XLII G. L. - L'uomo duplicato di Josè Saramago

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Elisa,mi sono appena ricordata che avevo promesso di aiutarti a sintetizzare i commenti (e devo ancora scrivere il mio),ma poi tra lo studio e il raffreddore che ho da sabato non l'ho più fatto.Siccome ci sono ancora utenti che lo stanno leggendo,si può rimandare per qualche altro giorno? Voglio essere più lucida per postare il mio (mi sa che non l'ho neppure ancora inserito in piccola biblioteca :?) e per fare una buona sintesi degli altri.
 

velvet

Well-known member
Spoiler!

L'ho finito anche io e sono andata a leggere tutti i vostri commenti con spoiler che avevo saltato...:)

Anche a me è piaciuto molto e l'evolversi della storia mi ha molto sorpreso, direi a partire dalla mossa di Tertuliano che ha inviato la barba, è quella che ha fatto precipitare gli eventi...
Per quanto riguarda perchè Tertuliano cede al ricatto di Antonio pur di non rivelare a Maria l'esistenza del doppio anche io mi sono meravigliata, credo che come avete detto voi lui ha paura di Maria, ha paura proprio di affrontarla e soprattutto insieme ad Antonio Claro, suo doppio, Tertuliano è molto insicuro.

Poi c'è un'altra cosa che mi ha lasciata molto perplessa, ovvero il modo in cui Maria si accorge che Antonio non è Tertuliano...:?? Mi sembra veramente poco credibile, se mio marito avesse un segno che non gli ho mai visto mi sarebbero potuti venire tutti i sospetti possibili al mondo, ma non che in realtà non è lui!!! Maria non sapeva niente dell'esistenza del doppio e quindi a mio parere non sarebbe mai potuta arrivare ad una conclusione del genere...:?
Diverso sarebbe stato se Tertuliano le avesse accennato qualcosa sulla somiglianza come alla mamma...

La conclusione tra Helena e Tertuliano invece l'ho trovata non assurda ma molto triste, propria di due persone che hanno perso tutto e non hanno nessuno con cui condividere il loro fallimento se non l'uno con l'altra.
E il terzo duplicato è stato molto intrigante... io mi sono chiesta se ce ne saranno altri ancora...
 

velvet

Well-known member
Dimenticavo il commento finale...

Libro molto incisivo, ricco di spunti di riflessione ma anche avvincente, con un finale sorprendente! Qualche perplessità nella seconda parte nel modo in cui precipitano gli eventi, ma non è importante, non è un libro giallo. Magistrali i discorsi con il senso comune.
 

velmez

Active member
Mi rendo conto che nemmeno io ho messo un commento riassuntivo:

riporto quello che ho messo nella piccola biblioteca:

Il libro ha un equilibrio pazzesco è come se ogni frase fosse pesata alla perfezione
Ho fatto un po' fatica all'inizio per la lentezza soprattutto e poi perchè non mi tornavano alcune cose (tipo: perchè un attore viene cercato in tutti i film di una casa di produzione? poi, secondo me, con le crocette si è un po' perso...) però pian piano diventa sempre più avvincente!
i dialoghi con il senso comune sono geniali!
lo trovo decisamente molto cinematografico!!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
ditemi vi prego a che pagina diventa più avvincente, perchè sono a pagina 99 e mi sto annoiando a morte :boh:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
In lettura per:
sharazad
Bianca
alessandra
Ugly Betty
elisa

Finito per:
Go daigo
velmez
Minerva6
Lin89
kikko
velvet


Se ho dimenticato qualcuno,fatemelo presente.Grazie!

