XLVIII G.d.L - La versione di Barney di Mordecai Richler

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darida

Well-known member
Finito!

Il romanzo di primo acchito si presenta ostico, piu' simile a un codice da decifrare che a uno stile di scrittura; ma dura poco, solo una manciata di pagine sulle oltre 400 che lo compongono. Il protagonista, quel bel soggetto del Barney Panofsky esercita sul lettore (di certo su di me) un forte potere ammaliante e la curiosita' per gli avvicendamenti della sua vita bizzarra, snocciolata nell'arco di quasi mezzo secolo tra continui salti temporali, c'e' tutta: supera le infinite digressioni, citazioni e relative -necessarie- correzioni.
Quando la storia finalmente prende corpo, la narrazione scorre, i dialoghi li ho trovati esilaranti
l'ironia bella feroce; nel contempo, l'amore, la malattia, la solitudine del protagonista richiamano sentimenti di tenerezza

E il finale? be', semplicemente sorprendente.

"Tutta colpa di Terry. E' lui il mio sassolino nella scarpa."
con queste parole inizia la Versione di Barney, e gia' qui sapevo, finanche la mia premessa iniziale :mrgreen:, che me lo sarei pappato tutto :wink:

Promosso! :D
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io ho finito domenica
dispiaciuta di essere arrivata alla fine.
Adoro Barney! e vorrei essere stata la IV Signora Panofsky! :D
recensirò in piccola biblio!
:HIPP

Nitina,metti in sintesi anche qui il tuo commento finale,così poi lo riporto insieme a quelli degli altri.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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cap 7 o giù di lì

Che fatica star dietro a tutti quei nomi e tentare di ricostruire mentalmente quel background socio-politico. A mio parere non è una lettura fruibilissima per un lettore europeo, i riferimenti hic et nunc a canada e usa son troppo mirati, forse per un pubblico che ha vissuto gli anni 50 da poco o che se li ricorda bene. Lo stile mi piace molto, è sempre caustico, alcuni dialoghi sono esilaranti. I figli di Barney sono uno più "fuori" dell'altro, però, ripeto, il libro per le prime 100 pagine non è godibilissimo al 100%. I termini stranieri, sia hiddish che francesi, rasentano il fastidioso.
 

nitina

New member
Copia e incolla da quello che ho postato in Piccola Biblioteca

Nitina,metti in sintesi anche qui il tuo commento finale,così poi lo riporto insieme a quelli degli altri.

Dopo aver proposto il libro per il XLVIII GdL, mi sono un pò preoccupata perchè le prime pagine erano per me un vero inferno. Non riuscivo a seguire quello che Barney raccontava.
Poi però è andata alla grande.
Parigi e Montreal di sottofondo mi hanno appagata un sacco (ci tengo tanto all'ambientazione); i personaggi sono splendidamente delineati, tramite quello che fanno, con i loro difetti e vizi, con le loro qualità e per quello che dimostrano al protagonista. La famiglia, l'amicizia, l'amore per Miriam, gli eccessi e i lussi. La società ebraica, i problemi e le discriminazioni che questo popolo subisce..sono solo alcune delle isole che tocchiamo navigando in questo romanzo fuori dal comune.
I drammi legati alla droga (Boogie), alle malattie (Cedric Richardson e la seconda signora Panofsky - che poi s'è mai capito come si chiama), alle scomparse precoci (Clara). Scorrono sotto i nostri occhi tradimenti e bugie, rivolte studentesche, incomprensioni familiari.
Mi è piaciuto tanto. Barney è un vero personaggio. La sua vitalità, la sua voglia di dimostrarsi com'è senza vergogna mi hanno entusiasmato. Mi sono affezionata al suo essere sbronzo, alle sue dimenticanze (mi fa morire quando cerca di ricordare il nome dell'attrezzo che serve per tirar su la minestra..oppure quando tenta di farsi venire in mente i nomi dei 7 nani ). Mi ha intenerito per il modo in cui parla di Saul o quando chiama Kate. Mi ha fatto divertire con la sua smodata passione per l'hockey...insomma potrei star qui le ore!
Richler butta giù nero su bianco un autoritratto spettacolare, multisfaccettato e attraente come difficilmente ne ho trovati.

credo di potermi dare una pacca sulla spalla...
 

menoftheworld

New member
Tu sei la IV Sig.ra Panofsky....

