LXXXVII Cineforum - The Fabelmans di Steven Spielberg

francesca

Well-known member
Il film ce l'ho, appena posso lo guardo, adesso leggiucchio i vostri commenti, schivando gli spoiler.
Anche se la lunghezza mi spaventa, anche se il trailer non mi ha catturato più di tanto, anche se dovrò sorbirmi gli sbuffi di mio marito a cui sicuramente non piacerà (se non ci sono una decina di morti ammazzati e intrighi da scoprire, la sua attenzione cala dopo i primi 5 minuti), il commento di @MaxCogre è così entusiasta che non posso non vederlo.
 

MaxCogre

Well-known member
Vedrai che je piace, mi ci gioco le p... unte dei capelli lol. Cmq é vero dori che sono stato prolisso nello spoilerone nascosto, ho quasi sbobinato ... colpa dell entusiasmo e vostra pure, che di solito io sono bulimico sui film, mica mi fermo a gustarmeli come in questi cineforum...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Finalmente ho finito la terza puntata (l'ho dovuto vedere in tre riprese!) , mi è piaciuto molto. A presto un commento.
 

Pathurnia

Well-known member
.
anche se dovrò sorbirmi gli sbuffi di mio marito a cui sicuramente non piacerà (se non ci sono una decina di morti ammazzati e intrighi da scoprire, la sua attenzione cala dopo i primi 5 minuti),
Credo di avere appena scoperto di essere il marito di Francesca. :LOL:
A me non è piaciuto né dispiaciuto. Certamente è un film che cattura, la lunghezza non è stata un ostacolo. I colori, la fotografia, gli ambienti sono stupendi. Però non sono riuscita a entrare in empatia verso nessuno dei personaggi, in primis l'istrionica mammina del tutto (per me) antipatica e senza spessore. Il paparino poi, assolutamente scollegato dalla realtà. Le sorelline: inesistenti.
L'unico personaggio un po' interessante è il prozio che teorizza l'inconciliabilità di Arte (!) e famiglia, ma non lascia un gran segno.
Tutto sommato ne è valsa la pena perché mi si è completamente svuotata la testa in modo piacevole, ma non credo che fra qualche tempo ricorderò alcunché di questo film.
Leggo su wikipedia che un recensore, Steve Pond, ha affermato che «il film mostra un approccio delicato che non sminuisce le profondità autentiche che vengono analizzate».
Sarà.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
SPOILER
In questo film, secondo me, la forza di una trama ben costruita e delle scene ad effetto (talvolta un po' troppo?) tipiche di certi film statunitensi (è Spielberg!) si sposa bene con una profondità forse non immediatamente percepibile, ma presente. La scena in cui Sammy rivede il filmino della vacanza (scena che si svolge in totale silenzio e solitudine), le espressioni del suo volto che cambiano di continuo, il modo di riavvolgere la cassetta e di soffermarsi sulle immagini che testimoniano indiscutibilmente ciò che sta succedendo a sua madre, in pochi minuti sottolinea in maniera potente la forza del cinema e delle immagini, confermando la vocazione registica del protagonista e allo stesso tempo cambiando definitivamente la sua vita interiore e la sua percezione del mondo. Il momento in cui il futuro regista coglie l'imperfezione, l'umanità, in un certo senso, della persona a lui più vicina, la madre, quel momento che gli cambia la prospettiva per sempre avviene grazie o a causa della sua passione per i film.
Scene di questo tipo scuotono, per lo meno per quanto mi riguarda, così come altre che non sto a elencare.
Certo, ci sono vari stereotipi: la madre vivace e passionale, il padre che invece è l'opposto, lo zio che salta fuori dal nulla e si fa vedere giusto per qualche ora, durante le quali dà a Sammy una bella lezione di vita (io gli avrei dedicato più spazio), i bulli californiani belli e biondi che in fondo, ma sì, sono esseri umani anche loro. Però, in fondo, trovo che spesso anche i personaggi meno presenti (come la sorella più matura, quella con gli occhiali) siano stati ben caratterizzati in poche scene e, in sostanza, ho trovato il film bello, coinvolgente e incisivo.
 

isola74

Lonely member
Ho visto metà film e per adesso non ho letto i vostri commenti pieni di spoiler😅
All'inizio mi ha un po' annoiato e sono andata avanti solo grazie alle musiche. Adesso si sta facendo più avvincente ma, lasciatemelo dire, ho una profonda antipatia per la mamma!
Vediamo come prosegue.
A presto!!
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Anche io finalmente oggi ho iniziato a vederlo e sono arrivata esattamente a metà! Spero di finirlo domani o dopodomani al massimo!
 

isola74

Lonely member
Ho finito di vederlo e sicuramente mi è piaciuto.
La figura di Sam è molto ben caratterizzata ,ma il vero protagonista è il cinema o meglio la pellicola. Con i diversi film girati da Sam- da quando è piccolo a quando è più grande- scopriamo che con la cinepresa puoi esorcizzare una paura, puoi vedere la realtà come davvero è, puoi cercare di modificarla, di addolcirla, o usarla per sbattere in faccia la verità.
È un elogio al cinema più che una biografia.
Mi sono piaciute molto anche le musiche. Confermo la mia antipatia per la figura della mamma mentre il padre, che credevo geniale sul lavoro ma stupido nella vita privata, viene rivalutato alla fine .
Se devo trovare un difetto , probabilmente dopo il chiarimento tra Sam e il belloccio della scuola protagonista del suo film, mi è sembrato che ci sia stata un'accelerata inspiegabile e quasi una fine frettolosa... però gli ultimi cinque minuti del film sono memorabili.
 

francesca

Well-known member
Visto: film piacevole, ma come è già stato detto, non mi ha coinvolto moltissimo e non ha suscitato in me molta empatia verso i personaggi.
Così smaccatamente "americano" in alcuni suoi passaggi che sono andata a cercare in rete per capire quanto fosse autobiografico. E lo è molto, sembra, quindi l'essenza "americana" è proprio quella :)
Il maggior pregio che riconosco a questa storia è di aver saputo risaltare il vero protagonista, cioè il cinema. E chissà che non fosse proprio quello lo scopo di Spielberg, cioè mettere in scena personaggi ben caratterizzati ma un po' banali e triti, per far risaltare la potenza delle storie raccontate attraverso la cinepresa. Ogni spezzone di film riportato nella storia, dal primo visto dal giovane Sammy con i genitori, cambia la vita dei personaggi.
Geniale la scena finale in cui l'orizzonte dal mezzo passa in alto, per mettere in pratica i consigli di Ford: se l'orizzonte è in basso è interessante, se è in alto è interessante, se è in mezzo non interessa a nessuno. Forse un suggerimento per lo spettatore a cambiare il suo punto di vista e invece di guardare la storia come la tipica saga familiare americana, che può interessare più o meno, guardarla come una grande dichiarazione d'amore del regista per la settima arte e la sua potenza plasmatrice della vita.
In definitiva un film che vale la pena di essere visto. A ripensarci, mi sa che mi ha lasciato più di quanto potessi percepire mentre lo vedevo.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Dopo la pausa estiva ricordiamoci che ci sono due Cineforum aperti: questo e quello dedicato a La casa dei libri. Chi vuole ancora vederlo avvisi, così lascio aperto. Intanto vado ad aprire un 3d di proposte...
 
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