Apart
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Side one
1. "Where the Streets Have No Name" 5:38
2. "I Still Haven't Found What I'm Looking For" 4:38
3. "With or Without You" 4:56
4. "Bullet the Blue Sky" 4:32
5. "Running to Stand Still" 4:18
Side two
6. "Red Hill Mining Town" 4:54
7. "In God's Country" 2:57
8. "Trip Through Your Wires" 3:33
9. "One Tree Hill" 5:23
10. "Exit" 4:13
11. "Mothers of the Disappeared" 5:12
The Joshua tree
(1987)
The Joshua tree è un cammino, all’interno dell'America, delle sue ambivalenze, quando da un lato, apertamente, vende il suo infallibile American dream, dall’altro, di nascosto, agisce di violenza e di sopraffazione nei confronti di chi non si allinea alla sua politica. The Joshua tree, però, non vuole essere soltanto un disco di protesta: punta all’animo, al profondo: ci si guarda dentro, si rifilette su di sé, sulla propria condotta, si guarda ai propri errori, con l’obiettivo e la speranza di cambiare, di migliorarsi, aperti al possibile. E all’impossibile, quando il traguardo diventa Dio. E’ un disco di elevazione spirituale, dall'impatto straordinario, che mescola sapientemente gioia e malinconia, che non smetterà mai di risuonare nella propria vita. Etereo. Eterno. Il disco più bello degli U2. Il punto più alto. Al ventiseiesimo posto nella classifica, stilata da Rolling Stone, dei 500 album più belli della storia del rock.
1. "Where the Streets Have No Name" 5:38
2. "I Still Haven't Found What I'm Looking For" 4:38
3. "With or Without You" 4:56
4. "Bullet the Blue Sky" 4:32
5. "Running to Stand Still" 4:18
Side two
6. "Red Hill Mining Town" 4:54
7. "In God's Country" 2:57
8. "Trip Through Your Wires" 3:33
9. "One Tree Hill" 5:23
10. "Exit" 4:13
11. "Mothers of the Disappeared" 5:12
The Joshua tree
(1987)
The Joshua tree è un cammino, all’interno dell'America, delle sue ambivalenze, quando da un lato, apertamente, vende il suo infallibile American dream, dall’altro, di nascosto, agisce di violenza e di sopraffazione nei confronti di chi non si allinea alla sua politica. The Joshua tree, però, non vuole essere soltanto un disco di protesta: punta all’animo, al profondo: ci si guarda dentro, si rifilette su di sé, sulla propria condotta, si guarda ai propri errori, con l’obiettivo e la speranza di cambiare, di migliorarsi, aperti al possibile. E all’impossibile, quando il traguardo diventa Dio. E’ un disco di elevazione spirituale, dall'impatto straordinario, che mescola sapientemente gioia e malinconia, che non smetterà mai di risuonare nella propria vita. Etereo. Eterno. Il disco più bello degli U2. Il punto più alto. Al ventiseiesimo posto nella classifica, stilata da Rolling Stone, dei 500 album più belli della storia del rock.
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