Giordano, Paolo - La solitudine dei numeri primi

iuvas

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per me la cosa migliore del libro è il ritmo, sempre discretamente alto, e la caratterizzazione dei personaggi attraverso le loro azioni e non puramente descrittiva.
comunque tutto sommato niente di che, si salvano davvero solo le situazioni di disagio adolescenziale, davvero ben tratteggiate.
però nel panorama attuale non è da buttar via, anche se per 18€ ho comprato 2 saggi di storia e il libro me lo sono fatto prestare...
 

gio84

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Attenzione spolier!

Forse una voce fuori dal coro: l'ho letto e mi è piaciuto!
Lettura molto scorrevole (forse fin troppo), il titolo è bellissimo, e il finale non è deludente: non poteva non finire che così!
L'happy ending non è dovuto nei romanzi...
Due numeri primi rimarranno sempre numeri primi (e soli!)
Mi sono piaciuti moltissimo tutti i riferimenti matematici nel corso della lettura e mi sono affezionata ai protagonisti durante la loro crescita (forse più anagrafica che mentale).
Voto 4 su 5

Lo consiglio come lettura scorrevole e piacevole tra due testi più impegnativi.
 

psychenera

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..finito ora..
..concordo con chi sostiene che il finale non poteva essere differente..al contrario il titolo non avrebbe avuto alcun senso..
..comunque non ci ho trovato nulla di che..un libro rapido e scorrevole..ma con tematiche trite e ritrite..
..la cosa che davvero mi è piaciuta è stata proprio il paragonare i numeri primi ai protagonisti del romanzo..


..voto per me: 5..
 

Robbie

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Ho letto questo topic perchè dopo aver letto il libro ero rimasto con l'amaro in bocca, non mi aveva poi colpito così tanto a parte la prima parte, dove sono ancora adolescenti... Non riuscivo a spiegarmi il perchè del premio!E tutti gli amici a dire che era fantastico! A sto punto non dico di avere ragione ma almeno qualcun'altro è perplesso come me! Personalmente dopo averlo letto d'un fiato, ho avuto un entusiasmo iniziale seguito da una sensazione di vuoto, come se si portasse dietro molta inconsistenza sotto una veste di grande scorrevolezza e piacevolezza nella lettura...
 

stern

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è vero, la lettura è scorrevolissima..l'ho iniziato ieri pomeriggio e sono a metà...
 

stern

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Finito! A me è piaciuto, in realtà; non so cos'abbia di particolare, perchè alla fine è un romanzo costruito sul niente, sul vuoto e, coerentemente, la conclusione non porta da nessuna parte..mette una costante ansia addosso, un senso di protezione per i protagonisti, cosi vulnerabili e indifesi di fronte alla difficoltà ke la vita gli pone davanti, legati per sempre ma divisi da sempre. Bello davvero!
 

Bohemian

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è un libro che ho apprezzato molto soprattutto per come è narrato, ovvero, in modo da tenerti sempre sulle spine, scoprendo a poco a poco ciò che è successo non è stato detto.
Per quanto riguarda il finale mi è venuta voglia di gettare il libro contro il muro quasi come se questo gesto potesse far andare le cose diversamente :W. !
...il tutto mi ha lasciata un pò stranita, non so esprimere esattamente l'effetto che mi abbia fatto...
 

