Fantastica idea Spilla! In bocca al lupo!
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L'idea di questo Diario di Lettura nasce dal desiderio, che ho spesso provato (e penso non solo io) di commentare un libro e di discuterne via via che procede la lettura, pur in assenza di un minigruppo.
Così, mentre io leggerò l'Orlando Furioso, chi vorrà potrà intervenire con riflessioni, osservazioni, ricordi scolastici... pensieri in libertà purché attinenti al libro di cui si sta parlando.
E, magari, qualcuno potrebbe unirsi alla lettura solo di un canto o dell'episodio in cui Astolfo va sulla luna
Oppure, beh...passate per darmi una pacca sulla spalla e a farmi un saluto, così sarà più facile arrivare in fondo (confesso, per me è un bel cimento, perciò ho bisogno di un po' d'aiuto
)
Ok, credo di aver detto tutto
Chiudo e... vado a leggere! Ciao![]()
Fantastica idea Spilla! In bocca al lupo!
Allora, ecco come sono arrivata fino a qui
A differenza di quello che, a quanto capisco, capita a tutti, io a scuola ho amato ogni singolo autore e ogni singola opera. Anche i Malavoglia
Avevo una prof in gamba (non simpatica, ma in gamba) ma probabilmente avrei amato i libri a prescindere. Deve essere una cosa che sta nel DNA. Mah.
Insomma, già a 17 anni mi ero riproposta di leggere l'Orlando Furioso, che in classe mi era piaciuto tanto. Poi tra il dire e il fare ce ne passa. Nel mio caso 30 anni tondi tondi![]()
Sì, lo so, sono una che deve riflettere bene sulle cose, e finisco sempre per metterci un po'
Il libro comunque l'ho comprato nel '92, vedete che già mi ero data da fare....![]()
Da quando sono nel forum ho ripreso a pensarci, ma tra volere e decidere il salto è notevole.
L'anno scorso, giusto per misurare le mie forze, mi sono cimentata con il Decameron ed è andata benone, nel senso che mi sono divertita parecchio e ho portato a termine l'impresa.
A settembre ho stabilito che il momento era finalmente giunto e mi sono fissata la data del 1 gennaio del 2016 per iniziare la lettura...
Incredibile: ho scoperto poi che la prima edizione dell'OF fu stampata nel 1516, quindi quest'anno cade il cinquecentenario!!! Una coincidenza che mi è sembrata magica.
Adesso non posso più tirarmi indietro.![]()
Allora, si inizia (respira, Spilla, rilassati; andrà tutto bene. Ohmh,,,).
Carlo Magno è attendato presso i Pirenei. Sta per svolgersi la battaglia contro i Mori che deciderà le sorti della guerra e tutti sono molto preoccupati perché quei due pisquani di Orlando e Rinaldo, che dovrebbero essere gli eroi del momento, sono invece persi dietro ai begli occhi di Angelica. Re Carlo perciò a "prende in custodia" e la promette in premio a chi ucciderà più nemici.
Ora, dico io.
Ma chiedere alla ragazza il suo parere no?
Pare non si usasse proprio, anzi: Orlando ha appena finito di inseguirla per tutta l'Asia e non gli è mai passato per la testa, una volta che sia una, il pensiero che forse (può essere, almeno come remota possibilità), forse, dicevo, se la dolce Angelica è fuggita con tanta determinazione può darsi che di lui non ne voglia sapere, possibile persino che lo trovi repellente, chissà. Invece no, l'importante è prenderla, punto.
Così quando, durante la battaglia, Angelica ne approfitta per saltare a cavallo e riprendere a fuggire, ecco che tutti le corrono dietro.
Al di là della storia, davvero movimentata, la bellezza sta tutta nel modo in cui Ariosto compone le sue ottave, piccoli gioielli quasi indipendenti l'uno dall'altro. Ogni tanto mi fermo a rileggerne una, a gustarne la completezza. Un esempio:
I, 13
La donna il palafreno a dietro volta,
e per la selva a tutta briglia il caccia;
né per la rara più che per la folta,
la più sicura e miglior via procaccia:
ma pallida, tremando, e di sé tolta,
lascia cura al destrier che la via faccia.
Di sù di giú, ne l'alta selva fiera
tanto girò, che venne a una riviera.
Ottima iniziativa !
Ho sempre cercato un luogo in cui il lettore rendesse pubbliche le sue personali annotazioni e riflessioni fatte DURANTE la lettura. Ma non l'ho mai trovato, infatti di solito si trovano solo le recensioni o le valutazioni numeriche finali, formulate sinteticamente.
Sarebbe ben più interessante conoscere le riflessioni che nascono da una lettura, capitolo per capitolo.
