Commentare questo libro non mi è facile. L'autrice è riuscita a mettermi in una posizione difficile: durante la lettura ho detestato dal profondo le tre protagoniste, ma non ho potuto fare a meno di amarle (strano vero?).
Il primo racconto è per me il più intenso e anche quello che mi ha messa in crisi. La reazione di una donna di fronte al tradimento, arrivato tra l'altro dopo molti anni di matrimonio, mette in crisi la loro relazione ed anche le sue stesse certezze.
Non sono riuscita a condividere le scelte di questa donna, mi ha fatto rabbia la sua debolezza, la sua arrendevolezza, il suo senso di colpa. Forse proprio perché così debole e così sola, mi sono piano piano alleata con lei, sono entrata in sintonia con i suoi pensieri, mi sono persa con lei nei meandri della depressione, delle domande senza risposta, nel tentativo di darsi delle colpe e di assolversi, di fingere, al punto di accettare anche il tradimento più grande, quello della fiducia. Forse in fondo questo comportamento è dettato solo dalla paura di non essere amata, di essere sola, di essere colpevole della propria solitudine. Del resto si accorge improvvisamente di non avere più accanto, né il marito né le figlie e non sa più che ruolo deve recitare.
Il ruolo del marito invece è molto dubbio, nel senso che non riesco a capire se sia anche lui imprigionato in un gioco pericoloso, dettato da crisi d'età, paure, e insicurezza, o se questa idea sia solo negli occhi della moglie che lo descrive e cerca di perdonarlo o di giustificarlo, per non dover ammettere di essere davvero stata imbrogliata o illusa da una persona meschina e crudele (forse più difficile da sopportare!).
Questo racconto mi ha spinta a pensare molto a quella che crediamo essere la nostra vita, che può cambiare completamente da un giorno all'altro, rivelandosi diversa da quello che abbiamo sempre creduto, a come reagiamo di fronte al timore ai cambiamenti, di come ci imbrogliamo da soli...
Ho riconosciuto in me molti atteggiamenti di questa donna che all'inizio detestavo! :??
Gli altri due racconti mi hanno colpita meno dal punto di vista della storia, ma mi hanno entusiasmata per il drastico cambiamento di stile dell'autrice. Soprattutto in "monologo", all'inizio sono rimasta scioccata perché non mi aspettavo assolutamente un cambiamento di regime così marcato, passando dai dialoghi pacati di prima a questi pensieri ricchi di parolacce, scurrili, duri, che rappresentano subito una donna diversa. Solo attraverso la scelta delle parole e del modo di esprimersi l'autrice riesca a farti capire di che tipo di donna sta parlando, il suo carattere e il suo modo di essere. Meraviglioso. Qui sembra che la protagonista sia forte e coraggiosa, protesta e blatera di vendette e di giustizia, ma tra le righe si vede una donna debole ed egoista.
Libro per me controverso che mi ha portata a riflettere su molte tematiche e proprio per questo mi sento di consigliarlo. In tutte le donne descritte seppur tanto diverse sono riuscita a trovare qualcosa di me!
