Mi sono dimenticata di scrivere il titolo di questa foto: Il futuro che vogliamo costruire dipende solo da noi.
Il calendario Lavazza è nato in piena pandemia, a marzo 2020, ed è nato dalla volontà di stimolare la riflessione intorno alla ricerca di una nuova umanità che metta in luce i valori fondanti della società, primi fra tutti solidarietà, inclusione, tolleranza e sostenibilità.
Eugenio Recuenco descrive così la sua foto:
E' un omaggio a Edward Hopper. È una situazione quotidiana e senza tempo. Una fotografia che apre una domanda sulla situazione attuale e sul futuro che vogliamo costruire ambientata in una caffetteria o un bar in quanto luogo sociale. Non è la prima volta che collaboro con Lavazza e già in passato ho fatto riferimento a questo esponente del realismo americano. Sarà per il caffè, per il rito sociale, la tazzina che subito mi portano alla memoria i suoi dipinti. Protagoniste della foto sono le donne: è a partire da loro, o comunque da una sensibilità più femminile che dobbiamo ricostruire questo nostro mondo. La storia è enigmatica, non dà risposte certe. Ma se a sinistra la donna è sola, sul tavolo ci sono solo oggetti di plastica e tutto questo appartiene al passato, a destra la donna sta parlando con qualcuno, forse è solo un'ombra, forse è al di là del vetro che le distanzia. Ma la comunicazione, quella vera, è ricominciata. Sul tavolo una tazzina vera e la musica.
Ho scelto questa foto perché mi piace molto Hopper e sembra davvero un suo dipinto.