Con questo romanzo ho aperto la VI sfida letteraria del forum,l'ho scelto perchè avevo bisogno di leggere un libro divertente e con cui svagarmi un po' dai soliti problemi personali e professionali;
l'ho trovato sì molto divertente,ma purtroppo anche a tratti noioso,quando il protagonista descrive i paesi che sorgono lungo il fiume e quando parla dei vari tipi di barca (sarà che soffro il mar di mare/fiume
).
Comunque le scene esilaranti sono parecchie,alcune di quelle che mi sono rimaste impresse sono legate a situazioni/eventi capitati a me stessa:
le previsioni del tempo che spesso non c'azzeccano :W,
i formaggi puzzolenti (io non sopporto la puzza di formaggio
aura
,
il bricco che non bolle se lo stai a guardare(è vero!),
il cane che arretra di fronte al gatto (mi è capitato di assistere a tale scena),
lo zio che per appendere un quadro mobilita tutta la famiglia e alla fine manco ci riesce.
Le battute presenti nel libro mi hanno ricordato molto quelle dei fratelli Marx,ma anche le gags di Stanlio e Ollio.Sicuramente ne avranno tratto un film,ma non credo che lo vedrò,perchè ho preferito immaginare le situazioni comiche dei protagonisti.
Mi è venuto da fare anche un confronto con Jacques le fataliste di Rosseau (letto durante la sfida lett precedente) per il passaggio da avvenimenti del presente a narrazione di avvenimenti del passato.
Riporto un paio di citazioni che ho sottolineato:
"C'è chi ha quello che non vorrebbe avere,e c'è chi vorrebbe avere quello che a quel tale non interessa."
"Occhio non vede,cuore non duole;è un detto che si può adattare anche allo stomaco."