Io ho finito domenica
dispiaciuta di essere arrivata alla fine.
Adoro Barney! e vorrei essere stata la IV Signora Panofsky! :D
recensirò in piccola biblio!
:HIPP
Tu sei la IV Sig.ra Panofsky....

Dopo aver proposto il libro per il XLVIII GdL, mi sono un pò preoccupata perchè le prime pagine erano per me un vero inferno. Non riuscivo a seguire quello che Barney raccontava.
Poi però è andata alla grande.
Parigi e Montreal di sottofondo mi hanno appagata un sacco (ci tengo tanto all'ambientazione); i personaggi sono splendidamente delineati, tramite quello che fanno, con i loro difetti e vizi, con le loro qualità e per quello che dimostrano al protagonista. La famiglia, l'amicizia, l'amore per Miriam, gli eccessi e i lussi. La società ebraica, i problemi e le discriminazioni che questo popolo subisce..sono solo alcune delle isole che tocchiamo navigando in questo romanzo fuori dal comune.
I drammi legati alla droga (Boogie), alle malattie (Cedric Richardson e la seconda signora Panofsky - che poi s'è mai capito come si chiama), alle scomparse precoci (Clara). Scorrono sotto i nostri occhi tradimenti e bugie, rivolte studentesche, incomprensioni familiari.
Mi è piaciuto tanto. Barney è un vero personaggio. La sua vitalità, la sua voglia di dimostrarsi com'è senza vergogna mi hanno entusiasmato. Mi sono affezionata al suo essere sbronzo, alle sue dimenticanze (mi fa morire quando cerca di ricordare il nome dell'attrezzo che serve per tirar su la minestra..oppure quando tenta di farsi venire in mente i nomi dei 7 nani ). Mi ha intenerito per il modo in cui parla di Saul o quando chiama Kate. Mi ha fatto divertire con la sua smodata passione per l'hockey...insomma potrei star qui le ore!
Richler butta giù nero su bianco un autoritratto spettacolare, multisfaccettato e attraente come difficilmente ne ho trovati.

credo di potermi dare una pacca sulla spalla...
Sei forte.......
 
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GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Finito!

.... ma dura poco, solo una manciata di pagine sulle oltre 400 che lo compongono

c'hai una versione tagliata allora, non quella di Adelphi, perchè io sono a pagina 130 e le tessere del mosaico sono tutte "sparpagliate in terra" e me così
nena_expectanteweb.jpg
 

darida

Well-known member
c'hai una versione tagliata allora, non quella di Adelphi, perchè io sono a pagina 130 e le tessere del mosaico sono tutte "sparpagliate in terra" e me così
nena_expectanteweb.jpg

Ciccetto :mrgreen: in realta' le pagine sono 484 ...e il valore della manciata e' relativo :wink:
non mi dirai che proprio a te non sta piacendo....che mica ci credo :mrgreen:
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Mi piace lo stile, il mordente. D'altronde trama non ce n'è, è un diario, una versione dei fatti appunto (bella per esempio la contrapposizione tra il suo racconto della scazzottata a Terry nel bar e quello contenuto nelle lettere di quest'ultimo). Purtroppo per ora (pagina 136) mi sembra ancora tutto nella testa di Barney/Mordecai. Insomma me lo sto godendo a metà, mi manca il "succo".
A proposito domando a voi compagne di lettura di fugarmi un dubbio: se il figlio nato morto di Clara era di colore, essendo figlio di Cedric se mi ricordo bene, perchè il dottore fa la battuta a Barney "lei dev'essere albino allora?" Se il bambino è di colore, perché dice all'infermiera che vuol parlare proprio con lui assumendo a priori che sia il padre?:?
Mi ha strappato un sorriso anche la parte in cui sull'altare Clara se ne esce con "Ho una pagnotta nel forno, cosa dovrei fare?", alla domanda del prete se voleva sposare Barney.
Ma sono in lettura solo io? :boh:
 

LaCucuzzeddha

New member
Indimenticabile Barney

Un libro indimenticabile, un personaggio meraviglioso. Uno dei miei libri del cuore.
Contro ogni mia previsione (ero partita con mille pregiudizi), è riuscita ad essere all'altezza anche la sua trasposizione cinematografica!
 

darida

Well-known member
Mi piace lo stile, il mordente. D'altronde trama non ce n'è, è un diario, una versione dei fatti appunto (bella per esempio la contrapposizione tra il suo racconto della scazzottata a Terry nel bar e quello contenuto nelle lettere di quest'ultimo). Purtroppo per ora (pagina 136) mi sembra ancora tutto nella testa di Barney/Mordecai. Insomma me lo sto godendo a metà, mi manca il "succo".
A proposito domando a voi compagne di lettura di fugarmi un dubbio: se il figlio nato morto di Clara era di colore, essendo figlio di Cedric se mi ricordo bene, perchè il dottore fa la battuta a Barney "lei dev'essere albino allora?" Se il bambino è di colore, perché dice all'infermiera che vuol parlare proprio con lui assumendo a priori che sia il padre?:?
Mi ha strappato un sorriso anche la parte in cui sull'altare Clara se ne esce con "Ho una pagnotta nel forno, cosa dovrei fare?", alla domanda del prete se voleva sposare Barney.
Ma sono in lettura solo io? :boh:

Credo, come se Barney fosse una persona di colore bianca, "neri bianchi" cosi' sono definiti, che non ha trasmesso il gene alla pagnotta :wink: dando per scontato che il padre fosse quindi e comunque lui ...maybe :mrgreen: (parliamo di qualche decennio fa, da non dimenticare)

Ci sara' sempre fino alla fine molto nella testa, non sempre perfettamente presente, di Barney-Mordecai...ma abbi fiducia che arriva anche la parte piu' strutturata dove la storia assume un ritmo meno discontinuo, piu' godibile :)

PS: anche la mia edizione e' Adelphi :) quindi sul fatto che stiamo leggendo lo stesso libro non dovrebbero esserci dubbi :wink:
 
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elisa

Motherator
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attenzione spoiler

non deve essere stato facile per Richler rendere la malattia di Alzheimer di cui è affetto Barney ma credo che ci sia riuscito benissimo proprio con quesllo stile che tutti voi avete colto. D'altra parte uno scrittore deve cercare di rendere il protagonista nella sua realtà, direi proprio che c'è riuscito :)
 
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darida

Well-known member
spoiler

non deve essere stato facile per Richler rendere la malattia di Alzheimer di cui è affetto Barney ma credo che ci sia riuscito benissimo proprio con quesllo stile che tutti voi avete colto. D'altra parte uno scrittore deve cercare di rendere il protagonista nella sua realtà, direi proprio che c'è riuscito :)

Ce' moltissimo Di Mordecai in Barney, entrambi cosi' poco “friendly” con la gente, ma poco neh! :mrgreen:
 
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GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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non deve essere stato facile per Richler rendere la malattia di Alzheimer di cui è affetto Barney ma credo che ci sia riuscito benissimo proprio con quesllo stile che tutti voi avete colto. D'altra parte uno scrittore deve cercare di rendere il protagonista nella sua realtà, direi proprio che c'è riuscito :)

ma che spoiler enorme hai tirato fuori!?! Ammonita!:paura:
A rischio di passare per rompiballe, rinnovo l'invito ad usare i titoli (grassettati in automatico)
Vincere la pigrizia fa bene agli altri lettori:)
 
G

giovaneholden

Guest
Rileggendolo sto ritrovando tutte le sensazioni che ho avuto la prima volta,è davvero un gran libro,ho fatto bene a dannarmi per farlo vincere?:mrgreen:
 

alessandra

Lunatic Mod
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Finito:

Dorylis
nitina
darida

In lettura:

Baldassarre Embriaco
giovaneholden
menoftheworld
Germano Dalcielo
alessandra

Da iniziare:

velmez
 

menoftheworld

New member
*****,***** e *****...che bello...

Finito:

Dorylis
nitina
darida

In lettura:

Baldassarre Embriaco
giovaneholden
menoftheworld
Germano Dalcielo
alessandra

Da iniziare:

velmez
h finito anche io....

la bellezza dei libri e che ognuno ,aldilà del talento che ha può essere regista,fare il proprio casting e scegliersi gli attori che volta per volta tra le righe faranno la loro comporsa.A me il "La versione di Barney" è piaciuto tanto ,dentro ci ho trovato più emozioni..tra tutte l'amore ,per i figli e per la propria compagna.
Adesso vedrò il film,spero in buona compagnia....

Mi scuso per le parolacce ma era una citazione.....
 
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