Carcarlo
Nave russa, vaffanculo!
I personaggi descritti in questo e altri post, così come anche in altre discussioni, sono spesso tratti da storie reali, ma nei racconti di poche righe qui offerti appare solo la punta dell'iceberg, perciò onde evitare malintesi, secondo me sarebbe meglio specificare di quale caso stiamo parlando, così magari approfondisco meglio le situazioni vissute (che poi a distanza di anni, più che di fatti posso parlare di ricordi).
Altrimenti tu parli di quello che hai letto e io rispondo di quello che ho vissuto, tu di una parte e io di un insieme, e finiamo per parlare di cose diverse.
Detto quanto sopra:
Perciò, dopo aver cancellato pagine e pagine, per essere stringati, mettiamola così:
1. stavolta non parliamo di racconti allo stato puro ma di esperienze personali, perciò facciamo qualche esempio per capirci meglio, se no rischiamo di fare dei danni.
2. comunque reputo di non peccare di superbia al sentirmi superiore rispetto ad alcuni stupratori seriali dei propri neuroni incontrati nella mia vita.
Io mi rifiuto di spegnere il mio cervello ipercritico e iperassertivo per mettermi nei panni di quei miei excolleghi che:
- pur essendo nato e vissuto a pochi Km da Venezia, non l'aveva mai vista;
- pur essendo ingegnere, prima di mangiare scaricava l'energia negativa dal panino preso nella mensa aziendale (lo giuro);
- pur essendo ingegnere, si faceva fare l'oroscopo dalla mamma (ok, è incredibile, non posso portarvelo qui per mano e farvelo consocere, ma è vero!);
- pur essendo ingegnere, si era fatto fare una casa a forma di C per concentrare l'energia positiva del sole
- è andato in trasferta a Dubai portandosi tutta l'attrezzatura da sci
- è venuto con me in Turchia portandosi dietro quasi 1.000 litri d'acqua (viaggiavamo con un camioncino) perchè non era sicuro che la ce ne fosse
- pur essendo il rappresentante sindacale della FIOM, faceva raccolta di cimeli nazisti e se li portava a letto
- pur essendo il rappresentante sindacale della CGIL e organizzatore dello sciopero in azienda contro il governo berlusconi, era anche il fondatore del club dei milanisti aziendali;
- .....
Abbi pazienza: mi rifiuto di spegnere il mio cervello e mettermi nei panni di certe persone perchè non avrei più la certezza di riattivarlo.
Altrimenti tu parli di quello che hai letto e io rispondo di quello che ho vissuto, tu di una parte e io di un insieme, e finiamo per parlare di cose diverse.
Detto quanto sopra:
La Grammatica mi scuserà, ma a volte alcune situazioni vissute (per esempio in Africa o in Sud America) mi hanno amareggiato per gli altri, perchè gli altri erano delle vittime impotenti; qui in Europa invece, se certe situazioni mi hanno amareggiato, mi hanno amareggiato per me, non per gli altri, perchè abolita la servitù della gleba, vinte (o vincendo) tutte le battaglie per i diritti civili possibili e immaginabili, se uno lavora e vive come una bestia, magari è perchè qualche errore lo sta facendo lui; se poi l'errore è non aver spremuto mai le meningi se non per sciocchezze, veramente non so cosa farci.In questo "mi amareggia" trovo quello che non mi sembra di aver trovato nel resto del discorso, cioè il dispiacere per degli esseri umani che sono costretti "a viver come bruti". Era l'assenza di questo sentimento, che mi lasciava perplessa....
Faccio molta fatica a risponderti, ma non perchè non sappia cosa dirti, bensì perchè ogni volta che c'ho provato sono venute giù pagine e pagine di discorsi.Eppure dietro l'angolo ho sempre sentito il rischio di credersi migliore, ed è difficile non cascarci, quando sembra che tutti intorno siano pazzi o zombie. Era solo questa la mia perplessità, ovvero come evitare il rischio dell'orgoglio e della superbia.
Perciò, dopo aver cancellato pagine e pagine, per essere stringati, mettiamola così:
1. stavolta non parliamo di racconti allo stato puro ma di esperienze personali, perciò facciamo qualche esempio per capirci meglio, se no rischiamo di fare dei danni.
2. comunque reputo di non peccare di superbia al sentirmi superiore rispetto ad alcuni stupratori seriali dei propri neuroni incontrati nella mia vita.
Qui non siamo d'accordo.E non c'è niente da fare, per evitare l'arroganza c'è solo da mettersi nei panni degli altri e spegnere qualche volta il cervello ipercritico e iperassertivo.
Io mi rifiuto di spegnere il mio cervello ipercritico e iperassertivo per mettermi nei panni di quei miei excolleghi che:
- pur essendo nato e vissuto a pochi Km da Venezia, non l'aveva mai vista;
- pur essendo ingegnere, prima di mangiare scaricava l'energia negativa dal panino preso nella mensa aziendale (lo giuro);
- pur essendo ingegnere, si faceva fare l'oroscopo dalla mamma (ok, è incredibile, non posso portarvelo qui per mano e farvelo consocere, ma è vero!);
- pur essendo ingegnere, si era fatto fare una casa a forma di C per concentrare l'energia positiva del sole
- è andato in trasferta a Dubai portandosi tutta l'attrezzatura da sci
- è venuto con me in Turchia portandosi dietro quasi 1.000 litri d'acqua (viaggiavamo con un camioncino) perchè non era sicuro che la ce ne fosse
- pur essendo il rappresentante sindacale della FIOM, faceva raccolta di cimeli nazisti e se li portava a letto
- pur essendo il rappresentante sindacale della CGIL e organizzatore dello sciopero in azienda contro il governo berlusconi, era anche il fondatore del club dei milanisti aziendali;
- .....
Abbi pazienza: mi rifiuto di spegnere il mio cervello e mettermi nei panni di certe persone perchè non avrei più la certezza di riattivarlo.