LXIV Gruppo di lettura - Foto di gruppo con signora di H.Boll

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LearnToKill

New member
Sono partita anche io!
Ho l'edizione Einaudi del 1972 tradotta da Italo Alighiero Chiusano.

Per il momento, date le pochissime pagine lette, non posso ancora pronunciarmi, ma sembra una scrittura piuttosto scorrevole! :) aggiornerò stasera o magari domani!!!
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io lo sto leggendo per la Sfida, ma non partecipo al GdL :boh:, innanzitutto perché sono molto più avanti :boh: poi perché in questi giorni non ho la costanza di partecipare ad una lettura "comunitaria" :boh: se avrò qualcosa da dire interverrò, ma senza vincoli ...

Ti ho messa come riserva... senza vincoli, tranquilla :wink:.
 

francesca

Well-known member
Ma pensandoci, che problemi aveva Boll? :?
Come si fa a nominare così tante volte il sesso e, soprattutto, la cacca? :mrgreen:

Questa cosa sulle continue allusione sessuali, erotiche ecc... l'ho notata anch'io.
In qualsiasi discorso o descrizione riesce a metterci qualche riferimento all'argomento.

Che personaggio questa suor Rahel...
non so se si può dire, ma come si fa a raggiungere la perfezione tale da non aver bisogno della carta?

Io adesso sono al paragrafo che parla del padre, e del presunto innamoramento della domestica, anche qui continue allusioni :? diciamo pure non allusioni...

Francesca
 

LearnToKill

New member
Che personaggio questa suor Rahel...
non so se si può dire, ma come si fa a raggiungere la perfezione tale da non aver bisogno della carta?
Ho appena letto questa parte. Non sapevo se ridere o rimanere inorridita! :D
Sicuramente avevo un punto interrogativo grande quanto tutto il volto!
E' un tema che non ho trovato mai in nessun libro, neanche velatamente.

Le allusioni sul sesso sono davvero ovunque!
Quando ho letto il messaggio di Betty non credevo fosse effettivamente ovunque :D
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Che personaggio questa suor Rahel...
non so se si può dire, ma come si fa a raggiungere la perfezione tale da non aver bisogno della carta?
Francesca

pensa a i nostri politici, con riferimento alla Costituzione.

la maggior ambizione per molti di loro è di

fare gli str**zi senza usare la carta ...

non ci vedo perfezione in questo !

:wink:
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Questa cosa sulle continue allusione sessuali, erotiche ecc... l'ho notata anch'io.
In qualsiasi discorso o descrizione riesce a metterci qualche riferimento all'argomento.

Che personaggio questa suor Rahel...
non so se si può dire, ma come si fa a raggiungere la perfezione tale da non aver bisogno della carta?

Io adesso sono al paragrafo che parla del padre, e del presunto innamoramento della domestica, anche qui continue allusioni :? diciamo pure non allusioni...

Francesca

Daiiii, si può fare!
Almeno una volta a settimana capita anche a me! :mrgreen:
Ed è una soddisfazione! :YY
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Iniziato! e sono a pagina 33, dove di parla della famosa suora... non ho potuto fare a meno di soddisfare la curiosità suscitata dall'aver "spiluccato" i costri commenti a riguardo... :mrgreen:
ottimo inizio: un bello stacco di stile rispetto a Pamuk, che è quel che mi ci vuole per farmi prendere da un romanzo... (non riesco a leggere di seguito libri "simili"...) :MUCCA
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Uff, sono curiosa di sapere quali brani di Schubert suoni la tipa! :W
A pagina 91 dice che suona il Moderato della sonata in la minore e l'Allegretto di quella in sol. Ma, dannazione, mica ce n'è una sola! ><
E, giustamente, su internet non se ne parla. :MM
 

francesca

Well-known member
Metà del capitolo IV

Riporto un brano che mi sembra illuminate sull'ironia che pervade tutta la narrazione e su una caratteristica di Boll che sto trovando molto originale:
"A che livello di sensibilità, poniamo, va registrato il valore fiammifero, non uno intero e neppure mezzo fiammifero, ma solo un quarto di fiammifero, quello con cui la sera un detenuto si accende la sigaretta, mentre altre persone -per di più non fumatori!- tengono disseminati sulle loro scrivanie senza mai servirsene, degli accendini a gas della grandezza di due pugni?
Che roba è mai questa? E la giustizia, dov'è?
Insomma, volevamo solo far capire che molti quesiti rimangono aperti.