Intanto inizio a postare qualche giudizio finale:

velvet: libro molto incisivo, ricco di spunti di riflessione ma anche avvincente, con un finale sorprendente! Qualche perplessità nella seconda parte nel modo in cui precipitano gli eventi, ma non è importante, non è un libro giallo. Magistrali i discorsi con il senso comune.


velmez: il libro ha un equilibrio pazzesco,è come se ogni frase fosse pesata alla perfezione;ho fatto un po' fatica all'inizio per la lentezza soprattutto e poi perchè non mi tornavano alcune cose (tipo: perchè un attore viene cercato in tutti i film di una casa di produzione? poi, secondo me, con le crocette si è un po' perso...) però pian piano diventa sempre più avvincente!I dialoghi con il senso comune sono geniali!Lo trovo decisamente molto cinematografico!!

kikko: il tema del duplicato è intrigante e avvincente ma le molte divagazioni e riflessioni di Saramago rendono la lettura a tratti poco scorrevole,tranne nell'ultima parte, da leggere tutta d'un fiato.

Lin89: non è uno dei migliori,secondo me,di Saramago.Di certo è scritto molto bene (il suo stile è inconfondibile) e l'idea degli uomini duplicati è molto affascinante. Un po' lento all'inizio, ma forse voleva dare bene l'idea della "pacatezza" e meticolosità del protagonista.Ho particolarmente apprezzato i pensieri dello scrittore che si mescolano con quelli di Tertuliano.E che dire del senso comune? Fantastico.In definitiva, un gran bel libro sicuramente. Consigliabilissimo. Saramago lascia sempre il segno.

Minerva6: è stato una piacevole sorpresa,dopo un inizio un po' fiacco,la storia ha preso forma e mi ha appassionata sempre più.Il finale(le ultime 50 pag)l'ho divorato,il ritmo era incalzante e non vedevo l'ora di scoprire cosa sarebbe successo e soprattutto se le mie previsioni si sarebbero avverate.Sono anche riuscita a superare le mie iniziali difficoltà con il modo di usare la punteggiatura dell'autore.L'ho preferito rispetto all'altro che avevo già letto (Le intermittenze della morte) e vi ho trovato diverse frasi che possono essere spunto di successive riflessioni sulla vita.
 
Ultima modifica:

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Procedo molto lentamente ma procedo: sono a pag 112, ha appena scritto la lettera.

Che dire? Per ora mi piace, Saramago non delude mai, trovo che il suo modo di scrivere sia formidabile! :wink:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
anche io sono arrivata quando ha scritto la lettera, ma non capisco perchè doveva farlo a nome di Maria, questo Tertuliano è pieno di fisime ed ossessioni, un vero uomo del nostro tempo, nevrotico e stressato anche quando non servirebbe e pure un po' paranoico.
 

Go daigo

New member
Giudizio finale

Inizialmente non sapevo cosa aspettarmi,la storia proseguiva lentamente e non riusciva a coinvolgermi. Una volta entrata nel ritmo narrativo e con il dipanarsi delle vicende,invece,mi sono appassionata. Il professor Tertuliano è un uomo debole,insicuro,egocentrico. Non un eroe letterario quindi,non un personaggio di cui innamorarsi. In realtà tutte le figure maschili presenti non escono vittoriosi dalla storia,in particolare se confrontati con le controparti femminili.Credo che leggerò al più presto altre opere di Saramago perchè lo stile narrativo mi ha colpito positivamente. Il finale è avvincente,inaspettato e mi ha tenuto con il fiato sospeso fino all'ultima riga dell'ultima pagina del libro.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff

velvet: libro molto incisivo, ricco di spunti di riflessione ma anche avvincente, con un finale sorprendente! Qualche perplessità nella seconda parte nel modo in cui precipitano gli eventi, ma non è importante, non è un libro giallo. Magistrali i discorsi con il senso comune.


velmez: il libro ha un equilibrio pazzesco,è come se ogni frase fosse pesata alla perfezione;ho fatto un po' fatica all'inizio per la lentezza soprattutto e poi perchè non mi tornavano alcune cose (tipo: perchè un attore viene cercato in tutti i film di una casa di produzione? poi, secondo me, con le crocette si è un po' perso...) però pian piano diventa sempre più avvincente!I dialoghi con il senso comune sono geniali!Lo trovo decisamente molto cinematografico!!

kikko: il tema del duplicato è intrigante e avvincente ma le molte divagazioni e riflessioni di Saramago rendono la lettura a tratti poco scorrevole,tranne nell'ultima parte, da leggere tutta d'un fiato.

