LXXXVII Cineforum - The Fabelmans di Steven Spielberg

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mentre il precedente Cineforum dedicato al film La casa dei libri è ancora in corso, partiamo con il nuovo, che ha come protagonista il film

THE FABELMANS

di Steven Spielberg

Chi vuole può iniziare a vederlo e a commentarlo, sempre precisando se nel post ci sono spoiler. Il film si può trovare su Amazon Prime Video, per chi ce l'ha.
Se qualcuno non riuscisse a trovarlo...chieda aiuto!
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Chi ne avesse bisogno me la dica, oggi pomeriggio lo carico sul mio drive e vi mando il link in mp. Però la qualità non è il massimo, specie l'audio, comunque si capisce.
 

MaxCogre

Well-known member
io non ho resistito e ieri me lo sono visto in english sulle solite app d googleplay "HD Movies" et similia. Devo dire che mi è piaciuto tanto, tantissimo. Ho ritrovato la bellezza visiva e lo stupore e il senso di favola dei superclassici, ET, Indiana Jones, Lo squalo, il colore viola, su cui sono cresciuto a pane e Spielberg (mi rendo conto adesso), però applicati per la prima volta, scopro leggendo la biografia, alla sua propria vita, che è diventata la ennesima e forse più bella favola... in più ci dice in modo semplice la sua versione di 'cosa è davvero' il cinema (o se preferiamo, a cosa serve), e allora è un film nel film, un film al quadrato. Potentissimo, bellissimo, recitato stra-bene, filmato stra-bene, in una parola, un film di Spielberg! A voi che vi pare?
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Non so se lo vedrò perché per me dura troppo. Se devo seguire le serie non mi faccio problemi però coi film sì 🤷. Ma ci proverò.
 

MaxCogre

Well-known member
Non è la classica avventura stavolta, ma in un certo senso ci diventa ... comunque non c'è un attimo di noia, daidaidai
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Finito, credo che mi ci vorrà una vita per riordinare le idee e riuscire a scrivere qualcosa 😮
 

Dory

Reef Member
Mi è piaciuto molto, ma...

Attenzione spoiler

...mi sembra pieno di occasioni mancate, ovvero fatti e personaggi accennati che scivolano via senza l'approfondimento che avrebbero meritato (secondo la mia opinione, poi non so, magari sbaglio).
Riporto un breve elenco:
1) la questione iniziale sulla paura: mi ha ricordato quello che dice Stephen King nell'introduzione a A volte ritornano. La spiegazione di King è precisa e articolata, ovviamente è scritta, ma in un film.. non sono un'esperta, certo, ma forse c'era modo di approfondire un po' di più.
2) la sorella di Sam, la più grande, è il mio personaggio preferito, l'ho trovata fantastica, ma è messa poco in risalto.
3) il finale mi è sembrato troppo sbrigativo, come se non si sapesse bene come concludere.
E poi c'è la questione della nonna e di suo fratello che sbuca dal nulla.
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Non so se lo vedrò perché per me dura troppo. Se devo seguire le serie non mi faccio problemi però coi film sì 🤷. Ma ci proverò.
Ma è naturale, alla serie non c'è bisogno di prestare attenzione o concentrazione, i personaggi agiscono e reagiscono in base a modelli e schemi ripetitivi, anche le vicende sono prevedibili; quindi mentre si guarda una serie si possono scrivere sms o la lista della spesa, si può sbaciucchiare il partner (o i partner per chi è multitasking :LOL:), si possono tagliuzzare le cipolle, si può dare la pappa al gatto..
Un film è una cosa nuova, ci devi entrare con un minimo di sforzo, devi capire l'ambiente il contesto e i personaggi.
Io vedo le serie quando sono stanca e voglio una scusa per starmene senza far niente, mentre secondo me il film presuppone un livello maggiore di attività mentale.
Sono due cose differenti e a modo loro piacevoli in modi diversi. Ciao.
 