E' solo uno dei tanti periodi in cui l'autore, l'A. come si chiama lui, affronta un argomento complesso della vita umana utilizzando un'ironia estrema, come se mai parlasse di cose serie veramente; anche in questo caso, la serietà, l'insolubilità del problema eterno del valore delle minime cose per ciascuno di noi, vengono ridimensionate dalla frase: Insomma, volevamo solo far capire che molti quesiti rimangono aperti.

Anche nel paragrafo in cui parla del problema del dolore, delle lacrime, della beatitudine, Boll usa un modo originalissimo, riportando le definizioni dell'enciclopedie, a cui, con stile ironico e didascalico, intreccia le proprie personali convinzioni.
Per poi rapportare il tutto alla vita di Leni in termini di "peso ideale", di grammi in più o in meno rispetto a questo.
Così il tema della felicità e della sofferenza personale di ognuno, della responsabilità delle proprie scelte, si condensa per lui nella domanda:
Dimmi quanto peso hai in più o in meno del tuo peso-forma e io ti dirò se una carenza o un eccesso di l. p., r., b., d., s. nel tuo stomaco, nei tuoi intestini, nel tuo tronco-cerebrale, nel fegato, nei reni, nel pancreas hanno convertito il tuo erroneo modo di agire e sentire nella suddetta carenza o eccedenza.

Anche se non sempre comprendo fino in fondo dove voglia arrivare l'A. e quanto ci sia di serio in quello che dice (pur avendo il sospetto che sia maledettamente serio), trovo che abbia un punto di vista decisamente originale nell'affrontare i grandi temi dell'esistenza umana.

Francesca
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
inizio capitolo V - nessuno spoiler particolare

mmm... siamo in molti a leggere questo libro, ma ci sono pochi interventi... In effetti credo che non sia un romanzo che si presti a molti commenti: la scelta particolarissima fatta dall'autore - e cioè raccontarci la vicenda come se si trattasse di un'inchiesta per cui, di qualsiasi informazione, deve esserne accertata l'obiettività e quindi la veridicità - fa sì che apparentemente non sia lasciato spazio a un qualche punto di vista soggettivo col quale rapportarsi...
In realtà, da un certo punto in poi, si comincia a intuire che la scelta dell'autore è molto più significativa e "feroce" di quanto non sembrasse all'inizio... Condivido l'importanza di tutti i passaggi riportati da Francesca, e comincio finalmente a riconoscere lo scrittore implacabile e amaramente ironico di Opinioni di un clown... Insomma: andando avanti questo libro sta acquistando spessore, oltre all'ironia che lo ha caraterizzato fin dall'inizio! e non sono neanche a metà... :MUCCA

Ragazze, voi dove siete? mi piacerebbe leggere qualche vostro commento...
 

darida

Well-known member
io ormai ho iniziato Storia di una ladra di libri, mi incuriosiva di più
e due libri insieme non riesco a leggerli, faccio casino :boh:

buona lettura :D
 

LearnToKill

New member
Io ho iniziato il quinto capitolo, quindi sono più o meno ad un terzo del libro. Sinceramente, nonostante sia scorrevole e anche molto interessante in alcuni punti, non è un libro che mi sta prendendo più di tanto. Molto particolare lo stile narrativo, come già avete detto. In tanti anni di lettura non l'avevo mai incontrato! E quella sottile ironia l'ho percepita anche io, tant'è che capita di mettermi a ridere da sola quando leggo certi passaggi. Secondo me è uno di quei libri che non ti fa venire l'ansia di divorartelo, ma che va letto con calma e attenzione, visti anche i molteplici personaggi e gli intrecci che ci sono!
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Secondo me è uno di quei libri che non ti fa venire l'ansia di divorartelo, ma che va letto con calma e attenzione, visti anche i molteplici personaggi e gli intrecci che ci sono!

