Santo Stefano Belbo è il paese di Pavese, descritto benissimo ne' La luna e i falò.
"Un paese ci vuole, non fosse altro che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.
A causa della mia ignoranza devo giocoforza affidarmi alle traduzioni. E ti dirò, a meno che non sia fatta con i piedi, non riesco ad accorgermi se c'è qualcosa che non quadra. Il mio sogno sarebbe quello di leggere Dickens in lingua, magari in un'altra vita lo realizzerò.
Rendere in modo geniale nella mia lingua quello che un autore ha scritto in un'altra non è una cosa malvagia.
Però forse hai ragione tu. La traduzione dovrebbe essere un'altra cosa.
Grazie dei link e della spiegazione.
Tornando alla domanda del mio post, cosa ne pensi delle traduzioni di Cesare Pavese?