Lin89: non è uno dei migliori,secondo me,di Saramago.Di certo è scritto molto bene (il suo stile è inconfondibile) e l'idea degli uomini duplicati è molto affascinante. Un po' lento all'inizio, ma forse voleva dare bene l'idea della "pacatezza" e meticolosità del protagonista.Ho particolarmente apprezzato i pensieri dello scrittore che si mescolano con quelli di Tertuliano.E che dire del senso comune? Fantastico.In definitiva, un gran bel libro sicuramente. Consigliabilissimo. Saramago lascia sempre il segno.

Minerva6: è stato una piacevole sorpresa,dopo un inizio un po' fiacco,la storia ha preso forma e mi ha appassionata sempre più.Il finale(le ultime 50 pag)l'ho divorato,il ritmo era incalzante e non vedevo l'ora di scoprire cosa sarebbe successo e soprattutto se le mie previsioni si sarebbero avverate.Sono anche riuscita a superare le mie iniziali difficoltà con il modo di usare la punteggiatura dell'autore.L'ho preferito rispetto all'altro che avevo già letto (Le intermittenze della morte) e vi ho trovato diverse frasi che possono essere spunto di successive riflessioni sulla vita.

Go daigo:inizialmente non sapevo cosa aspettarmi,la storia proseguiva lentamente e non riusciva a coinvolgermi. Una volta entrata nel ritmo narrativo e con il dipanarsi delle vicende,invece,mi sono appassionata. Il professor Tertuliano è un uomo debole,insicuro,egocentrico. Non un eroe letterario quindi,non un personaggio di cui innamorarsi. In realtà tutte le figure maschili presenti non escono vittoriosi dalla storia,in particolare se confrontati con le controparti femminili.Credo che leggerò al più presto altre opere di Saramago perchè lo stile narrativo mi ha colpito positivamente. Il finale è avvincente,inaspettato e mi ha tenuto con il fiato sospeso fino all'ultima riga dell'ultima pagina del libro .
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
spoiler

sono a pagina 146 e Tertuliano ha appena chiamato a casa del suo duplicato e ha risposto la moglie. Mi chiedo ma che uomo è questo che per ogni movimento che fa si fa sempre mille domande e si crea sempre un sacco di problemi, le cose non si muovono perchè lui si muove al ralenti. E poi trovo i dialoghi così costruiti, la gente mica parla così. Mi sta un po' scocciando :MUCCAIn quanto all'ambientazione si fa cenno ad una città di cinque milioni di abitanti il che mi fa escludere che sia ambientato in Portogallo.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Però i nomi sembrano portoghesi (es. Maria da Paz), potrebbe essere ambientato in Brasile?
Io sono a pag. 224, vedrai, Elisa, che poi scorrerà più veloce (lo so, detto da me che l'ho iniziato il 7/11 è poco credibile :mrgreen:)
A un certo punto sembra si giunga ad una svolta e si è curiosi di sapere dove andrà a parare.
A me a dire la verità non dispiace, mi piace molto il modo di scrivere di Saramago con le sue riflessioni "elevate" che non mancano di una certa ironia, l'idea di base è notevole, il problema è che è un libro lento e impegnativo, da leggere a mente lucida.
Mi sono chiesta più volte come avrei reagito io se mi fossi trovata di fronte alla mia immagine sputata, non so, forse avrei anche cercato di contattare quella persona ma mi riesce difficile pensare che la cosa mi avrebbe sconvolto così tanto, cambiando completamente il mio approccio alla vita.
 

