Kubrick, Stanley – Arancia meccanica

Gian

New member
l'ho visto qualche anno fa e mi piacque, anche se c'è troppa violenza per i miei gusti...in ogni caso è formidabile la capacità di Kubrick di far trasportare le immagini dalle musiche, è tutta una grande coreografia.
 

moroelisa

New member
L'uomo deve poter scegliere tra bene e male, anche se sceglie il male. Se gli viene tolta questa scelta egli non è più un uomo, ma un'arancia meccanica. (Stanley Kubrick).

più chiaro di così ;)
 

zolla

New member
Uno dei grandi capolavori di Kubrik,un film disturbante che porta il già notevole libro di Burgess ancora più in alto. Violento ma assai profetico,straordinariamente marcato dall'incredibile colonna sonora,col favoloso linguaggio commistione di russo e inglese risulta un film pieno di trovate originali.La violenza di Alex e su Alex,lo stato che manipola al punto di ridurre un delinquente a un vegetale incapace di reagire,gli spunti sono molteplici per riflessioni di lungo respiro. Per me imprescindibile in ogni cineteca che si rispetti.
 

battitodimani

New member
la mi sensazione è stata quella di calarmi nei panni del personaggio...finito il film avevo voglia di spaccare qualcosa!:paura:

...passato subito però...

gran capolavoro
 

Mizar

Alfaheimr
E' un bel film: purtroppo pochi sono i dubbi. Tuttavia preferisco altro Kubrick.
Considero Clockwork una pellicola intimamente morale. E' quasi una Bildung :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Arduo per me commentare questo film, rivisto dopo tantissimi anni in cui avevo evitato la visione prorio per l'impressione angosciante che mi aveva lasciato. E' un film che non ha pietre di paragone, nè prima nè dopo. Geniale per quanto riguarda tutto l'impianto cinematografico e l'impatto visivo è forte sia nella prima parte, quella della violenza istintuale che nella seconda parte, quella della violenza istituzionale, le due violenze non sono che il contraltare dell'altra. Non c'è possibilità di scampo alla violenza, legata a tutti i tipi di relazione e a tutte le situazioni, anche la parte più profonda, quella che viene ad esempio toccata dalla musica, scatena violenza, demolendo anche la famosa citazione da Don Chisciotte: "Signora, dove c'è musica non può esserci nulla di cattivo."
 

dakota

New member
l'ho rivisto da poco, beccato per caso su un canale:
tutta quella violenza che mi aveva scioccata la prima volta non ha avuto più effetto...
rimane solo la genialità del regista che io adoro!

secondo è un film cult che tutti dovrebbero vedere prima o poi!
 

Kelly

alienato
Oh eccomi qua, come visione certamente d'impatto: visto in classe 10 anni fa, ma allora la presi in ridere e battutine.
Senza orologio vissuto la Domenica sera in modo tranquillo e quelle 2:11' e un silenzio come amico, totale assorbimento.






La musica di Bethoven padrona del film con leggerezza e disinvoltura accompagna le scene più frizzanti e cruenti, appunto come per i 4 malefici Drughi eran le loro azioni: una bella serata.

Da LOLITA in poi la figura umana è portata in alto come un Calice di Champagne, ma questo ARANCIA MECCANICA ne colora, sfuma, evidenzia gli aspetti più viscidi contro ogni moralità Cristiana.
La faccia di ALEX è un capolavoro, con sua ogni azione, tratti somatici del viso quasi riluttanti alla vista.

E' uno di quei film speciali, KUBRICK più che regista è poeta drammaturgo.
 

Gian

New member
Oh eccomi qua, come visione certamente d'impatto: visto in classe 10 anni fa, ma allora la presi in ridere e battutine.
Senza orologio vissuto la Domenica sera in modo tranquillo e quelle 2:11' e un silenzio come amico, totale assorbimento.






La musica di Bethoven padrona del film con leggerezza e disinvoltura accompagna le scene più frizzanti e cruenti, appunto come per i 4 malefici Drughi eran le loro azioni: una bella serata.

Da LOLITA in poi la figura umana è portata in alto come un Calice di Champagne, ma questo ARANCIA MECCANICA ne colora, sfuma, evidenzia gli aspetti più viscidi contro ogni moralità Cristiana.
La faccia di ALEX è un capolavoro, con sua ogni azione, tratti somatici del viso quasi riluttanti alla vista.

E' uno di quei film speciali, KUBRICK più che regista è poeta drammaturgo.

probabilmente questo è un film che dovrebbe lasciare lo spettatore disgustato, e invece piace, attira, è strano.
 

Kelly

alienato
No no, riprenderlo ora da cittadino del mondo mette la pelle d'oca, scene che non hanno paragoni, ma forse un occhio alla realtà KUBRICK già l'aveva buttato.
Merita la parola CAPOLAVORO solo per la fabbricazione dell'idea: avrei tanto da dire, ma sapete leggermi nel pensiero.



Bello per me è SPADA NELLA ROCCIA.... :mrgreen:
 

SALLY

New member
Anchio l'ho visto tanti anni fà,e non sono più riuscita a guardarlo :OO
Ci ho riprovato,ma niente da fare!
Forse è per questo che è considerato un capolavoro,perchè non lascia certo indifferenti...
...è l'unico film di Kubrick che non mi piace.:mrgreen:
 

wiktor

Member
è interessante leggere i commenti,soprattutto di quelli che l hanno visto prima e adesso (soprattutto per me che sono un pigro e non mi va si scrivere commenti o critiche di poco piu di qualche riga:D)
quando lo vidi io avevo ventanni neanche, mi piacque ma mi fece anche sorridere (a quell eta la violenza nei film sembra finta rivisto qualche anno fa ,direi agghiaccainte e avanti 10 anni rispetto al genere
10 e lode
 

Denni

New member
Lo inizia a vedere e a quasi metà del film staccai improvvisamente la tv. Non era la solita paura che provavo per i film horror, ero veramente terrificata e inorridita da ciò che voleva rappresentare.Ma l'attrazione ebbe la meglio perchè dopo un quarto d'ora tornai davanti alla tv e continuai il film. Bè mi è piaciuto un sacco. Mi ha incantato! Magari anche in maniera brutale in alcuni passaggi, ma mi ha incantato. Un unione fra cinema e musica spettacolare, sembrava nata per quel film mentre lo guardavo. Inquadrature spettacolari e attore fantastico secondo me. Perciò un film SPETTACOLARE. Da vedere assolutamente!
 

