Giordano, Paolo - La solitudine dei numeri primi

Eleonora

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Ho finito di leggerlo ieri sera: un libro crudo, molto particolare nel descrivere i personaggi, ma altrettanto coinvolgente.. l'ho letto in due giorni!

Mi ha lasciato in sospeso il finale, molto probabilmente era proprio questo l'obiettivo dell'autore, comunque lo consiglio senza dubbio!
 

Marlene

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Il libro l'ho divorato. Mi e' dispiaciuto un po' per il finale pero' lo consiglio senza dubbio.:D
 

Naoh

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La trama di questo libro mi aveva molto incuriosita e, spinta anche da alcune recensioni positive, mi sono buttata nella lettura con slancio..sperando di trovare in questo romanzo degli spunti interessanti di riflessione sulla psicologia molto particolare dei due protagonisti. In realtà , la descrizione di questo mondo di solitudine ed incomunicabilità di Alice e Mattia (adolescenti e poi adulti, segnati da traumi irreversibili) resta sempre ad un livello molto superficiale, si limita a descrivere comportamenti anomali senza alcuna analisi del travaglio interno che possa in qualche modo giustificare il loro sentirsi "diversi"�, la loro incapacità di aprirsi al mondo esterno.

Concordo con Marlene: io l'ho trovato molto molto bello. E se proprio devo trovargli un difetto è nel finale, perché la descrizione degli adulti (l'autore è molto giovane) è molto meno incisiva. Ma quella dei bambini/adolescenti è perfetta. I primi due capitoli, poi, sono straordinari.
Tutto il libro è l'analisi psicologica dei personaggi. E fatta benissimo, pure.
 
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Candy Candy

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Il libro mi ha deluso! L'ho letto oggi in mezza mattinata...e non ricordavo i commenti... ma concordo con chi lo descrive come un libro con una descrizione "superficiale " dei personaggi e delle loro problematiche e con un finale alquanto scarso !
Per il resto concordo con Serra: TUNZZZ
. Mi ha interessato anche il paragone con i numeri primi, proprio quei numeri tanto vicini tra loro, ma così lontani e, allo stesso tempo, diversi per interagire. Questi sono rappresentati da Denis, Michela, Alice e Mattia. Denis è solo come Mattia, ma, a differenza del ragazzo, è omosessuale; Michela è la gemella di Mattia, ma è ritardata e si oppone, di fatto, all'intelligenza smisurata del fratello. Alice è sola, proprio come Mattia, ma si contrappone all'amico in quanto sa ciò che vuole. I quattro personaggi sono esclusi dagli altri (numeri primi) poichè diversi, ma non riescono ad entrare in contatto tra di loro in quanto circondati da numeri non primi (marito di Alice e amanti di Mattia).
Concludendo, a me il romanzo ha interessato tantissimo, anche se, come sostenete giustamente, non si sofferma troppo sull'analisi psicologica, sulle giustificazione dei gesti apparentemente immotivati. Bisogna però dare a Giordano il merito di essersi cimentato, con risultati più che discreti, con un romanzo di formazione, il quale narra la storia dei due protagonisti dall'infanzia fino all'età adulta.
 

bright

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Il libro è interessante, a suo modo innovativo... sembra quasi che sia strutturato come un'equazione matematica, perdonatemi l'espressione XD
In effetti credo che ci sia stato un lavoro preciso ed intenzionale dell'autore, per "ingabbiare" le parole, le frasi, la suddivisione dei capitoli, in una struttura che ricorda quasi un teorema...
Per il resto, non aggiunge nulla di nuovo, a mio avviso. Alcune situazioni sanno di "già letto", e il romanzo colpisce senza lasciare grosse cicatrici. Questo non vuol dire che i suoi contenuti siano banali, anzi, ma che si lasciano troppi punti in sospeso. Il finale si potrebbe considerare "aperto", ma credo che, visto il titolo, non avremmo potuto aspettarci altro.
 

darkshine

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:MM Questa è l'unica icona che mi viene in mente per descrivere il romanzo.
"La solitudine dei numeri primi" che titolo punto. La bellezza di questo libro è tutta li. Lo scrittore astuto ha saputo incuriosire con un titolo senza ombra di dubbio ad effetto.
Il lettore dal canto suo, si legge le sue 200 pagine circa dandoci un significato, dando una profondità (aspettata dal titolo) che non trova, e rimane insoddisfatto.
Quoto con alcune frasi (estrapolate):

Alcune parti sono interessanti ( in particolare la descrizione del mondo, a volto spietato, degli adolescenti) ma altre le ho trovate piuttosto banali.

Forse però, effettivamente, sarebbe stata opportuna un'indagine psicologica dei personaggi. Il finale, poi, mi ha un po' deluso...

Date le vostre recensione, mi domando perché proprio questo autore, abbia vinto il premio Strega 2008.:?:wink:

chissa perchè un esordiente con un libro che non dispiace, ma assolutamente non da premio credo..? .

Mi ha lasciato in sospeso il finale

Che dite com'è il finale gente?

A parer mio:
Voto 3
 

Antonella

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Ciao.. ero così curiosa di leggere questo libro data la tanta pubblicità e soprattutto perchè l'autore ha vinto il Premio Strega, che l'ho letto in pochissimo tempo... Purtroppo le aspettative sono state piuttosto deludenti.. Finale deludente
 

Luigi

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Scorrevole come libro ma deludente rispetto alle mie aspettative.Pensavo fosse diverso con molte più analisi della mentalità dei protagonisti.
 

gio84

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Premetto che non l'ho ancora letto, ma terrei conto che l'autore non è uno scrittore, ma un matematico. Tanto di cappello secondo me!
 

darkshine

New member
Premetto che non l'ho ancora letto, ma terrei conto che l'autore non è uno scrittore, ma un matematico. Tanto di cappello secondo me!

Beh secondo me non lo si deve giustificare dal fatto che non sia uno scrittore, perchè dal momento che tu pubblichi un libro devi essere preparato ad ogni tipo di critica, altrimenti ti mettevi a scrivere libri più tecnici che riguardano la tua materia.
Allora il tuo pizzicagnolo (per dirne una) si mette a scrivere un libro, che facciamo vincere il premio strega anche a lui?
 

gio84

New member
Beh secondo me non lo si deve giustificare dal fatto che non sia uno scrittore, perchè dal momento che tu pubblichi un libro devi essere preparato ad ogni tipo di critica, altrimenti ti mettevi a scrivere libri più tecnici che riguardano la tua materia.
Altrimenti prende il tuo pizzicagnolo (per dirne una) e si mette a scrivere un libro, che facciamo gli facciamo prendere il premio strega anche a lui?

Ovviamente la vincita del premio strega è un fatto più mediatico - ed economico - che altro. La creazione di un caso su cui una casa editrice spinge a più non posso! Non posso aggiungere altro perché, ripeto, non ho ancora letto il libro.
 

anjo

Senior member
Mia figlia (non più adolescente) mi ha convinto a comprare questo libro, perchè voleva leggerlo.

Per principio non compro (almeno subito) i vincitori dei premi letterari,
ma i "numeri primi" mi avevano già attratto prima del premio.

Non l'ho finito, ma lo stavo trovando interessante.

Vediamo se è vero che nel finale scade, come si vocifera.
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Scrive Marcello D'Alessandra che il romanzo di Giordano, dove assente è la punteggiatura intermedia – i due punti e il punto e virgola, “sentinella della letterarietà” secondo la definizione di Michele Mari, sarebbe l'esempio della lingua neostandard utilizzata nei libri italiani contemporanei.

Bellissima la storia, i contenuti, ma la forma sarebbe poco letteraria per via dell'eliminazione di due punti e punti e virgola

Voi che ne dite?

La lingua italiana è cambiata e il punto e virgola quasi nessuno lo usa più. e allora? giudicare il valore di un libro da se e quante volte hai usato un segno di interpunzione mi sembra un modo un po' strano di ragionare... In genere della gente che guarda solo al passato e a come si stava meglio quando c'erano ancora le mezze stagioni. :??
 

marti

TM
la trama mi ha incuriosita e l'ho letto in poche ore... il finale lascia un po di amaro in bocca ma in fin dei conti non poteva finire diversamente....... giudizio 6 x me.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mi mancano poche pagine per finirlo... Al di là dei premi e del finale che ancora non conosco, più che superficiale mi sembra delicato, pur descrivendo situazioni particolarmente drammatiche, e comunque toccante; secondo me la bravura dell'autore sta proprio nell'analizzare la psicologia dei personaggi tramite la descrizione dei fatti, anche senza apparentemente scavare troppo. Aspetto di leggere la fine... Ma dubito che un libro così possa finire bene, credo che ne verrebbe stravolto il senso.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
L'ho finito...so che la mia è una voce fuori dal coro ma non ho trovato deludente il finale, nel senso che l'ho trovato piuttosto realistico e in linea con il resto del libro.
 
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