Bible, Michael - L'ultima cosa bella sulla faccia della terra

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Mentre tutti sono raccolti in preghiera, dall’ultima fila Iggy avanza verso il centro della chiesa. Trema, e la benzina che ha portato con sé per darsi fuoco – come quei bonzi che ha visto in rete – si rovescia. Il fiammifero acceso gli cade di mano. Nel rogo muoiono venticinque fedeli. Diciotto anni più tardi gli abitanti di Harmony, una cittadina del Sud degli Stati Uniti, ancora si portano dentro quel lutto, ancora – come un antico coro – si interrogano e commentano l’accaduto. La loro versione si alterna a quella di altre figure direttamente coinvolte o appena sfiorate dalla tragedia, mentre su tutto si impone, ipnotico e straziante, il racconto del colpevole, rinchiuso nel braccio della morte. Ora che l’esecuzione si avvicina, a Iggy resta solo il rifugio nel sogno – o nel ricordo – di un’altra vita, di mille altre vite. Da dove è scaturita quella decisione estrema e inconsulta? Che cosa gli ha sconvolto la mente? Gli antidolorifici che sniffava, l’alcol e l’eroina? L’amore «selvaggio, cosmico e strano» per Cleo, o quello per Paul, l’amico scomparso «come un temporale che passa sopra la campagna e si dilegua in un batter d’occhio»? O piuttosto quel dolore segreto, quel tedio insopportabile, quello sgomento di fronte a un universo infettato da un oscuro morbo di cui solo loro tre sembravano avere consapevolezza?
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Il libro, nonostante sia breve (135 pagine), mi aveva attratto per la trama, ma si è rivelato invece una delusione. Rispetto alle premesse la narrazione è piuttosto breve e soprattutto confusa, manca di coerenza fra i vari capitoli e, arrivati all'ultima pagina, si sa poco e niente sulle vicence dell'incendio (dice di più la quarta di copertina che non il libro stesso), sul protagonista (se così lo si può chiamare) e sul perché di ciò che ha fatto.
Insomma, per me è un libro deludente quasi su tutti i fronti, non scritto male in quanto a stile né come trama (almeno nelle basi, visto che non è neanche approfondita più di tanto) ma la narrazione è stata gestita male, confusa e senza un vero punto focale. Secondo me ci voleva più coerenza fra le parti e puntare di più sui perché interiori del protagonista, cosa lo ha portato a quel gesto, invece che perdersi su eventi e personaggi che c'entrano poco e dicono ancora meno.

Voto: 2 stelle su 5
 
Alto