Questo è verissimo, anche se secondo me è migliorato molto proprio a partire dagli ultimissimi paragrafi (anzi, direi dall'intero capitolo IV, dedicato alla storia della sua famiglia)... Comunque io sono dell'idea (opinabile, è ovvio) che il valore e persino la bellezza di un libro non necessariamente siano direttamente proporzionali alla loro capacità di trascinare... ho letto libri straordinari che pure in certi punti mi avevano "pesato", ma che alla fine, nella loro compiutezza, mostravano tutta la propria grandezza.
 

francesca

Well-known member
Come avete già detto anch'io ho la sensazione di un libro in cui è difficile trovare personaggi nei quali identificarsi, o anche solo per cui provare "empatia".
Ma visto lo stile, il linguaggio, la struttura della narrazione (ad "inchiesta", come già fatto notare) penso proprio che l'intento dell'autore non fosse quello di creare questo tipo di legame con il lettore.

Fra l'altro la protagonista emerge via via dai racconti di tutti gli altri personaggi e ancora, alla fine del IV capitolo, non è ben delineata, è avvolta nel mistero, ognuno ne dà la propria particolare descrizione e impressione e anche questo rende difficile l'immedesimazione.

Però come dice Ayuthaya, una bella lettura non è necessariamente una lettura che ti travolge e coinvolge in ogni fibra, ma è una lettura che ti incuriosisce, ti diverte e/o ti fa riflettere, ti spinge ad andare avanti fino alla fine, insomma ti arricchisce. E per ora sto trovando tutto questo.

Francesca
 

LearnToKill

New member
Comunque io sono dell'idea (opinabile, è ovvio) che il valore e persino la bellezza di un libro non necessariamente siano direttamente proporzionali alla loro capacità di trascinare... ho letto libri straordinari che pure in certi punti mi avevano "pesato", ma che alla fine, nella loro compiutezza, mostravano tutta la propria grandezza.
Assolutamente d'accordo! Il fatto che non mi abbia coinvolto come altri libri non significa necessariamente che a fine lettura ne avrò un giudizio negativo. Anche se, come ho detto prima, è un libro che va letto con calma e che mi pesa in alcuni punti, lo trovo interessante. Ci sono dei paragrafi (per fare un piccolo esempio quello dove spiega le varie combinazioni di verde per formare una corona di fiori a seconda della ricorrenza) che mi hanno davvero incuriosito e arricchito! Per non parlare di tutto lo sfondo sociale e politico!
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
metà capitolo VII - possibili piccoli spoiler

c'è qualcuno??? come va???
io sto leggendo della storia d'amore fra Leni e Boris... questa parte (ma mi riferisco in genere a tutto il pezzo a partire dal quale Leni va a lavorare in ...come si chiama? laboratorio floreale? :? :boh:) in effetti risulta un po' più pesante... la vicenda si fa più "politica": sono abilmente disseminati riferimenti al contesto politico/sociale che forse non è sempre facile cogliere...
Comunque procedo, e procedo bene! :MUCCA
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Fine cap V

Mmm, questo libro mi sta perplimendo! :?
L'inizio mi era piaciuto assai, quella suora mi aveva entusiasmato tantissimo, ma ora :OO non riesco a capire dove voglia arrivare l'autore!
Per l'amor di dio, mi piace questo stile particolare e insolito...ma la trama mi sfugge un pochettino. Sta Leni oltre a fare corone di fiori, ad avere problemi col sesso e con la cacca, chi è, com'è? che fa? :MM
 
Stato
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