Dory

Reef Member
cmq è vero che all'inizio il giovane S. 'filma' quello che gli fa paura, dallo scontro del treno (questa veramente è una idea della madre) ai mini film horror, ma in realtà da ridere, con le sorelle ... e qui S. fa dire alla madre la definitiva 'lezione' sul cinema, di cui lui sarà consapevole però solo in 4 tappe progressive che scandiscono il film (le sue esperienze dietro la macchina da presa), messaggio che sarà ribadito niente popodimeno che da john ford nell'ultima scena, e in questo senso non sono daccordo che sia un finale sbrigativo...
Attenzione spoiler

Comunque ho adorato quello che dice John Ford sull'orizzonte, è la frase più bella di tutto il film.
 

MaxCogre

Well-known member
Super mega spoilerissimo nel seguito, ma voglio rispondere a Dory, quindi lo metterò nel seguito in un modo che se troverete il modo di leggerlo vorrà dire che volete proprio leggerlo ....

Il giovane spielberg è un bambino sveglio, che pensa e capisce molto, e forse proprio per questo ha paure, ansie. Di ritorno dal cinema dove vede lo scontro di treni ha gli occhi sgranati e non si calma finchè non riesce a farsi comprare un trenino e ripetere infinite volte lo scontro. Nessuno capisce perché (il padre, ingegnere, non smentisce certo gli stereotipi lol), tranne la madre che è una musicista che dice la frase memorabile: “poverino, ha bisogno di avere un controllo su questa cosa”, e, iniziando tutto (e per salvare i trenini) filma lo scontro dei giocattoli così non si rovinano e lui se lo riguarda ennemila volte finchè il tutto per lui non ‘acquista un senso’. Analogamente esorcizza le sue paure (dovrebbe fare uno squillo al nostro dario argento lol) filmando con l’aiuto delle sorelle cose cruente come l’estrazione di un dente, le mummie etc etc. Prima rivelazione del segreto di fatima.



L’ adolescente spielberg filma i fatti, senza ancora alcuna pretesa eppure gli piace molto. Filma anche una gita in campeggio dove la famiglia porta anche l’amico e collega del padre. Riguarda il filmino allo scopo di montarlo con l’apparecchiatura che il padre gli ha donato, ed è solo allora che di quegli avvenimenti di cui da dentro non vedeva la trama, ne ‘scopre il senso’: la madre ha una relazione segreta con l’amico del padre. Disperato non sa che fare, vuole molto bene alla madre anche se non subito la perdona, e allora scopre un’altra parte del segreto di fatima. Non solo le cose filmate ‘acquistano un senso’ (scommetto che molti tra noi hanno segretamente paura di rivedere i filmini delle vacanze lol), ma questo senso si può anche modificare: il montaggio finale del filmino escluderà le parti rivelatrici del tradimento. Incredibilmente, è solo quando la madre si vedrà ritratta in quelle scene escluse, che capirà il senso di quello che sta facendo. E infatti sceglierà il marito e di partire assieme a lui lontano dall’amante, e con la scusa che il marito (che però, incredibile paul dano, forse aveva mangiato la foglia a suo modo) è un vero genio dell’informatica ed è richiesto nella silicon valley ai suoi albori. Conferma del segreto di fatima.



Il liceo in california nei 60 per un giovane e brillante ebreo, ma sicuramente ‘not handsome’ si rivela un inferno, e la confusione e la attesa di senso nella sua testa aumenta. Viene bullizzato dal belloccio eroe sportivo del liceo e la sua gang, e al prom la ragazza lo lascia all’istante proprio al prom quando vede che è un ragazzo vero con dei problemi veri (e mano male che era ‘devota’ a cristo): i suoi genitori si stanno infine lasciando. Spielberg ha filmato la giornata al mare pre-festa prom, e in un tentativo disperato di integrarsi, lo ha montato in modo da far sembrare il bullo belloccio davvero un dio, il più perfetto intelligente e prestante e meraviglioso e studente del liceo, e gli altri più o meno dei cretini. Spielberg ha semplicemente ‘separato’ anche qui le scene, ma è questo bastato a rivelare potentemente il senso, la storia. Ma quando il bullo, solo rivedendosi, capisce il senso della storia di cui è protagonista, sorpresa delle sorprese, scopre che ne è protagonista suo malgrado: è schiacchiato dalle aspettative di un modello che non gli appartiene davvero. Commovente la scena in cui raggiungendo spielberg pe menaje, finisce che gli spiega che solo con lo spinello si sente libero di essere quello che in realtà non controlla un bel fico secco, e che è libero perché il controllo, l’arrivare a tutti i costi, non gli sembra più così importante. Riconferma del segreto di fatima.



Ah dimenticavo, il filmino western e sulla seconda guerra mondiale, è pure segretoso, ma basta che sto a scrive guerra e pace e passiamo oltre.



Master expansion per il segreto di fatima. L’incontro con John Ford, dove ormai Spielberg ha deciso, e con l’appoggio del padre che capisce che l’università ‘non era aria’, di lasciare la suddetta università e infiltrarsi agli studios. Ford arriva in ufficio sanguinante e roco (risse aholliwood?), ma incuriosito dallo sbarbato così insistente lo riceve. “e così tu vuoi fare il regista? Vai a quel dipinto: cosa vedi?”. Impacciato ma esaltato (il pischello ha riprodotto ‘amatorialmente’ proprio i suoi film western, “beh ecco ci sono due cowboy, stanno andando a cavallo …” “nononononoooooo! Dov’è l’orizzonte?” “Beh… in basso…”. “good. E ora vai a quell’altro e dimmi cosa vedi” Di nuovo Spielberg descrive ‘i fatti’, “ci sono quei due cowboy e scendono da cavallo” “what the fuck Nooooo! Where! Is! The! horizon!” “… …. È qui, in alto!” “……..ricorda, ragazzo, se l’orizzonte è in alto, è interessante, se l’orizzonte è in basso, è interessante, se è nel mezzo, è noioso come la merda. Buona fortuna. E ora levati dal mio cazzo di ufficio (sorride)”. Anche spielberg sorride. Ha capito. Nella vita il senso non è mai nei fatti, e forse neanche nella storia. Ma glielo puoi trovare tu il senso, basta puntare l’obiettivo dall’alto, dal basso, ma mai cazzo dal centro lol. Parola di fatima.
 

Dory

Reef Member
Super mega spoilerissimo nel seguito, ma voglio rispondere a Dory, quindi lo metterò nel seguito in un modo che se troverete il modo di leggerlo vorrà dire che volete proprio leggerlo ....

Il giovane spielberg è un bambino sveglio, che pensa e capisce molto, e forse proprio per questo ha paure, ansie. Di ritorno dal cinema dove vede lo scontro di treni ha gli occhi sgranati e non si calma finchè non riesce a farsi comprare un trenino e ripetere infinite volte lo scontro. Nessuno capisce perché (il padre, ingegnere, non smentisce certo gli stereotipi lol), tranne la madre che è una musicista che dice la frase memorabile: “poverino, ha bisogno di avere un controllo su questa cosa”, e, iniziando tutto (e per salvare i trenini) filma lo scontro dei giocattoli così non si rovinano e lui se lo riguarda ennemila volte finchè il tutto per lui non ‘acquista un senso’. Analogamente esorcizza le sue paure (dovrebbe fare uno squillo al nostro dario argento lol) filmando con l’aiuto delle sorelle cose cruente come l’estrazione di un dente, le mummie etc etc. Prima rivelazione del segreto di fatima.



L’ adolescente spielberg filma i fatti, senza ancora alcuna pretesa eppure gli piace molto. Filma anche una gita in campeggio dove la famiglia porta anche l’amico e collega del padre. Riguarda il filmino allo scopo di montarlo con l’apparecchiatura che il padre gli ha donato, ed è solo allora che di quegli avvenimenti di cui da dentro non vedeva la trama, ne ‘scopre il senso’: la madre ha una relazione segreta con l’amico del padre. Disperato non sa che fare, vuole molto bene alla madre anche se non subito la perdona, e allora scopre un’altra parte del segreto di fatima. Non solo le cose filmate ‘acquistano un senso’ (scommetto che molti tra noi hanno segretamente paura di rivedere i filmini delle vacanze lol), ma questo senso si può anche modificare: il montaggio finale del filmino escluderà le parti rivelatrici del tradimento. Incredibilmente, è solo quando la madre si vedrà ritratta in quelle scene escluse, che capirà il senso di quello che sta facendo. E infatti sceglierà il marito e di partire assieme a lui lontano dall’amante, e con la scusa che il marito (che però, incredibile paul dano, forse aveva mangiato la foglia a suo modo) è un vero genio dell’informatica ed è richiesto nella silicon valley ai suoi albori. Conferma del segreto di fatima.



Il liceo in california nei 60 per un giovane e brillante ebreo, ma sicuramente ‘not handsome’ si rivela un inferno, e la confusione e la attesa di senso nella sua testa aumenta. Viene bullizzato dal belloccio eroe sportivo del liceo e la sua gang, e al prom la ragazza lo lascia all’istante proprio al prom quando vede che è un ragazzo vero con dei problemi veri (e mano male che era ‘devota’ a cristo): i suoi genitori si stanno infine lasciando. Spielberg ha filmato la giornata al mare pre-festa prom, e in un tentativo disperato di integrarsi, lo ha montato in modo da far sembrare il bullo belloccio davvero un dio, il più perfetto intelligente e prestante e meraviglioso e studente del liceo, e gli altri più o meno dei cretini. Spielberg ha semplicemente ‘separato’ anche qui le scene, ma è questo bastato a rivelare potentemente il senso, la storia. Ma quando il bullo, solo rivedendosi, capisce il senso della storia di cui è protagonista, sorpresa delle sorprese, scopre che ne è protagonista suo malgrado: è schiacchiato dalle aspettative di un modello che non gli appartiene davvero. Commovente la scena in cui raggiungendo spielberg pe menaje, finisce che gli spiega che solo con lo spinello si sente libero di essere quello che in realtà non controlla un bel fico secco, e che è libero perché il controllo, l’arrivare a tutti i costi, non gli sembra più così importante. Riconferma del segreto di fatima.



Ah dimenticavo, il filmino western e sulla seconda guerra mondiale, è pure segretoso, ma basta che sto a scrive guerra e pace e passiamo oltre.




Master expansion per il segreto di fatima. L’incontro con John Ford, dove ormai Spielberg ha deciso, e con l’appoggio del padre che capisce che l’università ‘non era aria’, di lasciare la suddetta università e infiltrarsi agli studios. Ford arriva in ufficio sanguinante e roco (risse aholliwood?), ma incuriosito dallo sbarbato così insistente lo riceve. “e così tu vuoi fare il regista? Vai a quel dipinto: cosa vedi?”. Impacciato ma esaltato (il pischello ha riprodotto ‘amatorialmente’ proprio i suoi film western, “beh ecco ci sono due cowboy, stanno andando a cavallo …” “nononononoooooo! Dov’è l’orizzonte?” “Beh… in basso…”. “good. E ora vai a quell’altro e dimmi cosa vedi” Di nuovo Spielberg descrive ‘i fatti’, “ci sono quei due cowboy e scendono da cavallo” “what the fuck Nooooo! Where! Is! The! horizon!” “… …. È qui, in alto!” “……..ricorda, ragazzo, se l’orizzonte è in alto, è interessante, se l’orizzonte è in basso, è interessante, se è nel mezzo, è noioso come la merda. Buona fortuna. E ora levati dal mio cazzo di ufficio (sorride)”. Anche spielberg sorride. Ha capito. Nella vita il senso non è mai nei fatti, e forse neanche nella storia. Ma glielo puoi trovare tu il senso, basta puntare l’obiettivo dall’alto, dal basso, ma mai cazzo dal centro lol. Parola di fatima.
Primo, questo sistema di nascondere le scritte l'ho "inventato io" 🤣
No, scherzo, non l'ho inventato io, ma basta guardare la mia firma qui sotto per capire.
Secondo, la parte sulla paura è proprio l'introduzione di Stephen King, pari pari.
Terzo, non ho capito perché hai spiegato tutte quelle cose del film, le avevo capite, non ho invece capito a cosa volevi rispondermi spiegandole 😅
 

MaxCogre

Well-known member
Lol che il finale non é sbrigativo secondo me, é preparato in 4 mosse, anzi c é una bella simmetria tra la frase della madre all inizio e quella di ford alla fine
 

Dory

Reef Member
Oh no, no, non ci credo! Sto leggendo proprio ora un'autobiografia di Stephen King e scrive che sua madre da giovane ambiva a diventare concertista di pianoforte e diceva di aver suonato in alcune soap della NBC e in chiesa.
Vabbè ma questo film è la storia di Steven o di Stephen???
🤣🤣
 
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