Scusate il ritardo.
@Il testamento di tito: con me De Andrè sfonda ovviamente una porta aperta
. Condivido la sua dissacrante demolizione di ogni singolo comandamento, mi piace come lo faccia con ironia rivoltandolo come un calzino. Già il primo (Non avrai altro Dio all'infuori di me) viene smontato con la constatazione che ce ne sono altri, e chi glielo ha fatto notare (dall'est) non gli ha imposto niente, non gli ha fatto alcun male o torto.
Anche il "non nominare il nome di Dio invano" viene perfettamente fatto cadere su se stesso: quando stiamo male e gli chiediamo aiuto, sembra che nemmeno ci stia a sentire. Straordinario.
La parte sull'onorare padre e madre mi ha fatto venire i brividi, soprattutto questa frase:
"quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore".
Nell'istante in cui mi è arrivata la telefonata che mio padre non c'era più, questa "assenza di sentimento" è successa anche a me.
Ringrazio Minerva6 per avermi fatto conoscere questa canzone. Soprattutto per questa frase "ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore".