Allora, prima di leggere tutti i commenti scrivo i miei così non mi faccio influenzare. Innanzitutto a pelle i racconti che mi sono piaciuti di più, per l'originalità e lo stile in genere sono La dissolvenza e Notte al lago. Anche altri mi sono piaciuti, anche se ammetto che personalmente avrei apprezzato qualche racconto di argomento più leggero... se non da ridere almeno da sorridere.
CRONACA Scritto bene e bella l'idea, ma ha un limite ed è che, almeno nel mio caso, ho scoperto troppo presto il "trucco", cioè quando si è iniziato a parlare di case deteriorate. Allora ho intuito che le case fossero organismi e che il nostro protagonista altro non fosse che un virus... da qui al covid il passo è stato breve e per questo motivo molto più di metà racconto l'ho letto senza più effetto suspence. Peccato, forse "mascherando" un po' di più l'effetto sarebbe stato molto riuscito. Potrebbe essere di francesca o di Bouvard
IL VICHINGO molto delicato e nostalgico. penso che ci sia lo zampino di una donna ma potrebbe essere pure malafi, chissà! Mi piace come è stato scritto ma c'è qualcosa che mi blocca... non penso che si tratti della poca originalità, piuttosto manca un espediente, un "quid" che dia un po' di vigore... è come se tutto restasse un po' troppo "piatto". Sw è femminuccia dico alessandra (boh)
LA DISSOLVENZA non amo le distopie ma indubbiamente l'idea è geniale e mi piace il modo in cui anche solo implicitamente è stata legata al covid, le cui vittime sono soprattutto anziani. Bello lo stile asciutto, preciso. Non so, in questo racconto ci sento la mano di uno che sa scrivere... quasi certa che si tratti di Germano ma se non è lui tanto di cappello a chi ha avuto l'idea. Potrebbe pure essere bouvard o Francesca (chissà perché le associo!)
LA GOLA E LA TRISTEZZA molto introspettivo e intenso questo scritto... il suo punto di forza è il modo in cui l'autore ha riversato se stesso nonché la sua capacità di esprimere stati d'animo attraverso immagini vivide ed efficaci. Il suo limite secondo me è nella forma poco narrativa, poco da "racconto". Potrebbe essere di Ondine o di Estersable...
MARTA GUARDA LA MELA ecco un altro racconto che poteva piacermi molto ma si è fermato un attimo prima. Forse perché ha messo tante cose insieme, alcune slegate fra di loro, e in alcuni punti ho sentito poca verosimiglianza... però il messaggio finale, che apre alla speranza, getta una luce nuova e armonizza il tutto. Potrebbe anche essere di Tanny. Altrimenti... alessandra?
NOTTE AL LAGO scritto così bene che diventa molto avvincente, quasi cinematografico. Molto originale l'idea di reinterpretare l'ansia da Covid dando vita a dei personaggi talmente"rigorosi" da rasentare la follia. È l'unico racconto in cui vi è una vera e propria vena umoristica e non posso togliermi dalla testa che sia di Carcarlo. Secondo me la sua ironia di scrittore è talmente grande che non riesce a soffocarla neppure parlando di Covid...
RINUNCE come praticamente tutti i racconti di questa edizione, molto ben scritto, belle le descrizioni della natura e l'atmosfera semplice nell'instaurarsi del rapporto umano. Grande tocco nel finale, che spiazza e colpisce. Il suo punto debole è forse una certa mancanza di continuità e quinsj di fluidità fra alcuni passaggi probabilmente dovuti alle restrizioni sulla lunghezza. In effetti questo rapporto che potrebbe essere qualcosa di più non ha lo spazio narrativo per essere sviluopato. penso si tratti di una donna, e dico Ondine.
STORIA DI UN POVERO DIAVOLO. Scelta originale e racconto con un grande potenziale. Secondo me un pizzico di ironia in più nel corso di tutta la narrazione ci sarebbe stato bene. E peccato il finale didattico e moraleggiante... con un finale diverso, un po' più originale, era strike. Potrebbe essere di Tanny.
VUOI FARE UN GIOCHINO? ecco questo racconto fatico a commentarlo perché mi ha seriamente angosciato... so che qualcosa del genere esiste o comunque prende spunto da cose realmente accadute e come mamma di un ragazzino mi terrorizza, per cui vederlo così nero su bianco mi toglie la capacità di giudizio. Magari è stato l'intento dell'autore ma la scelta narrativa mi impedisce di dare un giudizio "di stile"... chiedo venia. Potrebbe essere di Alessandra o forse di Estersable...