Ora mi auguro che questa idea si estenda.
La lettura del primo canto è risultata scorrevolissima e... divertente
Ho scoperto che devo scrivermi un breve riassunto, sennò rischio di perdermi (anche io nella selva oscura).
Allora: Angelica fugge dall'accampamento, è terrorizzata all'idea di incontrare uno dei suoi "pretendenti" e infatti...incappa subito in Rinaldo! il quale, abbandonata la battaglia e disarcionato dal proprio cavallo vaga per la selva in cerca di lei.
Angelica strilla come un'ossessa e fugge, spronando il cavallo al galoppo, e continua la sua corsa fino alle rive di un fiume, dove trova Ferraù alle prese con il suo elmo, caduto in acqua. Ora, questo Ferraù, saraceno, non è altri che il cavaliere che ha ucciso il fratello di Angelica (l'elmo in questione apparteneva a lui), ma, soprattutto... è innamorato di lei!(e ti pareva!!!)
Nuovo dietro front della fanciulla,che galoppa via come il vento.
Qui, breve pausa: Ferraù e Rinaldo si vedono, sguainano le spade e iniziano a combattere, ma dopo qualche momento Rinaldo si ferma e apostrofa il nemico:"Che cosa stiamo a fare qui? Non lo vedi che Angelica fugge? Inseguiamola, quando l'avremo catturata combatteremo per chi di noi la debba avere".
Ah, l'amore!
Anche Ariosto qui sospira: bei tempi, dice, quando i cavalieri, anche se nemici, riuscivano a dividersi l'unica cavalcatura pur di potere inseguire la donna amata da entrambi!
[bei tempi-dice Spilla-? Sarà...]
Ad un bivio Cip e Ciop...ooops! Ferraù e Rinaldo si separano. Ferraù finisce per trovarsi di nuovo al fiume e si rassegna a cercare di tirar su l'elmo, finché non gli compare il fantasma di Argalia che pretende di riavere il proprio copricapo e lascia lì Ferraù come uno stoccafisso.
Angelica si imbatte in Sacripante, re di Circassia (chi sa dov'è la Circassia?), il quale ovviamente è... vabbè, cosa lo dico a fare?
Il lamento d'amore di Sacripante è spassoso, magari poi lo inserisco qui; Angelica lo riconosce per uno facile da abbindolare e intende usarlo come protettore. Sacripante non crede alla fortuna di aver incontrato la sua amata nella selva (è da dire che 'sta selva è più affollata della Stazione centrale ad agosto). Vorrebbe saltarle addosso ma... sopraggiunge un cavaliere dalla bianca armatura
Che può fare il povero Sacripante? Lancia in resta si scaglia contro il nuovo arrivato, ma i due cavalli cozzano l'un con l'altro e Sacripante finisce gambe all'aria, pure con il cavallo sopra.
Angelica ha il suo bel da fare a levarlo di lì, mentre il moro vorrebbe sotterrarsi dalla vergogna. E proprio quando Angelica era quasi riuscita a rassicurarlo, giunge un messaggero che rivela il nome del misterioso cavaliere bianco: è Bradamante, una gentil donzella, il prode cavaliere che ha disarcionato il re dei Circassi.
Che altro dire: Sacripante evita anche per un pelo di essere prima scalciato poi disarcionato da Baiardo, il cavallo di Rinaldo, che vaga senza cavaliere per la foresta, poi deve affrontare in singolar tenzone lo stesso Rinaldo, sopraggiunto nel frattempo.
Ora, se tutto questo accade in un solo canto non so che cosa potrà avvenire nei successivi 43: è tutto un turbinio di fughe, incontri inattesi, rocamboleschi scontri, terrori, inimicizie, passioni incontenibili.
Ma la delizia sta nel tono ironico con cui Ariosto descrive questi alteri cavalieri, tutti pieni di ardore guerriero eppure soggetti a capitomboli, figuracce, incertezze.
Anche Angelica è sottoposta allo stesso trattamento; mentre lei giura a Sacripante la propria verginità, Ariosto si permette di suggerire che forse c'è da dubitarne; in ogni caso sono sempre gli uomini, finora, a fare le figure più barbine.
Proseguo, lentamente perché devo terminare altre letture.
Peccato, perché al momento non vedo l'ora di reimmergermi nella selva selvaggia![]()
Ultima modifica di Spilla; 01-04-2016 alle 06:52 PM.
Brava Spilla! Mi sto entusiasmando a leggere il tuo divertente e appassionante riassunto!![]()
Mi hai fatto venire voglia di leggerlo
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Ho dato un'occhiata... sarebbero due tomi per 1550 pagine![]()
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