per una lettura impegnata e coinvolgente, allora parti pure con Foto di gruppo. Se preferisci qualcosa di leggero e scorrevole, meglio Diario d’Irlanda. Fra i due però sicuramente Foto di gruppo è quello che merita di più.
Di Steinbeck ho letto: L’inverno del nostro scontento, La luna è tramontata, Furore e Uomini e topi. Impossibile non consigliare Furore, un vero capolavoro!
Di Saramago: L’uomo duplicato, Tutti i nomi, Il viaggio dell’elefante, Lucernario.
Ti consiglio L’uomo duplicato, perché Saramago con una storia surreale e incredibile, crea un’atmosfera da thriller psicologico densa di interrogativi sulla percezione del nostro essere individui unici e speciali.
Gide: L’immoralista, I sotterranei del Vaticano, Gli ultimi anni di Oscar Wilde
Sono tre libri molto diversi fra loro. Di tutti e tre ho trovato più difetti che pregi, ma sento che continuerò a leggere Gide, perché ha qualcosa che mi attira e perché voglio capirlo meglio. Ti consiglierei I sotterranei del Vaticano perché è un libro ironico, anche divertente nella sua tragicità.
Scurati: Il tempo migliore, M: il figlio del secolo
M, senza dubbio. Un libro che tutti dovremmo leggere per capire il nostro presente storico.
3) Immagina di regalare ognuno dei cinque libri a un utente del forum, spiegando la scelta.
Questa domanda mi mette veramente in crisi, perché ho una vera difficoltà ad associare i nomi alle persone dal vivo, figurati in un contesto social. Però ci provo, spero che nessuno se la prenda se ho sbagliato completamente accostamento, potrei avervi scambiato per qualcun altro, ma non è mancanza di attenzione, è proprio un mio limite
Diario d’Irlanda è facile, lo regalo a Minerva, perché ricordo che mentre facevamo il gruppo di lettura con Bouvard abbiamo deciso di partire in camper insieme per questo splendido paese, quindi prima di partire deve assolutamente leggere il libro
Gli ultimi anni di Oscar Wilde lo regalo a Ayuthaya, che nella mia lista per la prossima sfida ha votato De profundis di Wilde, dicendomi che ne è rimasta incantata. Sarei curiosa di sentire il suo parere sul ritratto che Gide fa di Wilde.
Regalo Lucernario a estersable88, perché ho capito che le piacciono i libri intensi, le letture dense, impegnative, e quindi penso che le potrebbe piacere.
Steinbeck lo regalo ad Ondine, perché abbiamo letto insieme un libro breve ma intenso come La Marie del porto di Simenon e mi piacerebbe sentire il suo parere su un altro libro breve e intenso, ma in cui i personaggi sono trattati in modo completamente diverso rispetto a quanto fa Simenon con i suoi.
Infine, qweedy, ti regalo M; non so se potrebbe essere il tuo genere, ma dei 5 sicuramente è il libro che ho trovato più interessante, e te lo dono per ringraziarti delle meravigliose domande.