157° MG - All'ombra delle fanciulle in fiore di Marcel Proust

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isola74

Lonely member
Ho appena inserito il libro in PB e lasciato un primo commento
 

velvet

Well-known member
Scusate, ma io ho appena terminato la prima parte... :oops::oops::oops:

Marcel si tiene lontano da Gilberte, ci soffre anche se pian piano l'abitudine prende il sopravvento e Proust si addentra in queste sensazioni per pagine e pagine...
Ma il vero trionfo di queste pagine è l'elogio ad Odette: alla sua eleganza, al suo modificarsi, sapersi adattare al nuovo ambiente di cui nelle ultime pagine diventa addirittura ultima icona...

Una curiosità: non conoscevo i palloni di Maggio che Odette mette in bella mostra nel suo salotto e ho scoperto che sono i Viburni, e mi sono ricordata di Pascoli
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari...

viburnum-opulus-palla-di-neve-di-maggio-06-00352.jpg
 

velvet

Well-known member
pag 350 circa

velvet, a che punto sei con la lettura? :)

Eccomi!
Scusate l'assenza ma ho fatto una settimana di ferie e stavolta al mare ho portato Proust e... chi se lo sarebbe mai aspettato... che compagno perfetto! :mrgreen:

Questa parte ambientata in villeggiatura a Balbec è prfetta da leggere al mare, le descrizioni di Proust si allineano perfettamente con i panorami marini.
Che belle le descrizioni del mare visto dalle finestre, o dalle vetrate del ristorante-acquario o dalla carrozza durante le passeggiate...

Sono all'incirca a pag 350-360 non ricordo, e mi sta piacendo molto. Ho letto un po' i vostri commenti, concordo con il piacere nel leggere del microcosmo dell'albergo, delle caste, della lista di difetti di tutte le categorie di persone... :mrgreen: e sul personaggio della nonna, stupendo.
Simpatico Saint Loop ma troppo poco concreto per essere affascinante, divertente la storia dello zio Charlus anche secondo me evidentemente omosessuale.
E Bloch figlio e Bloch padre invece? Ne vogliamo parlare? Meglio di no... :mrgreen: Ma non ho letto vostri commenti sulla tresca in treno tra Madame Swann e Bloch... :paura: Io sono rimasta disgustata... avevo appena detto nell'altro commento che Odette si adatta perfettamente "al nuovo ambiente di cui nelle ultime pagine diventa addirittura ultima icona..." e invece... che caduta di stile! O ricaduta... :wink:
 

velvet

Well-known member
Pag 400

Ho incontrato anche io lo stuolo delle fanciulle in fiore.

Ora sono al Rivebelle e leggendo i vostri commenti prevedo di restarci per un po'... :BLABLA
 

Spilla

Well-known member
Io sono ancora in debito di una recensione, ma uno di questi giorni mi metto d'impegno e la scrivo.

Velvet, ma sei rimasta solo tu in lettura? Non eravamo un gruppo più nutrito? :?



(detto sottovoce: ieri mi è venuta una mezza voglia di iniziare i Guermantes. Mi è passata subito, per fortuna....:mrgreen:)
 

Spilla

Well-known member
Alla fine ce la faccio: ecco il mio commento ;)

Ho apprezzato molto questo libro, come il primo, e le cose che mi hanno colpito sono in parte diverse da quella già dette da Elisa e da Isola. Soprattutto mi è parso che quello descritto sia il periodo della impossibilità di raggiungere la vita, quella vera, che gli altri (Gliberte, Odette, Albertine e le fanciulle) sembrano possedere in modo così pieno e facile. Marcel ne è attratto irresistibilmente, vuole succhiarne l'energia e la naturalezza ma sembra, fatalmente, rimanere solo spettatore, o al più compagno passivo (sono le fanciulle che scelgono lui!!!). Anche l'amicizia con Saint-Loup prima è vagheggiata quasi come un amore irrealizzabile, poi, quando si concretizza, non lo appaga affatto, tanto che Marcel non esita a dimenticarsi dell'amico appena trova di meglio a cui dedicarsi :?

E' un po' una sinfonia dell'irraggiungibile, questo libro, e Marcellino dà il meglio di sé (anche stavolta) quando descrive paesaggi, stati d'animo (i propri, ovviamente), passeggiate e ... abbracci della nonna :mrgreen:
I Guermantes ora mi sembrano meno terrificanti, anche perché voglio vedere che sorprese ci riserverà la strana "amicizia" con l'attempato zio Charlus :wink::)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Alla fine ce la faccio: ecco il mio commento ;)

Ho apprezzato molto questo libro, come il primo, e le cose che mi hanno colpito sono in parte diverse da quella già dette da Elisa e da Isola. Soprattutto mi è parso che quello descritto sia il periodo della impossibilità di raggiungere la vita, quella vera, che gli altri (Gliberte, Odette, Albertine e le fanciulle) sembrano possedere in modo così pieno e facile. Marcel ne è attratto irresistibilmente, vuole succhiarne l'energia e la naturalezza ma sembra, fatalmente, rimanere solo spettatore, o al più compagno passivo (sono le fanciulle che scelgono lui!!!). Anche l'amicizia con Saint-Loup prima è vagheggiata quasi come un amore irrealizzabile, poi, quando si concretizza, non lo appaga affatto, tanto che Marcel non esita a dimenticarsi dell'amico appena trova di meglio a cui dedicarsi :?

E' un po' una sinfonia dell'irraggiungibile, questo libro, e Marcellino dà il meglio di sé (anche stavolta) quando descrive paesaggi, stati d'animo (i propri, ovviamente), passeggiate e ... abbracci della nonna :mrgreen:
I Guermantes ora mi sembrano meno terrificanti, anche perché voglio vedere che sorprese ci riserverà la strana "amicizia" con l'attempato zio Charlus :wink::)

ci ritroviamo qua, la primavera prossima con il nuovo tomo :D
 

velvet

Well-known member
Velvet, dove sei arrivata?

Marcel ed Albertine sono stati presentati, e già lui non è più interessato ed ambisce a conoscere le altre ragazze. :??

A Proust piace fantasticare, immaginare, desiderare, è fatto per sognare, non per vivere la realtà, che puntualmente lo delude.
Animo sensibile e artistico o debole e pauroso? Forse entrambi.
 

Spilla

Well-known member
Marcel ed Albertine sono stati presentati, e già lui non è più interessato ed ambisce a conoscere le altre ragazze. :??

A Proust piace fantasticare, immaginare, desiderare, è fatto per sognare, non per vivere la realtà, che puntualmente lo delude.
Animo sensibile e artistico o debole e pauroso? Forse entrambi.

Esatto. Un mix perfetto! :mrgreen:
 

velvet

Well-known member
pag 466

Solo Proust nel tentare di decifrare l' atteggiamento della donna desiderata può paragonarsi ad "uno studente di fronte alle difficoltà d'una versione dal greco" :BLABLA:mrgreen:
 

velvet

Well-known member
Finito.

Finito anche io.

Un volume molto più vivace del primo e ricco di considerazioni sulla società parigina prima e poi sulla società sia borghese che aristocratica delle località balneari come Balbec e in queste considerazioni particolare rilievo è dato ai cambiamenti e alle evoluzioni sociali che il trascorrere del tempo inevitabilmente porta con sé. L'ambiente marino è stata una piacevole ed inaspettata sorpresa per me, le descrizioni vivide, reali e fresche sia del mare che dell'allegra mondanità di Balbec hanno aggiunto un brio che mancava al primo tomo.
Proust è sempre un mago ineguagliabile nelle descrizioni dei pensieri che tortuosi lo dominano e questo è un volume all'insegna del desiderio avido di vita, quella vita che gli altri vivono con disinvoltura e che Marcel per quanto ci provi riesce solo ad osservare con distacco, distacco da cui probabilmente scaturiscono le sue bellissime pagine. Ma nonostante riesca con puntiglio ad entrare nella loro vita di fatto gli amici, i conoscenti, le tanto bramate fanciulle restano irraggiungibili.

Non vedo l'ora di leggere I Guermantes. Con calma, ovviamente. :wink:
 
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