VIII CONCORSO LETTERARIO - Sondaggio e totoautore

Quale racconto preferisci?

  • [B]Cronaca di una morte annunciata[/B] di Irrequieto

    Voti: 1 8.3%
  • [B]Il vichingo[/B] di Guglielmo da Baskerville

    Voti: 2 16.7%
  • [B]La Dissolvenza[/B] di Greta Zani

    Voti: 4 33.3%
  • [B]La gola e la tristezza. Racconto di una consapevolezza[/B] di Wasp

    Voti: 1 8.3%
  • [B]Marta guarda la mela[/B] di Buffalo Bill

    Voti: 3 25.0%
  • [B]Notte al lago[/B] di Mariuccia coi baffi

    Voti: 0 0.0%
  • [B]Rinunce[/B] di Oscar

    Voti: 0 0.0%
  • [B]Storia di un povero diavolo[/B] di Torquemada

    Voti: 0 0.0%
  • [B]Vuoi fare un giochino?[/B] di Jonathan Galando

    Voti: 1 8.3%

  • Votanti
    12
  • Sondaggio terminato .

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Ne ho letti 5 e mezzo... la verità? Si vede che la paura in questo momento regna sovrana! Tutti i racconti che ho letto finora mi hanno trasmesso una grande inquietudine... :paura: direi che alla fine il tema comune è venuto fuori! :mrgreen:
In realtà spero di sbagliarmi e che almeno un racconto mi faccia divertire o sorridere... confido dell'ironia di bouvard che finora non credo di aver ancora letto!
 

malafi

Well-known member
Ne ho letti 5 e mezzo... la verità? Si vede che la paura in questo momento regna sovrana! Tutti i racconti che ho letto sono dominati dalla tristezza e comunque trasmettono jna grande inquietudine... direi che alla fine il tema comune è venuto fuori! :mrgreen:
In realtà spero di sbagliarmi e che almeno un racconto mi faccia divertire o sorridere... confido dell'ironia di bouvard che finora non credo di aver ancora letto!

I casalinghi disperati sono solo per il tuo giornalino, qui dovevo cambiare genere :mrgreen:
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA

Io adoro i weird tales o insomma i racconti col twist sul finale, quelli che fanno rimanere il lettore con un palmo di naso. Sei stato molto bravo/a perché nonostante gli indizi sparsi nelle prime righe e a metà (l’ondata in primis) io ci sono cascato in pieno e pensavo davvero che a narrare fosse un protagonista umano. Mi hai ricordato un racconto di Daphne Du Maurier contenuto in “Gli uccelli e altri racconti” in cui fa credere al lettore che a parlare sia una coppia umana quando invece nell’ultimissima riga si scopre che in realtà sono due cigni.
Per quanto riguarda stile e tecnica, hai dosato in maniera encomiabile tempi e ritmo e scrivi piuttosto bene. Insomma, idea geniale e talento nel metterla nero su bianco.

GOLA E TRISTEZZA

“Vorrei dirle che non serve più l'ecografia, perché ora so cos'è, è l'accumulo di ciò che ancora non ho digerito, assorbito, metabolizzato.”
Mi è piaciuta parecchio questa metafora del dolore che si accumula e forma un grumo in gola, qualcosa che a forza di stagnare lì fermo poi arriva a cancrenizzarsi. Apprezzo l’idea, ma devo confessarti che ho trovato il racconto un poco “asfittico” a livello stilistico.
In ogni caso è ben scritto. La frase di Benni me la segno, grazie per avermela fatta conoscere.
Ipotizzo Alessandra, forse mi ricordo male, son passati tanti anni da quando ero superattivo sul forum, ma mi pare che apprezzi Benni.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
No, ma siete uno spasso! Per me è il primo concorso qui su F.L. e devo dire che mi ha sorpresa ritrovarvi tutti qui a commentare! Bello! Solo che... io non ho capito dove stanno i racconti! Non li trovo! ;) ;) ;) La solita fulminata! :)
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Ne ho letti 5 e mezzo... la verità? Si vede che la paura in questo momento regna sovrana! Tutti i racconti che ho letto finora mi hanno trasmesso una grande inquietudine... :paura: direi che alla fine il tema comune è venuto fuori! :mrgreen:
In realtà spero di sbagliarmi e che almeno un racconto mi faccia divertire o sorridere... confido dell'ironia di bouvard che finora non credo di aver ancora letto!

