La Grand Armee' come" necessita' "
L'interpretazione della Grand Armee' di Luigi Migliorini rivela uno storico profondo, sensibile, attento.
Scevro dai pregiudizi pacifisti, scevro da quella monotona retorica moralistica, Miglioni concentra sullo sfondo dell'Impero Napoleonico la guerra come necessita' non solo politica, sociale, ma come necessita' esistenziale. Il momento Napoleonico e' un momento storico romantico: il passato e l'Antico ( Roma Imperiale) sono i riferimenti piu' fissi di tutto il periodo francese che corre tra il 1790 e il 1812.
Questo periodo ricco di un nuovo linguaggio ( repubblica, eguaglianza, liberta', abbattimento della monarchia aristocratica, rivalutazione popolare, insomma la grande Rivoluzione Francese popolare/ borghese) ha comunque nella sua manifestazione una trasformazione inverosimile, per certi versi incredibile: la rivoluzione si trasforma in una presa Imperiale, in una nuova fondazione.
Spirito di questo capovolgimento e' lo stesso destino individuale di Napoleone ( un forte io soggettivo) incarnato in un quadro generale - la Grand Armee'- che ha qualcosa di mistico e unico: un coro all'unisono, di un io che non e' piu' quello del singolo, ma quello di un gruppo, di un insieme, di un noi.
La Grand Armee' e' lo stesso popolo della rivoluzione; la Grand Armee' e' la manifestazione piu' alta di tutto il periodo Imperiale dell'era Napoleonica; e' la forma organizzata idealmente del popolo,
disciplinato, organizzato, fortemente volitivo in un'unita' d'intenti identica e comune per tutti. La Grand Armee' e' il simbolo del concetto di " sacrificio" del singolo individuo in nome dell'idea di tutti.
Non per niente Migliorini, con grande acume, sostiene che Waterlo viene solo nel momento che la Grand Armee' - intesa non come esercito , ma come unita' popolare - smette di essere unita' per ridiventare popolo dei singoli.
Napoleone e l'incarnazione di un senso vitale filosofico in Stendhal si rivelano anche nelle pagine del Rosso e il Nero. Cosa leggeva , in soffitta, Julian Sorel?
Stendhal fece di tutto per seguire la Grand Armee', ma non era un soldato, e fu quasi una tragicommedia....
Chissa' cosa avrebbe pensato un Massena a vedere il nosto comune amico cosi' impacciato?
