Apro il nuovo Artisticforum! Aspetto numerose proposte, iniziamo con una a testa.
Poi come sempre passeremo alla fase dei commenti.
A voi!
Poi come sempre passeremo alla fase dei commenti.
A voi!
74° Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite
- Creatore Discussione alessandra
- Data di inizio
Shoshin
Goccia di blu
Cristo nella tempesta sul mare di Galilea (o anche solo Tempesta sul mare di Galilea) è un dipinto a olio su tela realizzato nel 1633 dal pittore olandese Rembrandt van Rijn e custodito nell'Isabella Stewart Gardner Museum di Boston fino al suo furto, avvenuto il 18 marzo 1990.
Non vedo più l'immagine!
Cristo nella tempesta sul mare di Galilea (o anche solo Tempesta sul mare di Galilea) è un dipinto a olio su tela realizzato nel 1633 dal pittore olandese Rembrandt van Rijn e custodito nell'Isabella Stewart Gardner Museum di Boston fino al suo furto, avvenuto il 18 marzo 1990.
Ritratto di famiglia di Rembrandt
Ora rivedo l'immagine, grazie Shoshin!
Qualcun altro vuole proporre? Daiiiii!
Qualcun altro vuole proporre? Daiiiii!
Prima proposta con le informazioni gentilmente fornite da Shoshin...attendo comunque nuove proposte.
Cristo nella tempesta sul mare di Galilea (o anche solo Tempesta sul mare di Galilea) è un dipinto a olio su tela realizzato nel 1633 dal pittore olandese Rembrandt van Rijn e custodito nell'Isabella Stewart Gardner Museum di Boston fino al suo furto, avvenuto il 18 marzo 199
Cristo nella tempesta sul mare di Galilea (o anche solo Tempesta sul mare di Galilea) è un dipinto a olio su tela realizzato nel 1633 dal pittore olandese Rembrandt van Rijn e custodito nell'Isabella Stewart Gardner Museum di Boston fino al suo furto, avvenuto il 18 marzo 199
Ondine
Logopedista nei sogni
I dipinti in movimento mi piacciono molto. Il bianco delle onde sembra morbido cotone, un bell'effetto.
Tutta la scena è centrale, sembra davvero una scena cinematografica.
L'effetto della luce proveniente da sinistra mi dà l'idea di una dualità, da un lato il buio che potrebbe essere l'ignoto, l'abisso, dall'altro la luce che potrebbe essere l'aiuto divino, la salvezza.
Tutta la scena è centrale, sembra davvero una scena cinematografica.
L'effetto della luce proveniente da sinistra mi dà l'idea di una dualità, da un lato il buio che potrebbe essere l'ignoto, l'abisso, dall'altro la luce che potrebbe essere l'aiuto divino, la salvezza.
Shoshin
Goccia di blu
Il Cristo e' nella penombra.
Li,in quella piccola barca,non sembra arrivare l'effetto della procella.
Gli uomini gli si stringono intorno silenziosi.Lo guardano.
Dall'altra parte l'uragano ingarbuglia le vele e solleva il legno come fosse senza peso.
Si ci sono due mondi in questo dipinto maestoso per cio' che rappresenta.
Io mi sono spesso trovata dall'altra parte della barca.
A fare fatica per raggiungere un po'di pace e di luce.
Quando ci sono riuscita mi bastava poco,
anche la penombra,e non avevo paura.
Li,in quella piccola barca,non sembra arrivare l'effetto della procella.
Gli uomini gli si stringono intorno silenziosi.Lo guardano.
Dall'altra parte l'uragano ingarbuglia le vele e solleva il legno come fosse senza peso.
Si ci sono due mondi in questo dipinto maestoso per cio' che rappresenta.
Io mi sono spesso trovata dall'altra parte della barca.
A fare fatica per raggiungere un po'di pace e di luce.
Quando ci sono riuscita mi bastava poco,
anche la penombra,e non avevo paura.
Dopo un mese eccomi di nuovo qui...come ho scritto nel Photoforum sto attraversando un periodo un po' difficile, perciò (e questo vale anche per il futuro) se nel giro di una settimana non ho ancora inserito la prossima opera chi passa di qui è autorizzato a farlo.
Anch'io ho avuto una sensazione simile a quella di Ondine e Shoshin per quanto riguarda il contrasto tra la parte nella luce e la parte all'ombra, come se il futuro delle persone fosse già scritto in base alla posizione che occupano: chi sta nella luce sopravvivrà alla tempesta, gli altri no (che pensiero macabro).Chi sta nella luce sembra aggrapparsi alla vita mentre gli altri sembrano rassegnati. E' un quadro che per ovvie ragioni mi trasmette ansia.
Anch'io ho avuto una sensazione simile a quella di Ondine e Shoshin per quanto riguarda il contrasto tra la parte nella luce e la parte all'ombra, come se il futuro delle persone fosse già scritto in base alla posizione che occupano: chi sta nella luce sopravvivrà alla tempesta, gli altri no (che pensiero macabro).Chi sta nella luce sembra aggrapparsi alla vita mentre gli altri sembrano rassegnati. E' un quadro che per ovvie ragioni mi trasmette ansia.
Ed ecco il prossimo quadro...
