Alla fine ce la faccio: ecco il mio commento
Ho apprezzato molto questo libro, come il primo, e le cose che mi hanno colpito sono in parte diverse da quella già dette da Elisa e da Isola. Soprattutto mi è parso che quello descritto sia il periodo della impossibilità di raggiungere la vita, quella vera, che gli altri (Gliberte, Odette, Albertine e le fanciulle) sembrano possedere in modo così pieno e facile. Marcel ne è attratto irresistibilmente, vuole succhiarne l'energia e la naturalezza ma sembra, fatalmente, rimanere solo spettatore, o al più compagno passivo (sono le fanciulle che scelgono lui!!!). Anche l'amicizia con Saint-Loup prima è vagheggiata quasi come un amore irrealizzabile, poi, quando si concretizza, non lo appaga affatto, tanto che Marcel non esita a dimenticarsi dell'amico appena trova di meglio a cui dedicarsi :?
E' un po' una sinfonia dell'irraggiungibile, questo libro, e Marcellino dà il meglio di sé (anche stavolta) quando descrive paesaggi, stati d'animo (i propri, ovviamente), passeggiate e ... abbracci della nonna
I Guermantes ora mi sembrano meno terrificanti, anche perché voglio vedere che sorprese ci riserverà la strana "amicizia" con l'attempato zio Charlus :wink: