P
~ Patrizia ~
Guest
Dal celeberrimo "Come un romanzo" di Daniel Pennac trascrivo una parte che ho sottolineato:
"E per cominciare l'ammissione di una verità che si oppone radicalmente al dogma: la maggior parte delle letture che ci hanno modellati non le abbiamo fatte per, ma contro.
Abbiamo letto (e leggiamo) per proteggerci, per rifiutare o per opporci. Se questo ci dà un'aria da fuggiaschi, se la realtà dispera di raggiungerci oltre l'"incantesimo" della nostra lettura, siamo però dei fuggiaschi impegnati a costruirci, degli evasi intenti a nascere.
Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa?
A tutte le contingenze. Tutte:
"Sociali"
"Professionali"
"Psicologiche"
"Affettive"
"Climatiche"
"Familiari"
"Domestiche"
"Gregarie"
"Patologiche"
"Pecuniarie"
"Ideologiche"
"Culturali"
"O narcisitiche".
Una lettura ben fatta salva da tutto, compreso da se stessi.
E, soprattutto, leggiamo contro la morte."
"E per cominciare l'ammissione di una verità che si oppone radicalmente al dogma: la maggior parte delle letture che ci hanno modellati non le abbiamo fatte per, ma contro.
Abbiamo letto (e leggiamo) per proteggerci, per rifiutare o per opporci. Se questo ci dà un'aria da fuggiaschi, se la realtà dispera di raggiungerci oltre l'"incantesimo" della nostra lettura, siamo però dei fuggiaschi impegnati a costruirci, degli evasi intenti a nascere.
Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa?
A tutte le contingenze. Tutte:
"Sociali"
"Professionali"
"Psicologiche"
"Affettive"
"Climatiche"
"Familiari"
"Domestiche"
"Gregarie"
"Patologiche"
"Pecuniarie"
"Ideologiche"
"Culturali"
"O narcisitiche".
Una lettura ben fatta salva da tutto, compreso da se stessi.
E, soprattutto, leggiamo contro la morte."
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