velmez

Active member
secondo me è ambientato in un Portogallo immaginario...
e mi sembra che tutto sia filtrato dalla voce narrante (il "noi" di Saramago) e questo rende i dialoghi più "costruiti", come se Saramago li traducesse...
Io lo trovo uno stile interessante, non fastidioso...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Spoiler

L'ho finito!
Caspita, chi l'ha lasciato lo riprenda! Non si può abbandonare questo libro senza aver letto il penultimo capitolo e le ultime due paginette...
Mai mi sarei aspettata una parte finale così avvincente e geniale, congegnata nei minimi dettagli. Certo, come già qualcuno ha puntualizzato è difficile che Maria potesse capire che quello che aveva a fianco non era Tertuliano, ma le donne di Saramago sono particolarmente perspicaci :mrgreen:
Premesso che non credo che avrei reagito in maniera così drastica alla scoperta di un mio duplicato - anzi, avrei pensato "poverina", avrei desiderato magari conoscerla, forse avrei cercato di incontrarla, magari ci avrei fatto anche amicizia, non penso che l'avrei vista come una minaccia - una volta che si entra nell'ottica la vicenda appassiona, e malgrado la vigliaccheria di Tertuliano - un essere umano, in fin dei conti, con i suoi grossi difetti - ci si immedesima in lui, si fa il tifo. Bellissimo il personaggio di Maria, unica persona vera e schietta, una donna che sa aspettare e che ama incondizionatamente ma consapevolmente, senza farsi sottomettere. Anche la madre di Tertuliano mi è piaciuta molto, una vera Cassandra, come tutte le mamme.
Il capitolo dell'incidente lascia a bocca aperta, tanto più per il modo in cui va a finire (una speranza? Tertuliano/Antonio e Helena impareranno ad amarsi?), ma le ultime due pagine sono strepitose. Cosa avrà voluto dire Saramago? Come andrà a finire? Davvero Tertuliano ucciderà il sosia? E quanti sosia ci saranno ancora? Alla fine Tertuliano accetta di indossare una maschera per tutta la vita, ma non lo facciamo anche noi a seconda dell'interlocutore, anche se manteniamo il nostro nome e cognome?
Potrei continuare all'infinito con le tante domande che questo libro lascia senza risposta, ma va bene così.

Giudizio complessivo: Saramago parte da un'idea di base geniale, sviluppandola dapprincipio con lentezza, il che risulta un po' ostico, almeno per quanto mi riguarda, ma sicuramente lo scopo è quello di seguire nei dettagli i gesti e le intenzioni di Tertuliano, un uomo comune, un uomo moderno problematico e in buona parte codardo. Condita da riflessioni profonde ed elevate (da leggere a mente lucida) e da originali e brillanti conversazioni con il senso comune, che da sole valgono la lettura, la storia procede, fino ad arrivare ad un punto in cui la curiosità di vedere dove vuole arrivare aumenta sempre più. L'ultima parte è geniale, incalzante e ricca di colpi di scena, e lascia un alone di mistero che affascina chiunque sia attratto da tutto ciò che non ha una vera spiegazione razionale. I personaggi sono tratteggiati con sapienza, a partire da Tertuliano e dalla stupenda Maria da Paz, donna intelligente e di carattere, fino ad Antonio Claro e a sua moglie Helena, passando per il bellissimo personaggio della madre. Anche qui, come in Cecità, risalta la superiorità morale dei personaggi femminili rispetto a quelli maschili.
La prima parte può annoiare, ma consiglio a tutti di andare avanti perchè il finale è straordinario.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff

velvet: libro molto incisivo, ricco di spunti di riflessione ma anche avvincente, con un finale sorprendente! Qualche perplessità nella seconda parte nel modo in cui precipitano gli eventi, ma non è importante, non è un libro giallo. Magistrali i discorsi con il senso comune.


velmez: il libro ha un equilibrio pazzesco,è come se ogni frase fosse pesata alla perfezione;ho fatto un po' fatica all'inizio per la lentezza soprattutto e poi perchè non mi tornavano alcune cose (tipo: perchè un attore viene cercato in tutti i film di una casa di produzione? poi, secondo me, con le crocette si è un po' perso...) però pian piano diventa sempre più avvincente!I dialoghi con il senso comune sono geniali!Lo trovo decisamente molto cinematografico!!

kikko: il tema del duplicato è intrigante e avvincente ma le molte divagazioni e riflessioni di Saramago rendono la lettura a tratti poco scorrevole,tranne nell'ultima parte, da leggere tutta d'un fiato.

