23° Minigruppo - Il processo di Franz Kafka

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francesca

Well-known member
Finito.. a parte i capitoli "stornati"

Insomma, vedo che alcuni battono la fiacca nel fine settimana...:D
Non io, che HO FINITO, al di là delle mie più rosee previsioni, non avrei mai detto che ce l'avrei fatta in così poco tempo.

Andiamo con ordine. Intanto commenti veloci, poi ci torno con più calma
1) capitolo zio Leni avvocato.
Ancora la figura dello zio Leni mi sembra divertente e ironica. Anche quella dell'avvocato.
Su K. che se la spassa con le donne, la cosa sembra chiarirsi al capitolo in cui revoca il mandato all'avvocato, quando l’avvocato gli dice che le donne trovano belli gli imputati.

2) Il pittore: un'altra figura divertente per certi versi.
Il capitolo però risulta davvero pesante con tutti i discorsi sia dell'avvocato che del pittore stesso, stancante.

Da questo capitolo in poi invece, tutto mi sembra precipitare nella cupezza. Cupo il capitolo nel duomo, con questo buio senza fine che viene sottolineato ad ogni paragrafo. La storia del guardiano e della Legge non sono riuscita a capirla bene, perchè come al solito, e come succede in tutto il romanzo, le spiegazioni successive dicono tutto e il contrario di tutto.
E alla fine vale la frase:
La gius¬ta com¬pren¬sione di una cosa e il frain¬tendi¬men¬to del¬la stes¬sa cosa non si es¬cludono del tut¬to a vi¬cen¬da
Così anche se la spiegazione di Germano mi sembra la più convincente, mi rimane qualcosa di incompreso, come se ci potesse essere una chiave che fa ribaltare tutto il significato, in quel chiedersi se il guardiano è o no anche lui ingannato e soprattutto chi èil protagonista della storia, il guardiano o l’uomo che chiede di entrare.

La fine lascia senza fiato, primo perché arriva senza nessuna preparazione, il romanzo si sa è incompiuto.
Quindi rimane la domanda: come si arriva alla sentenza, cosa aveva in mente Kafka per arrivarci.
Ma nemmeno sembra troppo strano, tutto il romanzo è così assurdo che sembra sempre che manchi qualcosa, quindi si riesce anche a digerire questo salto incredibile.
K. sembra accettare la sentenza come qualcosa di inevitabile.
Come è diverso il K dell’ultimo capitolo dal K. di tutto il romanzo e dall’inizio!
Fino alla sua visita in duomo se ne segue abbastanza bene l’evoluzione, si capisce che si sta trasformando, questo procedimento che ha addosso lo sta plasmando, lo rende diverso, ha stravolto tutte le sue priorità, ha minato le sue convinzioni.
Ma alla fine, è un uomo consumato e ormai senza più un briciolo di voglia di combattere quello su cui si abbatte la sentenza. Un uomo che già si intravedeva nelle parole miti e di messe che scambia con il cappellano delle carceri, un uomo ben diverso da quello ancora fiero e speranzoso che va per revocare l’avvocato e assiste alla scena con il commerciante Block.

Intanto butto giù queste cose, mi riaffaccio per le considerazioni finali.
E anche vi chiedo, ma voi avete letto anche i capitoli incompiuti, quelli tolti dal romanzo?
Io per ora no, comunque è mia intenzione.

Francesca
 

velmez

Active member
E anche vi chiedo, ma voi avete letto anche i capitoli incompiuti, quelli tolti dal romanzo?
Io per ora no, comunque è mia intenzione.

nella mia edizione non ci sono... uffa li avrei letti volentieri, anche se temo che incasinino il tutto:?
 

ila78

Well-known member
Io li ho i capitoli incompiuti...ma mi sa che quando ci arriverò mi sarà passata la voglia di leggerli.:mrgreen:
A proposito: non è che batto la fiacca nel fine settimana, leggo qualcosa di più "light"
 

SALLY

New member
Leggendo i commenti,sembra che il bello debba ancora venire...io ho finito oggi il capitolo del pittore...figura assai simpatica....la porticina dietro il letto dove passan tutti e,sorpresa,immette nella cancelleria del fantascientifico tribunale :??
...non li ho i capitoli incompiuti,la mia è un'edizione Mondadori :?
 

ila78

Well-known member
Sono arrivata al "licenziamento" dell'avvocato e alla lunga spiegazione del Sig. Block..ma sapete che più vado avanti a leggere e più penso: questa storia sembra la storia di un normale processo gestito dalla giustizia italiana: si continua a girare intorno e non si capisce mai dove si va a parare...anche quando il Sig. Block gli spiega che non tutti possono avere gli avvocatoni e gli avvocatoni scelgono loro chi difendere...la similitudine con il nostro sistema giudiziario è impressionante :paura:
 

francesca

Well-known member
Ho trovato una versione e-book dove ci sono anche i capitoli incompiuti...
Se volete metto il link.
Si può fare?