Cozza Taddeo

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A me questo libro è piaciuto.
E pure molto.
Lo stile è asciutto ed essenziale e i riferimenti matematici servono piú che altro come spunti per metafore e analogie inerenti il carattere e il comportamento di uno dei due personaggi principali.
La trama è lineare ma non concede niente al melodramma o a sentimentalismi che fanno vendere libri e biglietti del cinema cosí bene di questi tempi (Moccia, Scamarcio & Co. ne sanno qualcosa) per cui niente lieto fine, grazie al cielo.
E' vero che l'autore non si sofferma ad analizzare le cause per cui i due protagonisti agiscono in modo "patologico" ma lo fa di proposito perché non è quello il suo obiettivo. Il fulcro di tutto è invece la descrizione delle difficoltà di interrelazione personale a cui sono spesso soggetti coloro i quali hanno subito un trauma che ne ha alterato il normale sviluppo sociale ed affettivo. In altre parole, l'autore non vuole indagare sul perché Alice e Mattia agiscono in quel modo strano, bensì, posto che essi si comportano così, vuole semplicemente descrivere il dramma della loro situazione. In qualche modo il punto di partenza è quello dello scienziato (non dimentichiamo che Giordano è dottorando in fisica teorica) che non si preoccupa di cercare il perché degli eventi a cui assiste ma solo di trovare un modello che li descriva adeguatamente.
In questo, secondo me, ci riesce benissimo.
 

LucianaT.

New member
a me questo libro è piaciuto moltissimo l’ho trovato delicato di una tristezza infinita, scorrevole e ben scritto.
Il libro è una analisi psicologica del dramma irrisolto e consequenziale nel vissuto dei protagonisti
che è un non vissuto una negazione continua di se stessi del proprio corpo dei sentimenti , due storie quella di Alice e Mattia di sopravvivenza e solitudine inespugnabile per proprio volere. Il finale non poteva essere altrimenti.
 

franceska

CON LA "C"
A me ha colpito subito il titolo, per questo l'ho comprato. Devo ammettere che il libro è bello ma sinceramente non mi è piaciuto molto e come ha già detto qualcuno, mi ha lasciato l'amaro in bocca. Io credo che in efetti questo libro manchi di un finale, nel senso che nei libri ci si aspetta sempre che tutto abbia un perchè e ci sia, anche velatamente, la resa di qualcosa che deve essere reso (soprattutto al lettore) il fatto che la madre di lui, colpevole di tutto, resti in un certo qual modo impunita e che aleggi nel libro nella descrizione che viene fatta, non mi dà un finale. :boh:
 

stre_gatta971

apprendista baol member
ho letto questo libro l'estate scorsa... beh, per essere un'opera prima di un fisico...niente male :) mi è piaciuta molto e mi è piaciuta tutta...anche il finale... non poteva starci bene un classico happy end, per me era giusto che finisse così... l'ho consigliato a 2 mie colleghe e anche a loro è piaciuto molto!
 
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Valesharm85

lettrice accanita
l'ho appena finito, l'ho trovato molto bello e introspettivo è riuscito a toccare delle corde personali profonde e a smoverle e credo che ogni grande libro debba farlo.
 

isola74

Lonely member
io l'ho comprato dopo il premio Strega, ma devo dire che mi aspettavo di meglio.. è certamente scritto bene, in maniera "pulita" e scorrevole, infatti l'ho finito in 3 sere... secondo me resta troppo in superficie e diventa così, a tratti, un po' banale
Voto per me: 3/5
 

iriciola

New member
io l'ho divorato qs libro..cercando qualcosa che fino alla fine non ho trovato, forse era proprio questo quello che lo scrittore voleva far percepire..l'inafferrabile x appunto!?!!
..in ogni caso mi ha lasciato addosso una tristezza infinita, e la teoria dei numeri primi rimane fascinosa e crudele allo stesso tempo..
 

sunrise

New member
Si legge per fortuna in poco tempo, non sono quindi molte le ore sottratte ad altre letture di certo piu' significative di questa.
E'un libro che non ha lasciato in me alcun segno, acqua fresca insomma. Trama sempre altalenante tra momenti intensi e altri davvero piatti e monotoni, trama che porta ad un finale che mi ha lasciato come dire, indifferente.
Sibyl_vane, investi i 18 euro necessari, se non ricordo male, per portarsi a casa questo libro in altro modo o almeno questo è il mio consiglio.

... perfettamente d'accordo con te! Aggiungo soltanto che, una volta di più, si conferma come requisito ultimo e non necessario scrivere un bel libro per vincere un premio in Italia (ha vinto lo Strega, non ce lo dimentichiamo!)
 
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