C Cineforum - Storia di mia moglie di Ildiko Enyedi

Ondine

Logopedista nei sogni
Bellissimo film, anche se l'ho trovato eccessivamente lungo.
Bellissima l'epoca, l'ambientazione (prima Parigi e poi Amburgo), la metafora del mare che ha nelle sue onde le incognite della vita.
Mi ha affascinato il personaggio di Jaques, questo capitano olandese di navi cargo, un vero e proprio lupo solitario che ad un certo punto della sua vita sente il bisogno di un calore familiare. L'approccio con la francese Lizzy nella caffetteria è diretto, il capitano non sa corteggiare, e sembra avere una visione schematica della vita, sottolineata dalla suddivisione del film in sette capitoli che mi sono sembrati il simbolo del bisogno dell'uomo di analizzare ogni aspetto e di avere tutto sotto controllo, si comporta nelle dinamiche matrimoniali allo stesso modo di quando deve risolvere problemi sulle navi. La giovane che diventerà sua moglie è il suo opposto, espansiva, fluida. Tutto il film è incentrato sulle paranoie di Jaques, sulla sua frustrazione, l'intento della regista secondo me non è quello di svelare la verità sul comportamento di Lizzy ma quello di raccontare un matrimonio debole già in partenza e che non può portare a nient'altro se non alla solitudine perché i due protagonisti in realtà non si comprendono e forse non a caso gli unici momenti di passione accadono proprio quando decidono di separarsi. Tra di loro c'è una forte passione fisica ma non c'è vicinanza di anime.
 

MaxCogre

Well-known member
Ecco perché ieri ne ho visto solo metà: oggi finisco (e poi leggo il seguito del commento di ondine)
 

qweedy

Well-known member
L'ho visto a pezzi, è esageratamente lungo.
La prima parte mi è sembrata migliore, mi è piaciuta di più. Bravi i due protagonisti, ma la trama ...boh.
 

isola74

Lonely member
Non avendolo visto mi sono fermata alle prime parole delle recensioni e il fatto che sia lungo non depone bene🤦‍♀️ Anche perché non amo vedere i film a spezzoni.
Non penso che lo vedrò
 

MaxCogre

Well-known member
SPOILER
È un film lunghissimo, quasi 3 ore, ma devo dire alla fine, concordo sul giudizio di ondine. Per me quello che attira e respinge l'olandese capitano jacques alla bella francese lizzy é la di lei ambiguità. Alla fine, devo forse dire, ogni uomo verso ogni donna ammira e combatte allo stesso tempo la di lei complessità. Non la vita é ingovernabilmente complessa, come sembrerebbe dire il monologo finale moraleggiante di consigli di jacques a un ipotetico figlio, è lizzy la complessità della vita di jacques. Proprio oggi leggevo questa frase di v woolfe:"come mai le donne sono infinitamente più interessanti per uomini che gli uomini per le donne?" (Non a caso anche se il protagonista è Jcq il film si si chiama Storia di mia moglie
 
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MaxCogre

Well-known member
E in questo senso c è anche (o forse dopo 3 ore vaneggio) una specie di 'simbolismo', perchè ad un certo punto jacques disperato perchè sospetta che la moglie lo tradisca si butta dal ponte e affonda nel fiume. In quel momento, lui che le acque le ha sempre navigate in superficie, scopre la profondità in senso letterale, ma pure metaforicamente, una profondità di sentimento anche dentro di sè.
 
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MaxCogre

Well-known member
E forse è in questo senso che i protagonisti come dice ondine non si capiscono: perchè combattono la intima natura dell altro sesso anzichè riconoscere di averne bisogno, e al fine di amarla. Tipo yin e yang... (la scoperta purtroppo tardiva di avere dentro, abilitante, un 'pallino' dell altro colore, se nel caso di jac è il tuffo dal ponte nel caso di lizzy è la sincera lacrima quando gli deve firmare la carta finale, quando scopre di aver tradito non solo l onestá che diceva di amare nel marito, ma anche quella che non si sapeva sua propria)
 
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MaxCogre

Well-known member
SPOILER BIS: e infatti, a riprova della tesi yin-yanghesca del film, c è da dire che, stanchi del tiro alla fune, entrambi i protagonisti a metà partita sembrano volersi prendere un time break e si 'appartnerano' con individui più simili: il femmineo scrittore lei, l innocente e un po maschiaccia giovinetta lui. Lo scontro finale degli archetipi sará ancora più inevitabile
 

MaxCogre

Well-known member
Bellissimo film, anche se l'ho trovato eccessivamente lungo.
Bellissima l'epoca, l'ambientazione (prima Parigi e poi Amburgo), la metafora del mare che ha nelle sue onde le incognite della vita.
Mi ha affascinato il personaggio di Jaques, questo capitano olandese di navi cargo, un vero e proprio lupo solitario che ad un certo punto della sua vita sente il bisogno di un calore familiare. L'approccio con la francese Lizzy nella caffetteria è diretto, il capitano non sa corteggiare, e sembra avere una visione schematica della vita, sottolineata dalla suddivisione del film

E anche qui sono daccordo con ondine, l abientazione, la fotografia, è super e sopratutto nella prima parte del film
 

alevale

Well-known member
Scusate il ritardo, ma sono stata fuori.
Mi sento in colpa per avervi proposto questo mattonazzo 😅
Concordo sull'eccessiva lunghezza, ma devo dire che a me è piaciuto, soprattutto la prima parte
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
L'ho quasi finito...piano piano arrivo... non è poi questo mattone, si guarda tranquillamente, non mi sta pesando.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
SPOILER
Bel film, che sarebbe stato ancora più bello con una mezz'ora in meno :mrgreen: E' la storia di una coppia anomala, di due persone che si sono sposate in fretta e furia e che non si comprendono, anche se provano l'uno nei confronti dell'altra un sentimento forte. Lui non ha idea di come avvicinarsi a una donna, è cresciuto da solo su navi in cui ha contatti prevalentemente con altri uomini, e sempre dal punto di vista ancora più solitario di chi comanda e perciò vede gli altri con il distacco legato alla propria posizione. Lei è tutto il contrario, è una donna di mondo che ama divertirsi, e questo comportamento porta lui a pensare che lo tradisca, cosa che in realtà non si scoprirà mai, e di conseguenza a diventare un maniaco del controllo, portando lei a cercare ancora di più altri svaghi e a lasciarlo solo durante le sue licenze. Le cose peggiorano quando la convivenza diventa stabile. E' la storia di un circolo vizioso, di due persone a loro modo innamorate ma che non sanno amare o amarsi, lei lo provoca di continuo, lui la offende, momenti di passione sfrenata si alternano a litigi furiosi e rabbia cieca, portando entrambi alla distruzione senza che più si capisca chi ha dato inizio alle ostilità e perché. Solo alla fine lui scoprirà per caso che anche lei l'ha sempre amato, e il film finisce così, con la sua espressione incredula, senz'altro dovuta alla fine di lei - che lui continua a vedere in ogni dove anche se non c'è - o anche per questa scoperta?
 
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