Ritratto di famiglia di Rembrandt
Ritratto di famiglia di Rembrandt
Ondine
Logopedista nei sogni
Un quadro che trasmette serenità, il padre, con la sua tunica nera, sembra essere assorbito dallo sfondo nero. Chissà perchè lui in nero, la moglie e la bimba più piccola in arancio e le due bimbe più grandi in marroncino (mi sembra). Il cestino che la bambina offre alla mamma avrà un significato? L'altra bimba in marroncino sembra non voler rimanere ferma e guarda divertita la sorella, il padre le tiene le spalle forse perchè è consapevole che la bambina è vivace ma entrambi i genitori sembrano avere tanta tenerezza verso le figlie.
Shoshin
Goccia di blu
Rembrandt F così il pittore firmò questo dipinto su tela.Ed ecco il prossimo quadro...
Ritratto di famiglia di Rembrandt
Nessuno sa chi fosse stato ad ispirare quest'opera,
non sappiamo chi Rembrandt ha dipinto.
Di certo l'opera rappresenta in maniera forte la centralità della famiglia.
Sono tutti uniti,sereni,
il padre ,dietro il quale si sviluppa un fondo nero,è ritratto in atteggiamento di protezione.
È su di lui che il mio sguardo si è poggiato all 'inizio.
Poi ho osservato gli altri
Ognuno intento ai suoi piccoli momenti sereni.
I bambini sono accolti,uniti.
Si guardano e sembrano sorridere.
Quando ero piccola avevo un cestino di feltro dove riposava una bambolina fatta a mano.
Qualche volta però la riempivo di caramelline colorate per portarle ai miei genitori...
La piccola del quadro mi ha fatto ricordare proprio questa cosa.
...
Meraviglioso il tocco di Rembrandt.
La prima cosa che ho notato è il fatto che tutti, tranne la madre, hanno i tratti piuttosto marcati. La bambina piccola mi sembra identica al padre, il quale ha uno sguardo placido, sembra vegliare sulla sua famiglia quasi dall'alto, con affetto ma senza troppa apprensione. La madre invece sembra protettiva anche nel senso materiale e più ansiosa, a giudicare da come sostiene la bimba. La bambina che porta il cestino sembra seria e posata, non reagisce all'atteggiamento della sorella che invece sembra abbia voglia di scherzare. Un bel quadro che trasmette un'immagine realistica e concreta dei rapporti tra i familiari.
Utagawa Hiroshige - Gatto in finestra, 1857.
Prossimo dipinto...e siccome mi sono accorta che è l'ultimo vi chiedo di fare un'altra proposta per non far morire subito questo AF che (per colpa mia) è rimasto a fare la muffa per un bel po' di tempo!
Ondine
Logopedista nei sogni
Questo dipinto l'ho postato oggi pomeriggio, all'inizio di questo artisticforum ne avevo scelto un altro e di un altro artista.
Ho postato questo perché oggi pomeriggio ho avuto una folgorazione, stavo guardando geo su raitre ed era ospite Emanuela Pulvirenti, storica dell'arte, che stava presentando il suo libro "Il mondo alla finestra. La storia dell'arte raccontata dalla cornice di una finestra" e commentava alcuni dipinti famosi in cui c'era una finestra. Quando ha commentato questo ho pensato di proporlo qui perché c'è una storia inimmaginabile dietro questo dipinto che a prima vista potrebbe ispirare una serenità domestica. In realtà dietro c'è qualcosa di profondamente malinconico e drammatico, il gatto bianco è una rappresentazione simbolica di una cortigiana dopo la fine del suo lavoro notturno, si vedono ancora sul lenzuolo per terra le forcine per i capelli, la ciotolina e l'asciugamano sulla finestra servono per l'igiene. Il gatto guarda il paesaggio dalla finestra sognando la libertà.
Ho postato questo perché oggi pomeriggio ho avuto una folgorazione, stavo guardando geo su raitre ed era ospite Emanuela Pulvirenti, storica dell'arte, che stava presentando il suo libro "Il mondo alla finestra. La storia dell'arte raccontata dalla cornice di una finestra" e commentava alcuni dipinti famosi in cui c'era una finestra. Quando ha commentato questo ho pensato di proporlo qui perché c'è una storia inimmaginabile dietro questo dipinto che a prima vista potrebbe ispirare una serenità domestica. In realtà dietro c'è qualcosa di profondamente malinconico e drammatico, il gatto bianco è una rappresentazione simbolica di una cortigiana dopo la fine del suo lavoro notturno, si vedono ancora sul lenzuolo per terra le forcine per i capelli, la ciotolina e l'asciugamano sulla finestra servono per l'igiene. Il gatto guarda il paesaggio dalla finestra sognando la libertà.
Che tristezza...non abbiamo idea di cosa può nascondersi dietro un quadro apparentemente semplice.
L'idea della segregazione fisica e psicologica è resa perfettamente dalle sbarre e dalla posizione del gatto/cortigiana, oltre che dagli oggetti di uso quotidiano che celano un mondo torbido.
Forse mi colpisce più che se fosse stata rappresentata la cortigiana in "forma umana".
L'idea della segregazione fisica e psicologica è resa perfettamente dalle sbarre e dalla posizione del gatto/cortigiana, oltre che dagli oggetti di uso quotidiano che celano un mondo torbido.
Forse mi colpisce più che se fosse stata rappresentata la cortigiana in "forma umana".
Tolgo la discussione dal rilievo ma potete ancora commentare. Intanto apro il prossimo AF.