Roberts, Gregory David - Shantaram

velmez

Active member
come volevasi dimostrare parlare con te è come parlare con un muro :W
quello che ti contestavo è proprio il fatto che tu dichiari "preparato a tavolino" un libro che è una registrazione perfetta della vita indiana!
e, in ogni caso, dato che sei l'unico ad avere un giudizio così negativo su questo libro, dovresti evitare di dare del mendace a tutti gli altri...
 

Dory

Reef Member
Per la mia personaleesperienza di lettore onnivoro, posso affermare con assoluta certezza che alcuni capolavori della letteratura sono noiosi e pedanti, mentre libri ben scritti, anche se non capolavori, sono molto coinvolgenti e ti lasciano qualcosa di buono, che sia pure una semplice emozione.
Per cui anche un libro che non aspira ad essere citato nei libri di scuola nei secoli dei secoli ha la sua dignità e funzione e non è assolutamente da disprezzare.
Shantaram è un libro magnifico e molto ben scritto, posso rispettare l'opinione di Des, ma non la condivido, e sopratutto non condivido il fatto che lui lo disprezzi anche perché Roberts ha avuto dei cattivi trascorsi. Ribadisco che dei suoi errori si è pentito, ha pagato, e ora è un uomo rispettabile, onesto e migliore di molte persone che magari non hanno mai commesso illeciti, ma non hanno comunque un briciolo di compassione e umanità.
 

darida

Well-known member
lettrice onnivora a rapporto :mrgreen:

Vorrei fare questa semplice considerazione:
Senza nulla togliere ai capolavori della letteratura -se non in qualche caso delle noiosissime e legittime ragnatele :mrgreen:- cosa ha a che vedere questo con i contemporanei? non capisco la ragione di questo continuo confronto con due mondi diversi, forse dovrebbero smettere di produrre? certo in qualche caso non sarebbe una cattiva idea :wink: ma questo vale anche per alcuni autori del passato, solo che a loro non possiamo piu' chiedere di cambiare mestiere.
"Fuori" e' pieno di giovani autori talentuosi, originali e arguti, a loro va tutta la mia simpatia :D
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
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ayuthaya

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allora, vediamo se riesco (per questioni di tempo) a dire la mia...
l'inghippo (anche se Des non se ne rende conto) dipende proprio dal fatto che l'oggetto di questo libro (che cmq secondo me non è un capolavoro) è l'India. Il "pericolo" è causato dal filo sottilissimo (troppo sottile) che separa la realtà indiana dal rischio di una sua (potenziale) mistificazione!

Mi spiego con un esempio: quando ho visto The millionaire, mi è piaciuto (e commosso... perchè vergognarmene?) molto, però allo stesso tempo mi sono resa conto che, se non fossi stata in India, non l'avrei apprezzato allo stesso modo perchè cmq è farcito da una dose eccessiva di sentimentalismi e clichè che, se non avessi saputo -come sapevo!- che spesso e volentieri corrispondevano DAVVERO a ciò che è l'India, avrebbero finito per nausearmi...
Il punto è che l'India è proprio così!!! E, tanto per dirne una, il personaggio di Prabaker è verosimilissimo, anche nelle sue battute apparentemente scontate, nella sua figura quasi caricaturale...! Non è frutto di un'operazione commerciale creata ad arte (almeno non in questo!)!!!

Poi, ripeto, per quanto mi riguarda, il libro mi ha leggermente deluso, soprattutto in termini di trama e di "contenuti"... però è indubbio che Roberts sia riuscito -soprattutto nella prima parte- a disegnare un affresco vivace e realistico dell'impatto che l'universo indiano esercita in chi lo vive per la prima volta...
 

Dory

Reef Member
Ayuthaya, ma Prabaker non è 'verosimile', Prabaker è una persona realmente esistita! Shantaram è un'autobiografia, tutti i personaggi sono persone reali. E' anche vero che la storia è un po' romanzata, per ammissione dello stesso Roberts, ma è normale che, trattandosi di persone realmente esistenti, certo non ha messo i veri nomi e ha dovuto necessariamente "romanzare" qualcosa.
 
