Mary70
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MODENA CITY RAMBLERS, “ONDA LIBERA”
Il nuovo disco è l’undicesimo capitolo discografico dell’ormai quasi ventennale storia
della band emiliana. Si compone di dodici canzoni, scritte, arrangiate e prodotte dagli
stessi Ramblers, che, per le registrazioni, effettuate presso la consueta “base” dello
studio Esagono di Rubiera (RE), fanno quasi tutto da soli, avvalendosi della
collaborazione alle fisarmoniche e tastiere di Leonardo Sgavetti (in tour con la band
dall’anno precedente) e di pochi altri contributi esterni.
Già dal titolo si evince un chiaro richiamo a quello che è il tema dominante del
lavoro: il concetto di libertà, interpretato a seconda delle canzoni nelle sue
declinazioni più individuali o collettive. Mai come in questi tempi questa parola
echeggia e rimbalza sulle bocche di tutti, svilita, strumentalizzata, svuotata di valore
intrinseco nel suo essere piegata all’uso e consumo della propaganda mediatica,
politica e militare. I Ramblers si confrontano con questo concetto e scendono in
profondità, tra le piccole grandi schiavitù e i guizzi di libertà che animano e
condizionano i sentimenti, gli affetti, le idee e i sogni di noi tutti e le utopie, le
conquiste, i valori ma anche le mistificazioni e i pesanti condizionamenti che, come
società, viviamo e accettiamo o subiamo.
Il disco alterna momenti di grande carica a dolci ballate, ritmi reggae e tzigani, valzer
e sei ottavi tra Irlanda e meridione d’Italia, con sonorità che sono ormai classiche
della musica targata MCR. È soprattutto la componente legata ai suoni della
tradizione italiana, specie tarantella e tammurriata, a risultare in questo nuovo lavoro
particolarmente evidente, caratterizzando il disco come quello più carico di
riferimenti al nostro patrimonio di musica popolare.
L’uso del dialetto emiliano, da sempre una delle soluzioni espressive della band, si
affianca poi nella title track a quello partenopeo, con una unione di lingue ed accenti
che ribadisce come per la band, nelle differenze e nella varietà espressiva, si possano
trovare le occasioni per accostare culture e abbattere confini, più che dividere.
Le voci di Betty e Dudu si alternano nelle varie tracce, assieme ad alcuni episodi di
natura più corale, interpretando testi talvolta diretti e immediati, altre volte poetici e
metaforici, che si vanno sempre ad inserire nell’alveo della tradizionale scrittura
militante e sognatrice dei MCR.
Per la prima volta i Ramblers si assumono in toto anche la realizzazione della
componente grafica del cd, sulla cui copertina compaiono, tra le righe di una bandiera
che rimanda per foggia e cromatismi a quella di molte nazioni americane a cominciare
dagli USA, ma che non è nessuna di esse, i primi articoli della Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani, di cui si è appena celebrato il sessantesimo anniversario.
Bellissimo il nuovo cd dei Modena, come quelli che lo hanno preceduto, d'altronde!:YYTUNZZZ