LowleafClod

e invece no
L'uomo deve poter scegliere tra bene e male, anche se sceglie il male. Se gli viene tolta questa scelta egli non è più un uomo, ma un'arancia meccanica. (Stanley Kubrick).

più chiaro di così ;)

Esattamente, più chiaro di così non si può! Il film oltre che parlare dell'ultraviolenza, esercitata dal gruppo di Alex, parla anche della violenza esercitata dallo stato nei confronti dell'essere umano. A qualcuno, buono o cattivo che sia, viene fatto un intervento simile a quello che subisce il protagonista, cioè gli viene tolta la facoltà di poter scegliere e pensare liberamente, l'unica cosa che invece nella vita non ci dovrebbe mai essere negata.
Per le proprie scelte e azioni, si può finire in prigione e privati della libertà fisica, ma mai potranno togliere la libertà di scelta e di pensiero.

Per me questo film è una chiara denuncia ai lavaggi del cervello, perciò penso sia da non perdere!
 

Athana Lindia

Πάντα ρει
Oooooohhh, e finalmente dopo tanti anni che mi dicevano di guardare questo film... l'ho visto! Meglio tardi che mai :mrgreen:
L'ho trovato crudo e d'impatto, mi piaceva un sacco il contrasto tra la musica e la scena trasmessa. Il finale mi ha lasciata leggermente a bocca asciutta. Il personaggio di Alex mi ha catturata parecchio. Molti mi dicevano che alcune scene erano molto violente, ma ho resistito fino alla fine :paura: sicuramente non è un film che passa inosservato: o piace o non piace.
 

Grantenca

Well-known member
Ho letto sia il libro che visto il film. Certo Kubrik qui dimostra tutta la sua genialità. C'è un impatto emotivo notevole ad ogni scena, dall'inizio alla fine. Per quanto riguarda il messaggio che il film vuole trasmettere mi sembra molto difficile da decifrare. Però il finale, che quasi trasforma un feroce delinquente in un martire della società moderna, è molto inquietante.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Spoiler

Guardare questo film, e poi ripensarci, è come entrare in un circolo vizioso da cui è impossibile uscire. Violenza chiama violenza e qui ce n'è per tutti. Alex è carnefice? Senz'altro, ci sono forse dubbi? Alex è una vittima? Anche qui non ci sono dubbi, vittima di chi? Troppo banale dire "del sistema"? Forse è proprio questo "sistema" che genera mostri come lui, antisistema per eccellenza nel modo più negativo, ma che dico? spaventoso, terrificante...poi pronti in un batter d'occhio (be', non proprio :mrgreen:) a piegarsi ad esso? Ciò che veramente inquieta di questo film - ma forse è anche qui che sta il capolavoro - è, secondo me, il perfetto equilibrio tra la mostruosità delle scene violente e la musica celestiale, l'atmosfera quasi sognante, di piacere, che le accompagna. Perché il regista ci fa vedere il tutto con gli occhi di Alex, Alex il mostro all'inizio, Alex la vittima poi - eccetto nell'ultima parte, quando Alex, ormai plagiato, non ha più una vera volontà - ed è questo che, soprattutto agli occhi di un adolescente, può farlo sembrare un inno alla violenza. Sono contenta di averlo visto da adulta, diversamente mi avrebbe lasciato sotto choc.
 

Marzati

Utente stonato
Di questo film ne ho tanto sentito parlare, e tanto mi affascinava, non so per quale arcano motivo io l’abbia visto solo adesso. Che dire, è un film che non può non colpire, nel bene e nel male. Quella che viene descritta mi pare essere una società dolorosa, sbagliata, violenta, corrotta che non lascia spazio ad altro che a se stessa. Ne derivano politici che pensano al mantenimento della propria posizione, scavalcando tutti; ci sono dei genitori che non capiscono il figlio e probabilmente non lo sanno fare; c’è la polizia che cade nelle stesse nefandezze di chi arresta; e c’è Alex e quelli come lui, parte della società, che sono sia vittima che carnefice. In questo violento inno alla pochezza e alla desolazione della società vengono narrate le contraddizioni della nostra epoca. Geniali le tante piccole trovate come il latte+, il particolare linguaggio impiegato, i costumi che contribuiscono a quel senso di stranezza e fastidioso distacco che aleggia in tutto il film.
Per quanto concerne la violenza, sì: c’è, e si fa sentire, si scarica e incita anche lo spettatore, forse perché in tutti noi c’è un po’ della malattia di Alex. Bisogna anche dire che, però, temevo qualcosa di ancor più violento, invece la realtà di oggi ci abituato a molto peggio, basti pensare a quanto poco fa avvenuto in America, con quel povero vecchietto freddato inutilmente e insensatamente, quella sarebbe potuta essere tranquillamente una scena di questo film.
Riassumendo, in questo ritratto della società si sentono e vedono e provano gli errori e le contraddizioni che sono tipici della vita di oggi.
 
Alto