23° Minigruppo - Il processo di Franz Kafka

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ila78

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Attenzione per chi non ci è ancora arrivato vado a parlare del 4-5 capitolo

La svolta sadomaso non me l'aspettavo, il tipo vestito di pelle nera che bastona gli agenti ignudi nello stanzino della banca mi fa fatto sinceramente ridere, prevedo che con il caratterino che ha il Sig. K. (io lo leggo kappa)si beccherà qualche randellata anche lui molto presto :mrgreen:
Ah, dimenticavo, il capitolo dell'amica della Sig.ina Burstner che c'azzecca??? Finora non ci arrivo, a parte forse la semi spiegazione che lei dovrebbe dare della mancata risposta dell'amica al Sig. K.
 
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GermanoDalcielo

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Attenzione Spoiler sesto capitolo Lo Zio. Leni

Ah, finalmente un capitolo che ho gradito: la figura dello zio, come un'ombra che si staglia su K. con tutto il suo bagaglio fastidioso di spocchia campagnola, è tratteggiato in maniera mirabile e mi chiedo se Kafka nel raffigurarlo non avesse in mente suo padre. Ho trovato d'effetto anche l'incontro con l'avvocato malato e il cancelliere capo (mi è piaciuta la resa cinematografica - quasi - del suo venir fuori dalla parte in penombra della stanza, fino ad allora in perfetto silenzio, mi ha dato subito l'idea di un personaggio "ladro", subdolo, perfettamente figlio del sistema "tribunale"). Poi scopriamo che K. è meglio di Rodolfo Valentino, ogni donna appena lo vede non riesce a resistere. La scena tète a tète con l'infermiera Leni l'ho trovata a tratti esilarante.
Velmez non finirlo!:D
 

velmez

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farò finta di non averlo finito... anzi quasi quasi mi rileggo il penultimo capitolo: vi consiglio molta concentrazione per quello, perchè è molto significativo!
 

SALLY

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Ah ah ah...che bei commenti!! Anche a me, la scena delle scudisciate ih ih ih ha dato un'impronta di sado-maso :mrgreen:
Io lo leggo Kappa...però mi sa che Ger ha ragione,in realtà dev'essere Kafka....mi sono letta tutta la biografia,prima di iniziare il racconto,e il tipo gli somiglia tanto,lui si vedeva anaffettivo,infatti non s'è mai deciso a vivere con qualcuna delle fidanzate,burocrate ed indifferente alla famiglia.
K. credo piaccia alle donne proprio perchè è un condannato...la famosa sindrome della crocerossina...:wink: :mrgreen:
 

velmez

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K, credo sia solo una parte di Kafka, per questo ho deciso di non chiamarlo così...

non mi dispiace la teoria della crocerossina...:mrgreen:

ora che ho finito volevo riportare qualche altra frase esilarante (non vi preoccupate, sono frasi a sè stanti, non svelano nulla!)

E non faccia tutto quel rumore con il sentimento della sua innocenza, perchè turba l'impressione non proprio negativa che si ha peraltro di Lei.

Questo tipo di giustizia prevede che si venga condannati essendo non solo innocenti ma anche insipienti.

La mia innocenza non semplifica le cose.

Diabolico in tutta la mia innocenza.
 

francesca

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Ho letto il capitolo delle bastonate.
Più vado avanti e mi sembra sempre più divertente nel suo non-senso.
La scena poi in cui lui riapre il giorno dopo la porta del ripostiglio e trova tutto come era il giorno prima a me più che inquietante è sembrata divertente.
E poi in questo capitolo c'è un passo che secondo me esemplifica quello che volevo dire quando ho detto per leggere Kafka non si deve cercare di dare un senso a quello che succede ma lasciarsi portare nelle storie iniziando a ragionare come i protagonisti:
dopo che la guardia ha gridato e K. ha mandato via i commessi, c'è una lunga riflessione di K. su come si sarebbe dovuto comportare, quali erano le cose che avrebbe potuto fare diverse da quelle che avrebbe potuto fare, con tutte le possibili conseguenze.
Un periodo lunghissimo in cui sembra di precipitare con i ragionamenti logicissimi, causa-effetto, "se avessi fatto-sarebbe successo", "ma potevo anche fare- e allora poteva essere...", tutti ragionamenti razionali, ma non so se ci si rende conto, la situazione di partenza sono due guardie e il loro bastonatore chiusi in un ripostiglio di una banca.
E a conferma di ciò, cioè dell'impossibilità di logicità, il giorno dopo sono ancora lì.
Che vi devo dire, per me è geniale!

Francesca
 

francesca

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Ah, giusto, per me la K. è kappa
la leggo così.

E anche a me la scena delle scudisciate con il bastonatore vestito di pelle con libero il collo e le braccia ha dato un che di scena sadomaso, me lo sono proprio immaginato il tizio...

