Può un libro cambiare tante vite diverse? Il profumo di un giardino, una barca nascosta tra gli scogli, una madre che si volta a guardare il figlio. Immagini che si levano dalle pagine e si avvinghiano al cuore di chi posa gli occhi su Theo, romanzo d’esordio della giovanissima Alice. Quando finisce nelle mani di Lara, assistente di redazione di una casa editrice, le permette di ritrovare la passione per il lavoro; Rowan, l’attore che presta la voce all’audiolibro, ci trova un nuovo slancio vitale; Juliet, che ascolta Theo narrato da Rowan, si riscopre innamorata di suo marito. Theo aiuterà anche Saylor a districare i nodi del proprio passato, Nola a ritrovare la strada, e poi ancora William ad accogliere la memoria della persona che ha amato di più… Forse è proprio questo il compito di una scrittrice. Solo che Alice, ora, non riesce più a scrivere. Prima, le storie la raggiungevano spontaneamente. Dove sono adesso? Ci si può dire scrittori se si è destinati a scrivere un romanzo solo? Alice non lo sa. Ma non sa nemmeno che il suo romanzo ha raggiunto così tante persone e donato loro un pizzico di felicità. Forse, se sapesse quanto hanno viaggiato le sue parole, capirebbe che la letteratura è proprio questo: uno scambio infinito tra chi scrive e chi legge. Perché chi legge un libro lo ha scritto per metà. Alice non ne ha idea, ma i suoi lettori la aiuteranno a trovare la forza di ripartire.
Erica Bauermeister si è fatta conoscere con La scuola degli ingredienti segreti che, grazie al passaparola, è diventato un bestseller internazionale. Da allora i suoi romanzi hanno conquistato i lettori di tutta Italia. Con questo libro ha deciso di raccontare proprio loro: i lettori. Perché ogni libro, ogni opera, cambia attraverso la lente dell’esperienza di chi lo legge. I libri sono vivi ed è così anche grazie a noi. E noi, nei libri, possiamo cercare, quasi sempre sicuri di trovarla, la felicità.
Nei miei appunti, a questo libro ho dato un 8,5. L'ho letto ad aprile/maggio e, se mi chiedeste il perché di questo giudizio, giuro che non saprei cosa rispondere: non lo ricordo assolutamente. Ciò che ricordo, però, è quel che pensai in merito alla quarta di copertina ed al titolo – cosa che spesso mi capita di pensare dei libri Garzanti – ossia che sono iperbolici, iper gioviali e raccontano un'altra storia rispetto a quella narrata nel libro. Per quanto riguarda questo di Erica Bauermeister, ricordo che la storia fosse molto più cupa di come appariva dalla sinossi: nessun club, è più che altro una catena di storie tutte legate ad un libro. La sensazione che mi rimase dopo la lettura era buona soprattutto per una considerazione semplice, ma anche potente: quanta strada fanno i libri! Per quante vite passa una stessa storia! Ognuno di noi che la legge la incastra in un vissuto diverso. È magico, affascinante ma anche un po' inquietante.
Erica Bauermeister si è fatta conoscere con La scuola degli ingredienti segreti che, grazie al passaparola, è diventato un bestseller internazionale. Da allora i suoi romanzi hanno conquistato i lettori di tutta Italia. Con questo libro ha deciso di raccontare proprio loro: i lettori. Perché ogni libro, ogni opera, cambia attraverso la lente dell’esperienza di chi lo legge. I libri sono vivi ed è così anche grazie a noi. E noi, nei libri, possiamo cercare, quasi sempre sicuri di trovarla, la felicità.
Nei miei appunti, a questo libro ho dato un 8,5. L'ho letto ad aprile/maggio e, se mi chiedeste il perché di questo giudizio, giuro che non saprei cosa rispondere: non lo ricordo assolutamente. Ciò che ricordo, però, è quel che pensai in merito alla quarta di copertina ed al titolo – cosa che spesso mi capita di pensare dei libri Garzanti – ossia che sono iperbolici, iper gioviali e raccontano un'altra storia rispetto a quella narrata nel libro. Per quanto riguarda questo di Erica Bauermeister, ricordo che la storia fosse molto più cupa di come appariva dalla sinossi: nessun club, è più che altro una catena di storie tutte legate ad un libro. La sensazione che mi rimase dopo la lettura era buona soprattutto per una considerazione semplice, ma anche potente: quanta strada fanno i libri! Per quante vite passa una stessa storia! Ognuno di noi che la legge la incastra in un vissuto diverso. È magico, affascinante ma anche un po' inquietante.