Dal brano seguente del libro Il vecchio pozzo di Magda Szabò propongo di provare questo giochino che le è stato insegnato dalla madre:
Scrivo un verso su un pezzo di carta, lo piego per non fartelo vedere e sul retro metto un numero, supponiamo 12, per indicare di quante sillabe è composto il verso, e l'ultima parola. Poi scrivi un verso tu, ti aiuti contando con le dita, fai in modo che anche il tuo consti di 12 sillabe. Il verso può dire qualunque cosa, l'importante è che l'ultima parola faccia rima con l'ultima parola del mio verso, che ho scritto sul foglio per te. Se leggi cappotto devi cercare una parola con lo stesso suono, passerotto, risotto, e dopo inventi il resto. Appena hai finito, scrivi il verso sul foglio, dopo ne scrivi un altro che termini con un suono diverso, pieghi il foglio in modo che io non veda, indichi sul retro la tua ultima parola, e tocca a me inventare un verso per far rima col tuo. Quando ne abbiamo un bel po', li leggiamo ad alta voce, si sentiranno cose assurde, senza capo né coda, perché tu non sai ciò che ho scritto io e viceversa, è molto divertente, vedrai, moriremo dal ridere.
Secondo voi si può fare?
Possiamo pensare ad un modo per renderlo fruibile qui?
Se siete interessati aiutatemi a trovarlo
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Scrivo un verso su un pezzo di carta, lo piego per non fartelo vedere e sul retro metto un numero, supponiamo 12, per indicare di quante sillabe è composto il verso, e l'ultima parola. Poi scrivi un verso tu, ti aiuti contando con le dita, fai in modo che anche il tuo consti di 12 sillabe. Il verso può dire qualunque cosa, l'importante è che l'ultima parola faccia rima con l'ultima parola del mio verso, che ho scritto sul foglio per te. Se leggi cappotto devi cercare una parola con lo stesso suono, passerotto, risotto, e dopo inventi il resto. Appena hai finito, scrivi il verso sul foglio, dopo ne scrivi un altro che termini con un suono diverso, pieghi il foglio in modo che io non veda, indichi sul retro la tua ultima parola, e tocca a me inventare un verso per far rima col tuo. Quando ne abbiamo un bel po', li leggiamo ad alta voce, si sentiranno cose assurde, senza capo né coda, perché tu non sai ciò che ho scritto io e viceversa, è molto divertente, vedrai, moriremo dal ridere.
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