Cosa vi viene in mente se dico “Brasile”? Beh, di certo i colori, i sapori, la sensualità, le feste, i bagordi… e in questo libro c’è tutto ciò che assoceremmo al Brasile e c’è molto, molto di più.
C’è la vivacità e quel perenne velo di malinconia di un Paese e di un popolo in cui convivono le anime più diverse, l’estrema povertà e l’estrema ricchezza, la lussuria, la perdizione ed anche una radicata cultura popolare fatta di buona cucina, superstizione e una buona dose di magia. E’ questa la ricetta che Jorge Amado ci fornisce nella cronaca della vita e dei patimenti della bella Flor, maestra di arte culinaria, dapprima sposata a Vadino, eclettico viveur, fedele amico della roulette e frequentatore assiduo di bische e case di piacere – poi vedova onesta e pudica squassata da notti insonni in preda a desideri ardenti ed inconfessabili, poi sposa felice e pacifica del buon dottor Teodoro, infine preda di fantasmi e vittima dell’eterna lotta tra corpo e spirito. Tutto questo ci dà Jorge Amado, tutto condito con quell’ironia mordace e burlona tipica di chi è abituato a vivere la vita fino in fondo, intensamente, ed è maestro nell’arte di arrangiarsi sempre e comunque. Pagine che traboccano di carnalità, passione sfrenata descritta senza inibizioni, cronaca dettagliata e goduriosa della vita della bella ed interessante Flor. Lettura piacevole e con parecchi spunti di approfondimento. Tutto bene, se non fosse che questo libro ha un unico, grande difetto: è davvero troppo, troppo, troppo lungo! La nota di demerito per quanto mi riguarda è proprio questa: tutto interessante, sì, ma oltre cinquecento pagine sono davvero troppe ed anche la penna virtuosa e irriverente di Amado alla lunga finisce per stancare… a fine lettura, giuro, non ne potevo più! Nonostante quest’handicap, tuttavia, consiglio la lettura di questo libro, perché è un’iniezione di buon umore e semplicità e permette di immergersi in una cultura completamente sui generis in tutte le sue sfaccettature. Bello, nonostante la lunghezza eccessiva in definitiva mi è piaciuto.