Francesca
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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Mi sono arenato al capitolo "Avvocato. Industriale. Pittore", ci vuole una red bull:mrgreen: per superare lo scoglio palloso dei discorsi dell'avvocato. Oggi ci riprovo.:)
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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Ce l'ho fatta a superare e venire a capo di questo capitolo lunghissimo. La parte sull'industriale non mi ha lasciato granchè, mi è sembrato più che altro una specie di "intermezzo" per presentare la figura enigmatica del pittore Titorelli. La parte in cui K. va a fargli visita l'ho trovata molto visiva, mi pareva di essere lì in quel minuscolo studio due metri per due:): lo scambio di battute tra i due l'ho trovato coinvolgente, non ho fatto fatica a seguire i lunghi periodi come negli altri capitoli. Significativo e "spartiacque" per l'economia del romanzo il discorso del pittore: lui non è a conoscenza di assoluzioni effettive. Poi tenta di correggersi, sostenendo che nella sua esperienza di confidente non ne ha sentite, io credo invece che lui sappia molto bene che "quel" particolare tribunale sia una "sabbia mobile" da cui, una volta che ti ha lanciato un'accusa, sia impossibile riscattarsi.
Mi sto appassionando:)
 

ila78

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Capitolo sesto: Lo zio. Leni
Questo capitolo è quello che finora mi è piaciuto di più. Mi piace il personaggio dello zio e mi ha divertito il fatto che mentre l'avvocato, il direttore di cancelleria e lo zio dibattono su come salvargli il sedere, lui va a spassarsela con la cameriera! Questo è il senso di responsabilità che ogni perfetto dirigente di banca dovrebbe avere :mrgreen: K. è veramente odioso ma non si riesce a odiarlo, perchè quando ci provi fa una cosa surreale e divertente che mi fa pensare "Grande, sei geniale!"
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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Attenzione l'ho finito!

Capitolo Il commerciante Block:
Significativo questo personaggio, emblema dell'annullamento della propria individualità e identità nel meccanismo incomprensibile del tribunale: Block non è più un uomo, il processo gli ha succhiato via la dignità, la vita, tutte le energie. Il commerciante è diventato un cane. Notevole la scena in cui l'avvocato lo umilia di fronte a K e a Leni: alla fin fine tutti lavorano per il tribunale, anche l'avvocato che dovrebbe invece fare gli interessi del cliente. Invece il sistema non solo devitalizza gli imputati, ma "mercenarizza" gli avvocati stessi alla propria causa. Incredibile e geniale.

Capitolo nel Duomo
La parabola dell'uomo che vuole entrare nella legge e il Custode che gli nega l'accesso è emblematica e funzionale alla storyline di K.: l'uomo comune, come può essere l'impiegato altolocato di una banca, non ha i mezzi per entrare nella legge, per abbracciarla e comprenderla appieno. L'uomo comune è condannato a "vagare" e sostare lì davanti al Portone, in un'attesa infruttuosa. Il custode è il simbolo della fede cieca e obbediente al Sistema e ha il compito di abbindolare con "domande indifferenti" l'uomo comune e tergiversare, prendere tempo, far passare il tempo, l'unico modo per privare l'imputato del nerbo, delle forze, della voglia di lottare e reagire. Notevole.

Capitolo Fine
Ci sono rimasto malissimo
Spoiler!!!non mi aspettavo davvero che ammazzassero K., e per giunta dopo un solo anno di processo. Scusate Block aveva in piedi il suo processo da 5 anni, poi il pittore non aveva detto a K. che esisteva il differimento e l'assoluzione fittizia? Non aveva mica parlato di condanna nell'immediato, addirittura a morte. Mi ha fatto rimanere così:paura:
 

SALLY

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Sono arrivata finalmente allo zio bucolico :mrgreen: credo anch'io che rappresenti il padre di Kafka,un uomo impossibile...ma pratico ed efficiente,mentre K. sembra proprio che non resista a nessuna gonnella che gli gira intorno,anche a costo di far figure barbine...finalmente si stà domandando che colpa ha,e pensa di preparare la sua difesa partendo dal fatto che è innocente....il suo lavoro comincia risentirne,sembra che questa cosa aleatoria stia cominciando a minare la sua vita reale....ma l'altra...il processo...è reale o è nella sua mente....stò tentando di mettere ordine,non va bene.:mrgreen::wink:
 

ila78

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Ieri sera ho letto una parte del capitolo sette quello dell'avvocato....aiuto!!!! che pesantezza...non ce la posso fare....
:OO Mi sforzerò...:W
 

velmez

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mi dicono che il capitolo del duomo lo fanno studiare alla facoltà di giurisprudenza... mio fratello dice che il suo prof di diritto lo sa a memoria...:OO
 
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