Finiti tutti... riuscirò a dormire stanotte???:paura:
Toto-autore difficilissimo, ci provo domani...
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Letti tutti.
Credo che so chi voterò.
Ma siccome ieri è stata una di quelle giornate pesanti in cui è meglio non prendere decisioni, vorrei prendermi ancora un po' di tempo per rileggerli tutti, ragionarci un po' e alla fine decidere.

Intanto propongo di indire già il prossimo concorso avente come unico argomento Allegria, festa, mangiare, bere e fare l'amore, perché lasciati liberi di scrivere quello che vogliamo, sembra che abbiamo una ditta di pompe funebri come sponsor del forum.
 

bouvard

Well-known member
perché lasciati liberi di scrivere quello che vogliamo, sembra che abbiamo una ditta di pompe funebri come sponsor del forum.

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: non c'è la faccina che si ribalta dalle risate? :mrgreen: comunque è vero, neanche l'avessimo fatto a posto :mrgreen: non c'è neanche un racconto allegro e meno male che ci avviciniamo a Natale e non al 2 Novembre :mrgreen:
 

bouvard

Well-known member
@Alessandra: Non ti facevo così megalomane :mrgreen: ti sei attribuita tutti i racconti!!!! :mrgreen:

@Ayu: da me vi aspettate sempre l'ironia, il sarcasmo :boh: perciò questa volta ho tentato qualcosa di diverso :?

Adesso commento anch'io
 

malafi

Well-known member
a parte gli scherzi ed a parte il momentaccio generale, è molto più facile scrivere di animi disturbati che non di storie semplici e lineari.
Il 90% (numero esagerato, ovviamente) della produzione letteraria contemporanea italiana, se ci pensate, è su questo filone.

Perchè per raccontare una storia 'normale' e saper acchiappare ... bisogna essere bravi, ma bravi davvero! (quindi siamo in grado ed appoggio l'idea di carcarlo :mrgreen:)
 

bouvard

Well-known member
Cronaca di una morte annunciata (Irrequieto): Dopo poche righe mi era venuto il sospetto che a raccontare non fosse un umano, ma avevo pensato ad un animale, quando poi ha cominciato a parlare di ondate ci sono arrivata! Bello, con sorpresa finale come piace a me, decisamente un racconto che avrei potuto scrivere io se solo mi fosse venuto in mente...o magari mi è venuto in mente? :mrgreen:

Il vichingo (Guglielmo da Baskerville): Non me ne voglia l’autore/ice, ma il tema non è certo dei più originali per quanto ben scritto e scorrevole. Furbo il rigo finale, ma è una commozione che ci sta visto l’argomento e per niente forzata.

La dissolvenza (Greta Zani): Bello, molto bello. A giudicare dal titolo non ci avrei scommesso 1 euro ed invece! A differenza di Germano io non conosco quella serie perciò per me il racconto è davvero originale. E’ un titolo che potrei votare…

Gola e tristezza. Racconto di una consapevolezza (Wasp): Sinceramente? Letto la prima volta ho pensato fosse una grande ciofeca :mrgreen:, riletto una seconda volta invece mi ha sorpreso e non poco! Complimenti all’autore/ice per quel che mi riguarda vince il premio per l’originalità e… potrei anche votarlo!
p.s. complimenti per il titolo

Marta guarda la mela (Buffalo Bill): Bello, mi piace il modo in cui è scritto con salti temporali. Mi ha un po’ deluso il finale, un po’ troppo frettoloso. Potrei votare anche questo :?

Notte al lago (Mariuccia con i baffi): Sono quasi sicura che il racconto sia di Carcarlo, sia per l’ambientazione, sia per l’ironia. Racconto figlio del Covid e di tutti i risvolti non medici che questa pandemia ha causato. Bello, davvero bello, devo dire che potrei votare anche questo? :mrgreen:

Rinunce (Oscar): Racconto dolce, romantico e… un po’ triste. Subito verrebbe da pensare che lo abbia scritto una donna...però…

Storia di un povero diavolo (Torquemada): Posso dirlo? E’ il racconto che più mi ha fatto inc… ops arrabbiare. La storia è bella, ironica, ben descritti i particolari, tutto ben curato e poi...quel finale? Porca miseria questo era il racconto ideale per un colpo di scena finale e invece l’autore/ice se l’è lasciato sfuggire! Peccato fino a 5/6 righe dalla fine era il mio preferito poi...flop :boh:

Vuoi fare un giochino (J. Galando): Di questo racconto mi piace lo stile, per il resto devo rileggerlo perché non ho mica capito il senso ultimo :?. Chiedo scusa all’auotre/ice ma la colpa è solo mia, mi ha un po’ spiazzato il racconto e necessita di ulteriore lettura
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
RINUNCE

Purtroppo le storie incentrate sull’amore e le tribolazioni del cuore non fanno per me, è proprio un genere che non leggo, quindi il tuo racconto non mi ha preso particolarmente. In ogni caso scrivi abbastanza bene e sei riuscita a trasmettere le sensazioni della protagonista. La scena finale è quasi visiva, il lettore riesce a figurarsela nella mente. Quel non detto, quel silenzio è di impatto. Brava.

Ipotizzo una penna femminile tra Alessandra, Estersable, Ondine.

VUOI FARE UN GIOCHINO?


Anzitutto complimenti per la forma metanarrativa, nel senso che non credo di aver mai sentito dire di un racconto scritto in forma messaggistica, forse sei un pioniere in questo senso. Non dev'essere stato facile scrivere un racconto senza la figura di un narratore, lasciando che sensazioni e stati d'animo dei protagonisti emergessero semplicemente dal "tono" del messaggio che si deduce leggendo. Insomma bravo/a, dev'essere stata una bella sfida, voglio provarci anch'io in futuro con i miei libercoli, mi hai dato una grande idea.
Per quanto riguarda la storia, ti sei mica ispirato/a a quel bambino che si è suicidato partecipando, si sospetta, a quei giochi tipo Momo o Blue Whale? Il messaggio finale ai genitori fa accapponare la pelle. Sono molto indeciso se votare questo o Cronaca, deciderò il 10 dicembre alle 9.29.
Dopo il commento-recensione di Bouvard, ipotizzo sia suo. Mi sembra un bluff mal riuscito il suo.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Eccomi... perdonate la megalomania nell'attribuirmi tutti i racconti, ma... è difficile commentare senza farsi scoprire.

Cronaca di una morte annunciata: surreale, distopico, rende bene l'incertezza, l'instabilità, la sfiducia. Per tutto il racconto ci si interroga sull'identità del protagonista… finale inaspettato. Per me è di Tanni o Germano… o forse è mio?

Il vichingo: beh, che dire? Veramente, veramente bello! Scritto benissimo, perfetto nello stile che è pulito, fluido, evocativo… verrebbe voglia di leggere e leggere ancora, sembra quasi di star lì accanto a Nina. Per me l'ha scritto una donna, direi Francesca o Bouvard... o forse è mio?

La dissolvenza: un distopico molto ben scritto per cui mi vengono in mente quattro aggettivi: ordinato, realistico, triste, acuto. Sono tanti i problemi affrontati fra le righe, assolutamente non solo la pandemia. Una fotografia intelligente della nostra società presente e futura. Potrebbe essere di Malafi o Germano… un po' difficile che sia mio, il mondo intero sa che non amo i distopici, ma chi lo sa? In fondo questa è una sfida!

La gola e la tristezza: più che un racconto sembra uno sfogo. Comunque bello, breve ma fluido, lascia l'amaro in bocca, ma fa riflettere. Mi ha messo tristezza, neanche a dirlo, ma non è detto che sia una cosa negativa. Potrebbe essere di Ondine o Alessandra… oppure è mio?

Marta guarda la mela: commovente, veritiero, semplicemente stupendo. Complimenti all'autrice, perché credo sia una donna. Potrebbe essere di Ondine, Francesca o Alessandra… o magari è mio?

Notte al lago: ironico, grottesco, un simil-thriller intelligente che analizza i paradossi del terrore in tempo di pandemia. Potrebbe essere di Carcarlo o Tanni… oppure, visto che si sa che amo noir e simili, potrebbe anche essere mio, chissà… chissà?

Rinunce: il ricordo di un incontro, una conoscenza, una storia che poteva essere è non è stata. Potrebbe essere di Bouvard o Alessandra… o forse è mio?

Storia di un povero diavolo: esilarante, oltre che geniale: è riuscito a farmi ridere mentre leggevo di torture, roghi ed ingiustizie varie. Complimenti, anche per la morale finale. Bellissimo. Può essere di Carcarlo, Bouvard o Germano… o forse… è mio?

Vuoi fare un giochino?: Oh mamma. Ho i brividi. Questa storia… mamma mia, mi colpì molto quando accadde due mesi fa. Complimenti, sei riuscito/a a renderla presente e vivida. Il racconto potrebbe essere di Malafi, Germano o Bouvard… o è mio?

P.S. è bellissimo leggere i vostri commenti al mio racconto, sapendo qual è! Mi sto facendo un sacco di risate! 😊
 

qweedy

Well-known member
Ora li rileggo con calma, leggerli tutti insieme ieri sera mi aveva fusa. Ovviamente oggi mi verrebbe voglia di cambiare il totoautori, ma in realtà preferisco rimanere sulla prima impressione. Continuo con i miei commenti.

CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA di Irrequieto

Rileggendolo, ho apprezzato molto di più la perfezione di quest'opera. Tutti gli indizi disseminati fin dall'inizio, che ad una prima lettura io non avevo assolutamente colto, arrivando totalmente impreparata al finale. Un racconto costruito davvero in modo accurato, ben pensato da qualcuno che sa scrivere. Ieri sera avevo ipotizzato Germano Dal Cielo.


LA GOLA E LA TRISTEZZA.
RACCONTO DI UNA CONSAPEVOLEZZA di Wasp


L'autrice è sicuramente donna, sento molta introspezione in questo racconto e anche molta verità, penso che l'autrice davvero abbia il mal di gola per la tristezza. E' ben scritto e secondo me autobiografico. Ieri sera avevo ipotizzato Estersable, e oggi noto una frase che potrebbe confermarlo ("Ho capito perché ogni volta che canto fra voci che mi respingono ho puntualmente mal di gola").



RINUNCE di Oscar

Altra autrice sicuramente donna, trovo molto femminile e molto intimo il modo di raccontare questo incontro. Pare di vederli, come in un film, lei trepidante e lui tranquillo. Molto bella, anche se triste, la scena finale, davvero molto cinematografica. Ben scritto, trasmette molto bene le sensazioni in cui è facile riconoscersi. Ho ipotizzato Ondine, e confermo.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
@Alessandra: Non ti facevo così megalomane :mrgreen: ti sei attribuita tutti i racconti!!!! :mrgreen:

Quasi quanti ne ho attribuiti a tutti gli altri :D Mi piacerebbe tentare un totoautore uno a uno, ma stavolta non posso :mrgreen:

Sto già cambiando le mie idee...Cronaca di una morte annunciata potrebbe averlo scritto Germano.:?
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Ieri li ho letti di fretta.
Adesso me li voglio rileggere con calma con una bella musica classica di fondo: un requiem? Un de profundis? No: meglio la Marcia funebre di Chopin.

Intanto scrivo subito (così vale per tutti e non mi spreco a ripetere) che è bello e scritto bene, anche se tra tutti, ce ne sono alcuni più belli e scritti meglio.


Cronaca
All’inizio pensavo si trattasse di una mosca o di una zanzara; poi di una cimice (e perciò ho pensato che magari lo avesse scritto Ila78), ma poi ci sono arrivato anch’io, nemmeno tanto verso la fine.
Molto bello l’accostamento tra l’ondata del mare e le ondate di covid.
Poi me la sono data che Ila non ha partecipato e ho pensato che forse è di Malafi che (se ricordo bene), a volte s’immedesima.
Bell’inizio concorso: una pandemia di morti!

Il vichingo
E’ molto bello, ben scritto e raccordato. Forse più di altri.
Credo però che, dopo 90 anni di vita ed essere diventati bisnonni, l’ultimo ricordo non possa essere per un affetto d’infanzia; mi sembra più sensato pensare a ciò che si lascia che non a quello che si è perso, o almeno credo.
Lo scoprirò morendo anche io e vedremo se penserò ai miei cari o alla mia ex che morì a 14 anni e a cui ogni tanto penso ancora.
Comunque non preoccupatevi, appena arrivo vi mando un post e vi faccio sapere. :wink:...che qui c'è un'allegria....:mrgreen:
Potrebbe essere di Germano.
Dopo l’ouverture iniziale di Cronaca, il primo atto si apre con il ricordo della morte in punto di morte: una chicca, come quando l’opera inizia col triste assolo di chi, alla fine, si suiciderà.

La dissolvenza
A questo punto mi sono toccato, perché gente: 3 racconti su 3 che lì si va a parare…
Ma a parte questo dettaglio, diciamo che mi sono piaciuti molto i messaggi dell’autrice:
1. non importa se sei nato uomo o donna, dirigente d’azienda o studente fuoricorso, quello che importa è che ti rendi utile!
2. prima tutti schiavi del capitale, poi le aziende falliscono e fallisce anche il capitale medesimo.
Complimenti: marxismo extra-vergine del XIX secolo, non ancora rielaborato dai sovietici!
Comunque un po’ di gente (dai!) se sparisce non fa male di sicuro!
Sta cosa qui di far sparire i preti non mi sembra di Ondine (che mi pare frequenti la chiesa), forse più di Bouvard (che non ce la vedo spesso…).
Il concorso è un increscendo mica da ridere: (quasi) tutti morti.
Se Germano non poneva un limite alla lunghezza dei racconti, in questo morivano tutti di sicuro, un po’ come all’opera, quando verso la fine del primo atto capita la tragedia che segnerà la trama.

La gola e la tristezza
Aaaahh, finalmente un racconto dove si sta male e basta, in maniera cronica, senza morire, senza andare all’inferno: solo un lungo purgatorio in terra!
In pratica è come – sempre all’opera – quando interviene il coro e ribadisce in maniera perentoria l’imminenza e immanenza del male accaduto alla fine del primo atto…solo che qui il coro c’ha un panino di pane, pesce e lische andate tutte giù per traverso nella gola (appunto) e canta mica bene.
Per me è una scrittrice, che quando c’è da somatizzare niente come voi donne.
Forse di Estersable che mi sembra persona pacata e quindi, se proprio deve stare male, sta male lei risparmiandoci l’apocalisse a 7 miliardi di persone (grazie), ma anche di Ondine che a volte mi sembra introspettiva.

Marta guarda la mela
Inizia strano perchè secondo me una bambina non associa le rughe di una mela a quelle di una mamma; è più facile che le associ una mamma piena di paranoie davanti allo specchio.
Però mi è piaciuto perché tra un bambino reso muto dalle botte, una mamma che sembra una melocotogna che bolle per far marmellata, un papà con le corna e una bimba che gliele conta, c’è un barlume di speranza (non lo sterminio) in una terza vita di angosce.
Questo perché nel secondo atto, i buoni, dopo un coro di anime morte, cercano di reagire al magro, mesto e tristo destino.
Ci sono parecchi personaggi perciò, chissà, magari Germano.

Notte al lago
Anche qui si inizia bene: gli zombi!
Poi invece si scopre che sono tutti mezzi esauriti e parecchio sciroccati, segno che per i buoni di cui poco sopra, marca male.
A me sembra che quella cosa lì di risolvere la questione con la depilazione sia più uno scherzo maschile (Malafi) che una rivincita femminile.
I personaggi sono un po’ delle macchiette: posso dirlo o l’autore s’offende?
‘ndiamo avanti.


Rinunce
Allora qui l’autrice ama quei film francesi anni 70 girati con pellicole scadenti che sembrano sempre sovraesposte, in cui i due protagonisti camminano lungo i canali stando sempre zitti.
Poi uno, finito il film dice – non c’ho capito nulla. Ma di cosa parlava? –
- Era un film d’amore, ignorante! –
- Ma se non trombano mai! –
- Appunto! Vedi che sei un ignorante? Tacevano. Era un film fatto di silenzi. –
Che poi uno si sposa e silenzio (per noi mariti) non ce n’è più…ma questa è un’altra storia!
Allora, dicevo: mi va bene che lui la porta lungo un lago che è rilassante, poi in piscina così si rilassa di più… ma poi quando ormai sembra un baccalà a bagno da due giorni?
Per favore, spiegatemelo, perché io questi film non li capisco, non sono così sensibile da insinuarmi tra un silenzio e l’altro.
Che problema c’ha lui?
Il cervello come quello di Povia?
Qualche disfunzione? Ma ormai ci sono delle creme che lo allungano di mezzo metro come minimo! E poi per le donne non conta! :?
E lei? Perché non dice nulla nemmeno lei?
Almeno si sfogasse con quelli che restano in magazzino a fare il turno di notte: macchè! Un bel pianto e via.
Terzo atto: non muore nessuno, do atto, ma – a parte che è solo questione di tempo - il nostro eroe, ormai, è sconfitto.
La tragedia finale, cavalcando come una valchiria, potrà annientare tutti indisturbata!
Non saprei, non vi conosco abbastanza bene (scusatemi): Alessandra? Francesca?

Povero diavolo
E infatti il nostro eroe sconfitto, pur circondato da argentee montagnee, smeraldee vallatee dall’erba purissima, l’aria fresca, il cielo terso, le caprette che fanno beeee, finisce arrosto con le streghe!
Vai Tanny, ti abbiamo scoperto!
Di la verità: il podestà e i tre bravi sono dei tuoi amministrati insopportabili, vero?
Comunque il terzo atto si conclude con il nostro eroe morto arrostito: perfetto!!
Diaciamo la verità: ce lo aspettavamo!

Vuoi fare un giochino?
Ecco, questo mi ha messo angoscia perché la violenza sui deboli proprio mi altera, segno che è scritto bene e infatti è l’unico che non ho riletto, ma sottolineo, il problema è mio, non del racconto.
L’opera si conclude col figlioletto che trova il padre (l’eroe di prima) ormai fumante, e giustamente (un po’ come Giulietta) s’ammazza.
Morti tutti, pure i bambini, anche la speranza.

Complimenti anche per il montaggio di Minerva che ha iniziato male, c’ha offerto un minimo di suspense a metà per poi infierire alla fine.
Davvero: avete presente quella pubblicità di Ma sai quanto costa un funerale? Oppure Funerale express 999€ tutto compreso* poi leggi in fondo, dopo l’asterisco, e scopri che il morto non solo deve andarci a piedi al cimitero, ma scavarsi pure la fossa e lucidare le lapidi altrui.

Io l’ho buttata sul ridere, spero non si sia offesa/o nessuna/o, però dai, la prossima volta buttiamola un po’ più sul ridere tutti! :wink::D:D:D

Un abbraccio e grazie dei racconti. :D:):):)
 
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