Ho trovato questo romanzo così coinvolgente che l'ho divorato in tre giorni ... non mi importava di mangiare, di dormire, di uscire ... per quanto mi riguarda, ha assolto il suo compito alla perfezione, ossia è riuscito a emozionarmi e farmi sentire partecipe del racconto, come se quelle persone le avessi conosciute, come se avessi vissuto sulla mia pelle le sue esperienze.
In fondo, ognuno di noi può riconoscersi in qualcosa perchè Shantaram è la storia di tutti noi, e parla delle incertezze dell'amore, del valore dell'amicizia, dell'onore e del tradimento, di come sia facile perdere la strada e di cosa costa ritrovarla, di quanto sia importante guardarsi allo specchio e riconoscersi e affrontare i propri demoni.

Non lascerà mai lo scaffale della mia libreria.
 

Nidice

New member
Mi sto divertendo un mondo a leggere le vostre discussioni. :HIPP
Guardando il lato matematico delle cose ( :mrgreen: ) il libro suscita in me molto interesse perchè è la prima volta che ne vedo uno con 13 voti a 5 ma ben 3 a 1. Sono sicuro che non lo leggerò mai ma sarei curioso. ;)

-Niccolò
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Mi sto divertendo un mondo a leggere le vostre discussioni. :HIPP
Guardando il lato matematico delle cose ( :mrgreen: ) il libro suscita in me molto interesse perchè è la prima volta che ne vedo uno con 13 voti a 5 ma ben 3 a 1. Sono sicuro che non lo leggerò mai ma sarei curioso. ;)

-Niccolò

E fai bene! :D Se dai retta a quel che ho scritto io, sei certo di non perderti nulla.. ;) E tieni sempre conto che quando giudico non tengo conto del lato "commozione" (a mio parere un malus enorme che ottenebra la mente del 90% di chi recensisce :D )
 
E fai bene! :D Se dai retta a quel che ho scritto io, sei certo di non perderti nulla.. ;) E tieni sempre conto che quando giudico non tengo conto del lato "commozione" (a mio parere un malus enorme che ottenebra la mente del 90% di chi recensisce :D )


Ciao Des Esseintes , a.k.a. "uomo che non deve chiedere mai" :mrgreen:

Se non tieni conto dell'emotività quando leggi, di cosa tieni conto? Non dirmi che leggi come un ragioniere ...

Se leggo un romanzo drammatico, mi aspetto di percepirne la forza emozionale.
Se leggo un thriller, mi aspetto che mi tenga in sospeso.
Se leggo un horror, mi aspetto che mi angosci.


Solo quando leggo saggi non provo nulla, perchè leggo per assimilare nozioni.
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Ciao Des Esseintes , a.k.a. "uomo che non deve chiedere mai" :mrgreen:

Se non tieni conto dell'emotività quando leggi, di cosa tieni conto? Non dirmi che leggi come un ragioniere ...

Se leggo un romanzo drammatico, mi aspetto di percepirne la forza emozionale.
Se leggo un thriller, mi aspetto che mi tenga in sospeso.
Se leggo un horror, mi aspetto che mi angosci.


Solo quando leggo saggi non provo nulla, perchè leggo per assimilare nozioni.

Che mi tocca leggere.. :D
Sarò buono, ti rispondo ;) : troppo facile commuovere, un bel libro (come anche un film), mi deve far riflettere!!! Sennò va nel mucchio robaccia, come questo.. ;) (se leggi il mio commento la pagina prima ne avrai la conferma).
Odio quando dicono di un film/libro: "commuovente", perchè significa che è pieno di "niente" ;)
 

pigreco

Mathematician Member
Che mi tocca leggere.. :D
Sarò buono, ti rispondo ;) : troppo facile commuovere, un bel libro (come anche un film), mi deve far riflettere!!! Sennò va nel mucchio robaccia, come questo.. ;) (se leggi il mio commento la pagina prima ne avrai la conferma).
Odio quando dicono di un film/libro: "commuovente", perchè significa che è pieno di "niente" ;)

Non è bello leggere "sarò buono, ti rispondo"; si percepisce un senso di superiorità (supposta chissà in base a cosa non conoscendo chi siamo e che formazione abbiamo) che un po' disturba. Se ci si sente troppo superiori forse non vale la pena di mescolarsi con la massa...