Lin89: non è uno dei migliori,secondo me,di Saramago.Di certo è scritto molto bene (il suo stile è inconfondibile) e l'idea degli uomini duplicati è molto affascinante. Un po' lento all'inizio, ma forse voleva dare bene l'idea della "pacatezza" e meticolosità del protagonista.Ho particolarmente apprezzato i pensieri dello scrittore che si mescolano con quelli di Tertuliano.E che dire del senso comune? Fantastico.In definitiva, un gran bel libro sicuramente. Consigliabilissimo. Saramago lascia sempre il segno.

Minerva6: è stato una piacevole sorpresa,dopo un inizio un po' fiacco,la storia ha preso forma e mi ha appassionata sempre più.Il finale(le ultime 50 pag)l'ho divorato,il ritmo era incalzante e non vedevo l'ora di scoprire cosa sarebbe successo e soprattutto se le mie previsioni si sarebbero avverate.Sono anche riuscita a superare le mie iniziali difficoltà con il modo di usare la punteggiatura dell'autore.L'ho preferito rispetto all'altro che avevo già letto (Le intermittenze della morte) e vi ho trovato diverse frasi che possono essere spunto di successive riflessioni sulla vita.

Go daigo:inizialmente non sapevo cosa aspettarmi,la storia proseguiva lentamente e non riusciva a coinvolgermi. Una volta entrata nel ritmo narrativo e con il dipanarsi delle vicende,invece,mi sono appassionata. Il professor Tertuliano è un uomo debole,insicuro,egocentrico. Non un eroe letterario quindi,non un personaggio di cui innamorarsi. In realtà tutte le figure maschili presenti non escono vittoriosi dalla storia,in particolare se confrontati con le controparti femminili.Credo che leggerò al più presto altre opere di Saramago perchè lo stile narrativo mi ha colpito positivamente. Il finale è avvincente,inaspettato e mi ha tenuto con il fiato sospeso fino all'ultima riga dell'ultima pagina del libro .

alessandra: condita da riflessioni profonde ed elevate (da leggere a mente lucida) e da originali e brillanti conversazioni con il senso comune,che da sole valgono la lettura,la storia procede, fino ad arrivare ad un punto in cui la curiosità di vedere dove vuole arrivare aumenta sempre più. L'ultima parte è geniale, incalzante e ricca di colpi di scena, e lascia un alone di mistero che affascina chiunque sia attratto da tutto ciò che non ha una vera spiegazione razionale.I personaggi sono tratteggiati con sapienza e risalta la superiorità morale di quelli femminili rispetto a quelli maschili.La prima parte può annoiare,ma consiglio a tutti di andare avanti perchè il finale è straordinario.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
alessandra io sono arrivata a pagina 200, mi sento come lo scalatore che non vede l'ora di arrivare in cima e godersì la conquista e il panorama dall'altro, che l'andare è solo fatica :)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
alessandra io sono arrivata a pagina 200, mi sento come lo scalatore che non vede l'ora di arrivare in cima e godersì la conquista e il panorama dall'altro, che l'andare è solo fatica :)

Tieni duro che al massimo tra 20 pagine lo troverai davvero appassionante.A me le ultime 50 pagine hanno fatto un effetto talmente positivo da ripagarmi per quelle che avevo trovato un po' noiose e da ribaltare il mio giudizio finale.Spero succeda anche a te.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto