Perche' leggo?
Perche' sono curioso, perche' mi piace leggere, perche' mi piace informarmi (e mi riferisco soprattutto ai saggi), perche' mi rilassa, perche' stacco ogni tanto dai problemi quotidiani, perche' mi diverte, perche' certe letture mi immergono in un mondo diverso dalla realta' quotidiana, perche' imparo cose nuove, perche' la lettura mi da' la possiblita' di meditare, perche' la lettura mi permette di vedere aspetti diversi delle cose, perche' la lettura mi permette di affrontare pareri diversi dai miei, perche' certe storie vissute da altri mi aiutano a vivere i problemi di ogni giorno. (E qui sto parlando soprattutto di lettura di romanzi). Perche' ho sempre letto da prima di andare a scuola, poi a scuola, poi al liceo e infine all'universita' e poi al lavoro.
Leggo per tantissimi altri motivi.
Leggo perche' se non leggessi non potrei rimanere aggiornato (facendo un lavoro di concetto devo mantenermi informato). (E qui non mi sto riferendo a romanzi ma a manuali, documentazione, presentazioni)
Leggo romanzi soprattutto quando riesco a concentrarmi, o meglio, per essere piu' precisi, leggo sempre qualsiasi cosa, ma i romanzi che richiedono un certo impegno li leggo solo se ho del tempo sufficiente per poterli leggere e se riesco a concentrarmi a sufficienza (a volte purtroppo non riesco a farlo), ma leggo comunque qualsiasi cosa che abbia sotto mano in quel momento, una rivista o altro che mi capita sotto mano e non richieda troppa concentrazione. Leggo per passatempo senza pormi problemi se un autore sia valido o no (a priori, a prescindere) ma perche' in quel momento mi va di leggerlo (a volte anche gli autori piu' scarsi mi hanno regalato un sorriso o un momento di distensione). L'importante e' leggere.