sun
b
Per me è stato il più bel romanzo storico che abbia letto e infatti prima o dopo lo rileggerò .
lo consiglio vivamente
In questo libro, costato anni di lavoro e di ricerca, il misterioso Luther Blissett, nome multiplo sotto il quale agisce un nucleo di destabilizzatori del senso comune, molto presente e attivo sulle reti telematiche, ha per la prima volta affrontato la forma romanzo. "Omnia sunt communia!", tutte le cose sono di tutti: il grido che aveva terrorizzato i principi tedeschi nelle rivolte contadine guidate da Thomas Muntzer risuona ancora sulle labbra degli sconfitti giustiziati dopo la disfatta di Frankenhausen del 1525. Ma chi ha spinto Thomas Muntzer all'avventurismo estremo? Chi scrive a Pietro Carafa, emissario del papa, lettere in cui gli consiglia, per contenere la rivolta, di allearsi con il maggiore nemico di Roma?
Il libro narra del viaggio compiuto attraverso l'Europa da un anabattista radicale, nella prima metà del XVI secolo, durante il quale prende parte a vari movimenti e sollevazioni che sono conseguenza della riforma protestante. Il racconto copre un arco di tempo di 30 anni, durante i quali il protagonista, che cambia molti nomi nel corso della storia, combatte nella guerra dei contadini a fianco di Thomas Muntzer, quindi partecipa alla Ribellione di Munster, per poi trovare rifugio ad Anversa e infine a Venezia. In tutte le situazioni in cui si trova coinvolto, il protagonista trova schierata dalla parte avversa la sua nemesi, il fantomatico Q, una spia al servizio del cardinale cattolico Giovanni Pietro Carafa. Pur non essendosi mai affrontati direttamente in precedenza, i due arriveranno ad uno scontro finale.
Una lettura politica di Q sostiene che la vicenda è un'allegoria della situazione europea dopo lo spegnersi dei movimenti di protesta nati con il Sessantotto e attivi negli anni settanta. Quel che la controriforma fu per le chiese radicali e rivoluzionarie del primo Cinquecento, il reaganismo, il neoliberismo e il pensiero neoconservatore sono stati per le utopie controculturali di ogni tipo fiorite dall'Estate dell'amore del 1967 e dal Maggio parigino. Per questo gli stessi membri del collettivo Luther Blissett/Wu Ming hanno descritto il romanzo come un manuale di sopravvivenza.
Altri hanno fatto notare che Q è sostanzialmente un romanzo storico di stampo avventuroso, prossimo a Salgari più che ad autori di spessore ideologico e letterario. E senz'altro il romanzo ha il classico ritmo incalzante della storia d'avventura, inclusa una certa stereotipicità dei personaggi.
lo consiglio vivamente
In questo libro, costato anni di lavoro e di ricerca, il misterioso Luther Blissett, nome multiplo sotto il quale agisce un nucleo di destabilizzatori del senso comune, molto presente e attivo sulle reti telematiche, ha per la prima volta affrontato la forma romanzo. "Omnia sunt communia!", tutte le cose sono di tutti: il grido che aveva terrorizzato i principi tedeschi nelle rivolte contadine guidate da Thomas Muntzer risuona ancora sulle labbra degli sconfitti giustiziati dopo la disfatta di Frankenhausen del 1525. Ma chi ha spinto Thomas Muntzer all'avventurismo estremo? Chi scrive a Pietro Carafa, emissario del papa, lettere in cui gli consiglia, per contenere la rivolta, di allearsi con il maggiore nemico di Roma?
Il libro narra del viaggio compiuto attraverso l'Europa da un anabattista radicale, nella prima metà del XVI secolo, durante il quale prende parte a vari movimenti e sollevazioni che sono conseguenza della riforma protestante. Il racconto copre un arco di tempo di 30 anni, durante i quali il protagonista, che cambia molti nomi nel corso della storia, combatte nella guerra dei contadini a fianco di Thomas Muntzer, quindi partecipa alla Ribellione di Munster, per poi trovare rifugio ad Anversa e infine a Venezia. In tutte le situazioni in cui si trova coinvolto, il protagonista trova schierata dalla parte avversa la sua nemesi, il fantomatico Q, una spia al servizio del cardinale cattolico Giovanni Pietro Carafa. Pur non essendosi mai affrontati direttamente in precedenza, i due arriveranno ad uno scontro finale.
Una lettura politica di Q sostiene che la vicenda è un'allegoria della situazione europea dopo lo spegnersi dei movimenti di protesta nati con il Sessantotto e attivi negli anni settanta. Quel che la controriforma fu per le chiese radicali e rivoluzionarie del primo Cinquecento, il reaganismo, il neoliberismo e il pensiero neoconservatore sono stati per le utopie controculturali di ogni tipo fiorite dall'Estate dell'amore del 1967 e dal Maggio parigino. Per questo gli stessi membri del collettivo Luther Blissett/Wu Ming hanno descritto il romanzo come un manuale di sopravvivenza.
Altri hanno fatto notare che Q è sostanzialmente un romanzo storico di stampo avventuroso, prossimo a Salgari più che ad autori di spessore ideologico e letterario. E senz'altro il romanzo ha il classico ritmo incalzante della storia d'avventura, inclusa una certa stereotipicità dei personaggi.
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