Francesca
 

ila78

Well-known member
Io ho l'edizione Rizzoli Bur e i capitoli incompiuti li ha

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SALLY

New member
Sono arrivata al "licenziamento" dell'avvocato e alla lunga spiegazione del Sig. Block..ma sapete che più vado avanti a leggere e più penso: questa storia sembra la storia di un normale processo gestito dalla giustizia italiana: si continua a girare intorno e non si capisce mai dove si va a parare...anche quando il Sig. Block gli spiega che non tutti possono avere gli avvocatoni e gli avvocatoni scelgono loro chi difendere...la similitudine con il nostro sistema giudiziario è impressionante :paura:

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ila78

Well-known member
Sono arrivata al capitolo del Duomo...che onestamente non ho capito...:? E mi avvio spedita verso il finale....sono curiosa di vedere come va a finire....:mrgreen:
 

SALLY

New member
L'ho finito anch'io....
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nin zò...un'allegoria della vita,frammenti di tutti i giorni in una cornice simbolica,sembra il racconto di un'angoscia esistenziale,che colpa aveva K? forse quella di esistere,di essere vivo.Forse l'abbiamo tutti questo processo aperto? Mah!
Non posso dire che mi sia dispiaciuto,è un pò lento ma incuriosisce...il finale m'ha colto di sorpresa,è assurdo,K è un uomo piegato ed ha un'accettazione incredibile confronto al K iniziale...anche questo può essere il risultato di come il tempo e i fatti cambino gli uomini.:boh:
 

ila78

Well-known member
E vai!!! Ultima a tagliare il traguardo! :mrgreen:
L'ho finito ieri sera....un finale triste e nel contempo geniale e in linea con il "surrealismo" di tutto il romanzo cioè lo condannano a morte, lui non sa di cosa è accusato (e nemmeno noi) ha visto il tribunale una volta sola, non ci ha capito nulla...sa solo che è la fine e forse prova un certo sollievo (di cui anche noi siamo partecipi)
Un libro discreto , a tratti pesantuccio da portare avanti ma nonostante questo si è portati a voler arrivare
fino in fondo, senza di voi non mi ci sarei nemmeno avvicinata.
Voto 3/5
Ger, chiudi pure. E apri Cuore di Cane!
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Lascio aperto ancora oggi, se qualcuna di voi volesse postare un commento "summa" finale.
Apro domani cuore di cane, che sicuramente finiremo entro il 14 ottobre, così passiamo (chi vorrà) a leggere il libro del Gdl.:)
Approfitto per ringraziarvi di nuovo per aver partecipato ( lo avrei mollato anch'io se non fossimo "stati assieme").
 

velmez

Active member
dunque: summa finale...

K. è sostanzialmente una vittima come tante: vive in una società e cerca di seguire le regole ma, evidentemente non le capisce, perchè in qualcosa sbaglia e viene processato. Su questo si incentra il romanzo: sul processo che la "la legge" (intesa come Stato o Organizzazione che noi immaginiamo onnisciente su di noi) conduce secondo regole assurde, apparentemente illogiche (l'innocenza è considerata un difetto, una sfortuna per il proseguimento del processo... l'importante è come si conduce il processo: più a lungo lo si conduce meglio è! ...anche perchè nessuno ne è mai uscito vincitore:??)
Il fatto che nel capitolo del Duomo sia proprio un prete a dare la spiegazione ultima della Legge a K. mette anche la Religione sullo stesso piano della Giustizia: incomprensibili e inarrivabili allo stesso modo?

poi ci sono alcune caratteristiche ricorrenti e particolari: i tribunali e le cancellerie nei solai delle vecchie case o cascine (la giustizia deve nascondersi?), le donne che trovano gli imputati attraenti (la donna è attirata dalla colpa?), il posto di lavoro come luogo insicuro, dove ci si sente sorvegliati (K. deve chiudersi nell'ufficio e ha paura della sorveglianza dei capi, non che dei colleghi che, non si capisce perchè, sono a casa sua al momento dell'arresto... per non parlare del picchiatore!!)

Il finale un po' me lo aspettavo: non proprio così... ma mi aspettavo che non ci fosse uscita, che non ci fosse via di scampo. Che per quanto l'individuo si impegni saranno sempre la Giustizia, la Religione o lo Stato a decidere per lui!

io comunque l'ho letto con piacere, anzi mi riprometto di passare a Il castello prima o poi!
 

francesca

Well-known member
Velmez...
se non ti viene a noia di stare dietro ad una lentona, quando leggi il castello fammi un fischio :wink:

Francesca
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Summa finale

Un Kafka più involuto e macchinoso rispetto a "La metamorfosi". Lo stile a tratti è pesante, farraginoso, i periodi sono lunghissimi e ghirigorati.
Per quanto riguarda la storyline, mi ha sicuramente affascinato l'amo che Kafka getta al lettore sin dalle prime pagine: non si sa e basta per quale motivo K. venga arrestato. Il surrealismo delle situazioni a seguire - le guardie che dovrebbero controllarlo pensano piuttosto a fargli fuori la colazione e gli vogliono rubare i vestiti, l'ispettore che lo invita nonostante la sua "condizione" ad andare in banca tranquillamente, per non parlare della ubicazione del tribunale nel solaio di una cascina(sic!) e dei dialoghi che rasentano atmosfere oniriche - non appesantisce la trama, forse ne è addirittura il punto di forza. Personaggi-macchiette come il pittore in pigiama, lo zio campagnolo "convinto" e l'avvocato "azzeccagarbugli" a letto malato, sono caratterizzati in maniera mirabile.
Lo spartiacque del romanzo è sicuramente la parabola del cappellano sulla Legge e il Custode: non c'è niente che K. possa fare, è inutile lottare, difendersi, reagire. L'uomo comune non potrà mai "entrare" nella Legge. Il capitolo finale mi ha scioccato, non mi aspettavo davvero che si passasse da un processo-limbo a una condanna a morte nel giro di un annetto, mentre altri imputati sono dietro al loro processo da 5 anni e passa.
Una lettura che mi sento di consigliare perchè l'autore è uno che va letto una volta nella vita, ma non siamo ai livelli de "La metamorfosi" ecco.
 
Stato
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