venendo alla risposta, non è tutto bianco o tutto nero; un libro può far riflettere e commuovere allo stesso tempo ("Se questo è un uomo", "La storia" ne sono due esempi clamorosi). Una lettura che oltre a far riflettere non trasmette emozioni è una lettura un po' sterile, siamo fatti di cervello ma anche di anima, un'anima sensibile che unita alla carne ci fa stringere lo stomaco, uscire le lacrime e fare una serie di cose che la ragione da sola non consente. Che poi ci siano libri e film che con argomenti facili hanno solo l'intento di stimolare sentimenti nel lettore/spettatore senza avere una sostanza profonda sono d'accordo con te (mi viene in mente "La stanza del figlio" di Moretti...). Essere un buon lettore vuol dire anche saper distinguere queste evenienze. Non mi pronuncio nello specifico di questo libro perchè non l'ho letto :)
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Non è bello leggere "sarò buono, ti rispondo"; si percepisce un senso di superiorità (supposta chissà in base a cosa non conoscendo chi siamo e che formazione abbiamo) che un po' disturba. Se ci si sente troppo superiori forse non vale la pena di mescolarsi con la massa...

Ma l'ho scritto col sorriso, la faccina l'ho messa appositamente!! Deve esser presa con leggerezza quell'affermazione, non come dimostrazione di boria! ;) Sono certo che una con un bell'avatar come il suo (che io conosco moooolto bene) l'ha inteso nella maniera giusta! :D
 

Dory

Reef Member
Se non tieni conto dell'emotività quando leggi, di cosa tieni conto?

Se leggo un romanzo drammatico, mi aspetto di percepirne la forza emozionale.
Se leggo un thriller, mi aspetto che mi tenga in sospeso.
Se leggo un horror, mi aspetto che mi angosci.


Solo quando leggo saggi non provo nulla, perchè leggo per assimilare nozioni.

Io mi commuovo pure con i saggi!!! :W
Sono un caso disperato!! :(
:mrgreen:

Comunque, un libro che fa riflettere e commuove anche, è una bomba! E' il libro perfetto! Come Shantaram, per esempio. :wink:
 

Nidice

New member
Non sto capendo i vostri ragionamenti, cioè per me un libro che fa riflettere mi trasmette sempre anche delle emozioni forti, anche perché lo stesso far riflettere è un emozione molto bella, o no?

-Niccolò
 

Dory

Reef Member
Non sto capendo i vostri ragionamenti, cioè per me un libro che fa riflettere mi trasmette sempre anche delle emozioni forti, anche perché lo stesso far riflettere è un emozione molto bella, o no?

-Niccolò

Seguire un bel ragionamento è davvero emozionante, quindi ti approvo in pieno.
Il problema di Des è che questo libro non ha stimolato le sue cellule cerebrali, e quindi lo definisce piatto da quel punto di vista.
Però, detto fra noi, secondo me qualche lacrimuccia l'ha versata :wink:
 
Ma l'ho scritto col sorriso, la faccina l'ho messa appositamente!! Deve esser presa con leggerezza quell'affermazione, non come dimostrazione di boria! ;) Sono certo che una con un bell'avatar come il suo (che io conosco moooolto bene) l'ha inteso nella maniera giusta! :D

Grazie per il complimento sull'avatar, non l'ho scelto a caso, come non scelgo a caso i libri, perché a mio parere il caso non esiste :cool:

Tornando a noi,

il bello dei libri è che ciò che suscitano è moooooolto personale.
Per me, non può esistere un libro che mi emozioni senza farmi riflettere, perché l'emozione è strettamente connessa a ciò che il libro mi sta insegnando, o meglio donando in quel momento. Guarda caso certi libri mi sono arrivati tra le mani esattamente nel momento della mia vita in cui era giusto leggerli.

E' anche vero che ci sono libri scritti ad hoc per vendere due soldi facendo leva sull'emotività, (vale anche per i programmi della D'Urso), sulla morbosità o l'insoddisfazione sessuale (ad esempio 50 sfumature di grigio) ma ovviamente non li prendo neppure in considerazione.

Ci tengo a sottolineare che per emotivo non intendo solamente che ti fa commuovere, ma che sia capace di suscitare emozioni, sensazioni, e può essere anche rabbia, angoscia, serenità, distacco, apatia, eccitazione e chi più ne ha più ne metta.
 
Letto anni fa in pochissimi giorni . Il più bel libro che abbia incontrato.
Una storia di cui mi sono entrati dentro i personaggi . Come fossero tutti amici . E li ricordo tuttora con affetto .
Incredibile . Scrittura fluida ma elaborata . Meraviglioso ... il difficile è averlo come termine di paragone per successive letture . Consiglio il seguito
 
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